<Come va?>
La voce del capitano è un sussurro. Se ci fosse qualcun altro nella stanza, dubito che la sentirebbe.
Le sue parole mi scuotono dal torpore che si era diffuso nel mio corpo. Mi scosto rapidamente dal suo petto, mentre mi schiarisco la voce.
<Mi scusi, sto bene>
Non so cosa mi fosse preso, non sono solita comportarmi in quel modo. Inoltre, considerando il fatto che a breve sarei diventata un soldato a tutti gli effetti, la situazione risulta ancora più imbarazzante.
Il capitano mi squadra con aria dubbiosa. La mia mano è ancora posata sulle costole e lo vedo alzare un sopracciglio.
<Ce la fai a camminare?>
<Sì> mento. Camminare in sé non è un problema, ma a ogni movimento del busto sento il fianco pulsare.
<Forse dovresti dormire qui, io posso andare da qualche altra parte>
Sbarro gli occhi al pensiero di ciò che potrebbe succedere se qualcuno scoprisse che ho dormito nella stanza del capitano Levi.
<No, è una pessima idea. Posso tornare al mio dormitorio senza problemi>
Lui sospira in risposta, poi si dirige verso la porta e gira la chiave.
<Lascia almeno che ti accompagni> mi dice, aspettando sull'uscio.
Non ho più le forze per mettermi a discutere, per cui acconsento e lo precedo in corridoio.
Facciamo appena qualche passo, quando la porta principale si apre e scorgo il capitano Zackarias.
<Ehi Mike, che stai facendo?> gli domanda Ackerman. Lui si gira nella nostra direzione, vagamente titubante.
<Niente io...Volevo solo fare due chiacchiere con questo ragazzo>
Vedo entrare dal portone un'altra figura. Riconosco che si tratta di Colin quando la luce illumina il suo volto, tumefatto e ricucito in alcuni punti.
Sento una stretta al braccio.
<Tu stai calma, ragazzina> mi ordina il capitano in un sussurro, con voce gelida. Poi mi supera, mantenendo la presa sul mio polso, mettendomisi davanti.
Colin sembra stare meglio di prima, anche se ancora non del tutto sobrio. Infatti, mantiene ancora un'andatura leggermente barcollante, mentre raggiunge il capitano Mike. Gli si ferma affianco e solo in quel momento si accorge della nostra presenza. Il suo sguardo stupito si muove tra me e il capitano. Ad un certo punto però, lo vedo osservare un punto alle nostre spalle, che intuisco essere la porta della stanza di Ackerman rimasta aperta, per poi tornare su di noi. In particolare, posa gli occhi sul mio avambraccio, stretto saldamente nella presa del capitano. In quel momento Colin scoppia in una risata fragorosa. Vedo Mike voltarsi stupito a guardarlo e avverto il corpo del capitano irrigidirsi.
Finito di ridere, Colin fissa i suoi occhi su di me, con un sorriso malizioso in volto.
<Tesoro, non puoi arrabbiarti quando le persone ti danno della puttana, se passi la sera nella stanza del capitano, non trovi?>
Digrigno i denti, nel tentativo di placare la rabbia. Non voglio picchiarlo nuovamente, anche perché questa volta ne uscirei probabilmente sconfitta. Inoltre, devo imparare a controllarmi, come ha detto il capitano. Lancio uno sguardo verso di lui e incontro i suoi occhi azzurri che mi osservano, quindi cerco di assumere un'espressione calma.
<Mi sa che abbiamo interrotto qualcosa> continua Colin <Non è che me la presta, quando ha finito?>
<Colin, questo è troppo!> interviene Mike, afferrandolo bruscamente per la spalla.
Improvvisamente, la pressione intorno al mio polso scompare. Mi volto verso il capitano, ma lo trovo ormai a qualche metro di distanza, procedere a passo svelto verso Colin. Non dice niente, tanto che lui si accorge della situazione solo quando ormai ha già caricato il pugno. Una delle ferite del ragazzo si riapre, sporcandogli il viso di sangue. Il capitano Levi però non si ferma e lo afferra per i vestiti. Colin finisce contro il muro, senza la possibilità di pararsi con le mani, visto che Ackerman gliele blocca dietro la schiena. Afferra poi il braccio sinistro e glielo torce violentemente, facendolo urlare.
<Levi, adesso basta>
Il capitano Mike cerca di frapporsi tra i due, ma viene allontanato con una spinta.
<Vediamo se hai il coraggio di ripetere quello che hai detto> dice il capitano Levi, rivolto a Colin. La sua voce è apparentemente priva di rabbia, ma per questo ancora più inquietante. Non ottenendo risposta, dà un altro strattone al braccio del ragazzo, che inizia a piangere. Il capitano Mike fa un passo indietro, attonito. Non fa in tempo a intervenire nuovamente, che il capitano Levi lascia la presa su Colin, che cade a terra. Lo vedo estrarre dalla giacca il fazzoletto che ha usato per per pulire la mia ferita e se lo passa sulle nocche sporche di sangue. Con passo calmo poi, si muove nella mia direzione.
<Andiamo?> mi sussurra, una volta arrivato al mio fianco. Io annuisco senza guardarlo in faccia. Sento il suo braccio cingermi le spalle e condurmi verso l'uscita. Non riesco a trattenermi dall'osservare Colin: il capitano Zackarias lo sta aiutando a mettersi seduto, mentre lui tiene lo sguardo basso, ancora col volto rigato dalle lacrime, stringendosi il braccio.
Una volta fuori, il capitano mi lascia andare, camminando alla mia destra.
<Non aveva detto che un soldato deve imparare a controllarsi?> domando ironica, dopo qualche secondo. Lui continua a guardare davanti a sé.
<Allora siamo entrambi pessimi soldati> risponde dopo un po'. <Anche se questa volta sei stata migliore di me>
Faccio un sorriso amaro, che lui non vede.
<Onestamente, non ho fatto niente solo perché non ero nelle condizioni>
A quel punto si gira a guardarmi in faccia.
<Immaginavo, ma a Erwin dirò che hai dimostrato un notevole autocontrollo, se per te va bene>
Annuisco divertita, mentre arriviamo davanti alla porta del dormitorio. Ormai è tardi e probabilmente la maggior parte delle reclute sta già dormendo. Ci fermiamo davanti ai gradini e mentre alzo lo sguardo noto che il sangue di Colin gli ha macchiato la camicia bianca. Quando arrivo al suo volto, noto un velo di stanchezza che lo ricopre.
<Domani cerca di riposarti> si raccomanda, ma la sua voce suona distante. I suoi occhi sono circondati da profondi solchi viola; è la prima volta che lo vedo così esausto.
<Temo abbia fatto un cattivo investimento> rispondo, riferendomi alle mie condizioni.
Per la seconda volta, la sua mano si posa sulla mia testa. Mi spettina delicatamente i capelli, come ha fatto la sera prima sul tetto.
<Io credo di no>
I nostri occhi si incontrano per un istante, poi il leggero tocco sulla mia testa scompare, mentre lui si allontana.
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Al chiaro di luna
Fanfiction! NO SPOILER MANGA/ANIME ! Lara ha sempre voluto uscire dalle mura, più di ogni altra cosa al mondo. Ma inseguire un sogno spesso costa caro. A ogni azione corrisponde una reazione. Perdere tutto quello che ha conosciuto e amato è la conseguenza del...