New York
Ore 8.00- Buongiorno, Lauren. - La voce nostalgica era di Kevin, il mio portiere, che mi vide uscire dal palazzo, le gambe battevano ritmicamente in un mezzo riscaldamento. Salutai con la mano destra.
- Ciao Kevin, buongiorno, c'è una bella giornata fuori? -
Fece un saluto militare e mi regalò un bel sorriso, con i suoi denti perfetti.
- Guarda con i tuoi occhi. -
Accettai il suo consiglio e uscii dal mio palazzo respirando profondamente. I miei occhi percorrevano tutto il panorama fuori. New York.
Tassisti che suonavano i clacson furiosamente, traffico che si muoveva in ogni secondo, persone che camminavano da una parte all'altra, tombini che emettevano vapore, venditori ambulanti di dolci e snack. Chiusi gli occhi aspirando l'aria intorno a me per qualche secondo, prima di iniziare una corsa intensa e quotidiana. Era la mia routine. Dalle 8 alle 9:30, tutti i giorni, potevi vedermi fare questo.
Schivavo con cura le persone che mi passavano accanto, che parlavano al telefono, portavano cartelle, stringevano gli auricolari, si fermavano a comprare giornali alle edicole. Ecco, questa è la vera e completa New York, con il suo fascino eloquente. Era questo che la rendeva cosmopolita e appassionante.
Un'abbaiare crescente mi fece rallentare i passi e abbassare lo sguardo verso l'angolo del marciapiede: un husky siberiano mi guardava con i suoi penetranti occhi azzurri, mentre i suoi denti affilati e il suo pelo, bianco come la neve, fecero si che lo contemplassi quasi ipnotizzata. Il suo padrone lo teneva per il guinzaglio mentre chiedeva un hot dog dal carretto sul marciapiede.
Mi chinai.
- Hey, che bello che sei. – Sussurrai ammirata dalla bellezza del cane. Sembrò calmarsi e emise dei suoni teneri, avvicinai la mia mano con cautela toccando la sua testa e accarezzandolo con un sorriso pieno. Sembrò gradire la carezza, perché girò la testa dall'altra parte e iniziò a leccarmi il polso con affetto. Il movimento delle persone intorno a noi lo rendeva irrequieto.
- Piccolino, calmati. Sono solo persone, ci hai mai pensato? Solo povere persone che camminano freneticamente. – Sussurrai toccando la sua fronte con delicatezza. Il pelo morbido, gli occhi incantevoli.
- Gli dico questo ogni giorno, ma sembra che non basti per fargli accettare la situazione. – La voce maschile attirò la mia attenzione. Alzai lo sguardo, curiosa. Indossava un cappotto blu scuro con esattamente quattro bottoni aperti. La camicia color crema, di cotone, spuntava leggermente mostrando un petto scolpito. Pizzetto e un sorriso storto che toglievano il fiato...
È colpevole pensare che ho altre preferenze? Se sì, non potevo non notare quanto fosse affascinante il ragazzo. I capelli biondi sembravano essere ordinati, ma disordinati alle punte in modo intenzionale.
- Oh, deve capire che è più prezioso di qualsiasi persona qui intorno. Inoltre è bellissimo, complimenti. – Lo elogiai abbassando lo sguardo verso l'essere singolare e stupendo ai miei piedi.
- Grazie – Ritornai con lo sguardo verso il giovane. Lui mi tese la mano destra, in segno di saluto. Gli strinsi la mano un po' sorpresa. Diciamo che alcune persone non sono così simpatiche a New York: troppo lavoro, frenesia, occupazioni. Una marea di giustificazioni per enumerare e indicare come scusa per una mancanza di cordialità abituale.
- Sono Troy Ogletree, vuoi un hot dog? – Chiese. Davvero, è bello ed educato, ma comunque... Negai con la testa, sto correndo proprio per eliminare i danni che un hot dog porterebbe al mio corpo.
- Grazie, è molto gentile da parte tua Troy, ma no. Comunque sono Lauren, ed è stato un piacere conoscere te e il piccolino qui. – Mi abbassai accarezzando la fronte morbida del cane.
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Crosswords || Camren || Traduzione ITA
FanfictionLauren è responsabile della creazione delle parole crociate per il più importante giornale di New York. È una donna che riesce a pensare a migliaia di situazioni contemporaneamente, ma che si è sempre trovata in difficoltà che non le hanno mai imped...