Far away

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Guardai la sala con gli occhi puntati sulle luci rettangolari a LED che brillavano, distraendomi. Mariele mi aveva parlato quella mattina, in realtà era stata la prima cosa che aveva fatto. Camila non andava più in biblioteca e non volevo davvero doverci andare per vedere la sua sostituta, almeno non ancora. Era il suo penultimo giorno qui, ed è per questo che Mariele era venuta da me chiedendomi se volessi davvero lavorare oggi.

È diversa la sensazione di avere molta più flessibilità e potere qui rispetto al New York Times. Non che incolpi la Hansen di nulla, anzi...mi manca. Ma qui vedo che fanno di tutto per mettermi a mio agio e soddisfarmi. È gentile da parte sua, ma non posso permettermi di abusare di questa buona volontà, quindi mi sono lasciata convincere a rimanere almeno per la mattinata. Vorrei davvero passare tutto questo tempo con Camila, ma capisco che non sarà un addio eterno e non posso convincermi che lo sia.

Ho tracciato un'altra linea. Negli ultimi mesi il mio flusso di ispirazione era stato intenso. Mi sono concentrata a finire seguendo i sinonimi di nostalgia. La sentirò sì, molto, e forse Jor El la sentirà ancora di più, anche se mi sembra impossibile che qualcuno possa sentirla quanto me. La distanza lascia quella sensazione scomoda di mancanza, ma noi siamo molto più di questo. Non abbiamo bisogno di essere costantemente l'una accanto all'altra per essere insieme. Sarò con lei nel pensiero, nel cuore.

Indecisione.

Ho scritto un'altra parola, concentrandomi mentre mettevo in bocca una caramella alla menta. Oggi faceva davvero freddo, tanto che ho dovuto accendere il riscaldamento al massimo. Uscendo al mattino, senza fare la mia solita corsa, sfregavo intensamente le mani una contro l'altra nei guanti, cercando di riscaldarmi con l'attrito. Camila aveva insistito per accompagnarmi al lavoro, ma avevo resistito al punto da convincerla a non farlo. Le ho chiesto di concentrarsi a preparare le sue cose per il viaggio, senza preoccuparsi di me.

Ed è quello che ha fatto, convinta da me.

Quella sera, quando eravamo insieme, provavo orgoglio. Orgoglio per essere riuscita a esprimere almeno un po' di ciò che ho dentro, anche se era poco lo ammetto. Avrei bisogno di molto di più perché lei possa davvero capire la profondità dei miei sentimenti. Ma in quel momento sembrava sufficiente, almeno per ora.

Non ho passato molto tempo al lavoro. Quando è arrivata l'ora di pranzo mi sono sorpresa a salire in ascensore con la borsa sulla spalla, e uscendo dalle porte metalliche, nella hall, ho trovato la Hansen e Mariele che conversavano casualmente. Ancora più sorprendente è stato vedere Camila, niente affatto vestita in modo casual, anzi: elegante e sui tacchi, mentre parlava con loro con le mani nelle tasche anteriori di una lunga tuta bianca. Indossava una collana scintillante, e i capelli le cadevano sulle spalle in belle onde. Non sembrava neanche la stessa persona con cui mi ero svegliata quella mattina. Non ho potuto trattenere i sospiri mentre mi avvicinavo, guardando prima lei, poi Mariele e la Hansen.

– Eccoti. – Fu Mariele a dirlo, con un leggero sorriso di lato.

– Una volta workaholic, sempre workaholic no? – aggiunse la Hansen con un'occhiata complice. Sentii le guance scaldarsi per i loro commenti. Camila sembrava soddisfatta di guardarmi. La sua immagine era così fresca, mi ricordava un post-doccia, con un trucco delicato ma labbra colorate, così attraente e quell'aria sicura di chi sa di controllare tutto.

– Camila è venuta a prenderti, mentre parlavo con Dinah ci siamo incontrate casualmente ed eccoci qui. Sarebbe troppo osare proporre un pranzo insieme? Prometto che conosco un ristorante italiano che vi farà desiderare di avere il cuoco a casa vostra – Mariele suggerì. Camila fece spallucce, guardandomi in attesa della mia risposta.

– Va bene, per me va bene. – Risposi piano. Sembravano soddisfatte. Camila mi aspettò, allungandomi una mano ornata di anelli. Accettai il suo tocco intrecciando le dita con le sue, camminando mano nella mano accanto a Mariele e alla Hansen. È un po' sorprendente vedere come la vita possa evolversi così.

Crosswords || Camren || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora