🫐 Capitolo 39 🫐

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|| Jinhi ||

Dopo aver chattato per quasi tutto il mattino con Lia parlandole della mia coinquilina e facendola ingelosire appositamente, abbiamo deciso entrambe di portarla qualche volta ad Incheon per passare almeno una giornata come un trio e fargliela conoscere.

Il pomeriggio del giorno dopo io e Lia decidiamo di uscire e divertirci insieme dopo aver fatto chiamata con entrambe le ragazze per farle prendere già un minimo di confidenza.

«Quindi come ti è sembrata Garam?»

«Niente male, molto simpatica ma chissà se dal vivo sarà così o avrò subito un altro pensiero.»

«Fidati che ti piacerà. È molto socievole»

«Come me?»

«Sì, ma tu sei e sarai pur sempre la numero uno bestie!» la abbraccio e lei ricambia.

«I know, baby» si vanta e poi scoppiamo a ridere solo per la sua risposta.

«Io però adesso ho fame... Che ne dici se andiamo a comprare qualche schifezza come al solito nostro nel nostro convenience store preferito?» propongo.

«Bell'idea. Mi piace. Torniamo a mangiare cavolate insieme!» risponde contenta.

Compriamo un bel po' di cose e poi ci dirigiamo verso un parco giochi abbandonato cosicché nessuno possa disturbarci.

«Quanto tempo che non mangio i pocky a fragolaaaa» esclama lei contenta, mentre io la guardo schifata. «So che non ti piaccione le fragole, ma potresti almeno prenderne uno e assaggiarlo» mi porge uno stick.

I pocky sono i nostri stessi snack chiamati mikado, in Corea vengono chiamati in quest'altro modo.

«Non ne voglio; preferisco le mie patatine al mais, vuoi?» le chiedo, aprendo il pacchetto e poggiandolo sul tavolo.
Senza neanche farselo ripete una seconda volta, se ne ruba una.

«Certo che mischiare il dolce con il salato è la miglior cosa eh» le dico.

«Ma cosa vuoi, anche te fai alcune schifezze del genere. Alle volte sei anche peggio.» mi risponde. «Ricordi di quella volta che eravamo in casa tua sole, in camera tua, e avevi mischiato quei stick piccanti con gli oreo? Eewww, mi domando ancora come non ti sia venuto un intossico»

«Shh... Non diciamo alcuni dettagli... Però, onestamente, quella combinazione tra piccante e dolce non mi è piaciuta tanto eh...»

«Eh vorrei vedere! Solo tu puoi fare queste cose»

«Eh certo!» rispondo, per poi scoppiare entrambe a ridere come delle imbecilli. D'altronde lo siamo.

Passa un po' di tempo ma qualcuno ci vede e ci riconosce pure.
Vengono verso di noi e ci spaventiamo.

«Yah! Come ti sei permesso!» gli esclamo.

«Perdonami, passavamo di qui e mi andava di farti uno scherzetto dato che ti abbiamo vista.» risponde Yungho. «Ma quanta roba avete comprato! Ma state scherzando?» continua notando i due sacchetti pieni di snack e altre pietanze non molto salutari.

«Fatti gli affari tuoi e andatevene via» le dice, a tono serio Lia. «Perché siete venuti qui, ci perseguitate per caso?»

«Lia, ma che vai dicendo... Tranquilla che Yungho è cambiato molto. Prima mi ignorava e lasciava farmi fare di tutto dai miei compagni e da...» guardo Jeno e poi riguardo la mia migliore amica. «hai capito chi...»

«Siamo compagni di classe, alla fine è simpatica e non così tanto secchiona come credevo. Certo, alle volte rompe comunque le palline, ma in senso buono eh.» si accoda Yungho.

«Non mi importa. Voi siete quelli che la trattavate male. Non vi voglio nenache vedere, quindi andatevene via-»

«Volete rimanere con noi? Abbiamo preso tanta roba e non penso che mangeremo tutto, soprattutto da sole e adesso» proprongo ai due amici.

«Jinhi!» esclama Lia, arrabbiata. «Perché mai dovrebbero fermarsi qui e passare il tempo con noi!»

«Lia, tranquilla. Ormai con Yungho siamo amici: in classe ci aiutiamo e alle volte facciamo uscite di gruppo per divertirci insieme. In un certo senso anche lui ha provato a distaccarmi dal pensiero della rottura con Jaemin...»

«Io onestanente... Avrei da fare... Vi saluto che devo tornare a casa-» prova a dire Jeno, venendo interrotto dal suo amico ed ex compagno di banco.

«Dove vuoi andare? Tu devi farmi compagnia, siamo usciti per svagarci e passare il tempo insieme, vieni qui» gli dice, con la risatina e afferrandolo per il braccio.

«No, davvero, mi è tornato in mente che ho da fare... Devo pulire la mia cameretta» si porta la mano dietro la nuca.

«Quindi possiamo rimanere?» domanda Yungho, continuando a tenere fermo Jeno per evitare che scappi.

«Certo, perché no» rispondo «più siamo meglio è.» dico, provando a non guardare Jeno direttamente negli occhi.

Si siedono sulla panca difronte alla nostra e spostano leggermente i sacchetti per guardarci meglio.

«Ti uccido>» sento sussurrare a Jeno.

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sᴇᴄᴏɴᴅ ᴄʜᴀɴᴄᴇ ;; ʟᴇᴇ ᴊᴇɴᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora