un amor de manicomio

capitolo 1

appena arrivata davanti alla mia nuova casa,mentre poco meno di due ore fa ero nella mia roma,ho dovuto salutare tutti i miei amici e il resto della mia famiglia per la promozione dei miei.
non è che non sono felice,è ovvio che sono molto felice mi sono appena trasferita in una villa a barcellona,tutti lo vorrebbero.
ma so che per i primi mesi sarà difficile ambientarmi e abituarmi a questa mia nuova vita.
entrai dentro la casa e rimasi stupita,da dentro è ancora più bella che da fuori.
"come ti sembra?"
mi chiede mia mamma arrivando dietro di me.
"è bellissima"
le risposi sorridendo
"vai a vedere la tua stanza secondo me gi piacerà molto"
mi disse indicandomi le scale per il piano superiore.
io le salii e aprii la prima porta che avevo davanti.
rimasi stupita entrai in una stanza rosa enorme con un letto matrimoniale,una zona per truccarmi,un bagno privato e un terrazzo che affacciava sulla piscina,non ci credo abbiamo pure la piscina.
la mia terrazza si affacciava davanti a il mio giardino che confinava con una casa,l'unica casa che si trovava in questa collina sopra barcellona oltre alla nostra.
dopo aver visto tutta la stanza mi distesi sul letto per guardare un po' tiktok.
quando sentii il campanello suonare e mia madre parlare con qualcuno ma non riuscii a capire di cosa stavano parlando,dopo poco sentii il portone d'ingresso chiudersi e dei passi per le scale.
"yn fatti una doccia e vestiti che stasera i vicini ci hanno invitato a cena"
disse mia mamma aprendo la porta.
"vabbene"
le risposi prima che richiudesse la porta della mia stanza.
ma che siamo in un film americano che ci invitano per cena i vicini haha.
feci la doccia molto velocemente per poi tornare in camera per decidere cosa indossare.
non voglio essere troppo elegante quindi preso una magliettina beige di zara e dei jeans neri corti sempre di zara,abbinai le mie campus beige e nere all'outfit e presi anche il chiodo di pelle di zara casomai dopo facesse freddo,anche se non penso visto che a giugno a barcellona fanno 40 gradi.
spensi la luce nella mia camera e scesi le scale.
"sei pronta?"
sbucò mio padre dalla porta della cucina
"io si,voi?"
chiesi a mia volta
"sisi possiamo andare"
disse mia mamma arrivando anche lei.
quindi ci avviammo a piedi a casa dei nostri vicini,che era letteralmente accanto.
arrivati davanti alla porta mia mamma suonò il campanello e una donna nera sulla quarantina con dei riccioli stupendi ci apri la porta.
prima salutò i miei e appena mi vide sorrise.
"che bella ragazza che c'è qui"
disse prima di abbracciarmi facendomi poi ridere per il complimento.
"quanti anni hai?"
mi chiese facendomi entrare in casa.
"16"
risposi sorridendogli
"ah come lamine"
chi è lamine sarà suo figlio penso.
entrando in casa vidi in salotto un bambino di 2-3 anni circa che giocava con i lego.
"oddio che carino"
dissi guardandolo
"posso prenderlo in braccio?"
chiesi alla donna di prima
"certo che si"
mi rispose sorridendo
"come si chiama?"
chiesi prendendo in braccio il bambino per poi sedermi sul divano.
"keyne"
mi rispose la donna
"ebana hai per caso bisogno di aiuto in cucina?"
chiese mia madre a la mamma di keyne
"si certo grazie mille,te yn puoi restare qui con keyne se vuoi"
mi disse sorridendo prima di andare in cucina con mia madre e mio padre lasciandomi da sola con il bambino.
"allora piccolo quanti anni hai te?"
gli chiesi sorridendo
"t-tre"
disse giocando con i miei capelli
"tre?ma quanto siamo grandi ehh"
dissi facendogli il solletico alla pancia facendo ridere il bambino.
"v-vieni con m-me ti faccio vedele la mia stanz-za"
dice keyne scendendo dalle mie braccia.
"andiamo fammi vedere la tua cameretta"
dico io prendendolo per mano così che mi guidi fino alla sua stanza.
salite le scale lo vidi aprire la prima porta del corridoio.
"questa è la m-mia stanza"
mi sorrise
appena entro vedo tutta la camera piena di poster del barça e una maglietta autografata di lamine yamal,wow deve essere un fan del barça.
"ti piace molto lamine yamal eh"
mi sedetti sul suo letto per ammirare meglio la stanza.
"si molto perché è il mio fratellone"
disse sedendosi accanto a me.
COSA?no starà scherzando lamine yamal suo fratello? non è possibile.
"tuo fratello?"
gli chiesi non credendoci
"si guarda"
disse prendendo una foto dal suo comodino per poi mostrarmi la foto di lui con lamine nel campo del barcellona.
non ci posso credere sono in casa di lamine yamal e per di più LAMINE YAMAL È IL MIO VICINO DI CASA.
no okk mi devo calmare.
"che belli che siete, ti piace molto il tuo fratellone vero?"
gli chiesi sorridendo
"si è il miglior fratello del mondo"
disse facendomi il gesto di voler venire in braccio.
"vieni vieni"
dissi prendendolo in braccio.
"anche tu mi piaci molto"
mi sorrise e inizio a giocare con una ciocca dei miei capelli.
"anche tu piccolo"
dissi lasciandogli un bacio sulla fronte facendoli ridere.
"la cena è prontaa"
sentimmo ebana urlare dal piano di sotto.
"andiamo si va a mangiare"
dissi alzandomi e prendendolo in braccio
" vuoi stare in braccio o camminare?"
gli chiesi
"in braccio"
rispose abbracciandomi.
" vabbene piccolo"
risposi.
scesi le scale con keyne in braccio e arrivai in cucina molto velocemente.
"vedo che a keyne piaci tanto"
mi disse ebana appena mi vide entrare in cucina con keyne in braccio.
io sorrisi guardando il bambino per poi farlo scendere dalle mie braccia.
sentii dei passi dietro di me mi girai e vidi lamine yamal davanti a me, vi giuro che stavo per svenire lì.
"eccoti finalmente"
disse ebana andandogli in contro.
"loro sono i nostri nuovi vicini"
gli spiegò indicando i miei genitori
"e lei è la loro figlia yn"
disse per poi indicare me e vidi lo sguardo di lamine posarsi sul mio.
si avvicina e mi pone la mano.
"piacere lamine"
mi dice sorridendo
"yn"
gli strinsi la mano sorridendo e lui ricambiò il sorriso,quel contatto mi fece venire i brividi sulla schiena.
"yn vieni a sederti accanto a mee"
mi disse keyne mostrandomi la sedia su cui dovevo sedermi.
"certo"
andai a sedermi accanto a lui.
sentii la sedia accanto alla mia spostarsi e appena mi girai visi yamal che mi sorrideva con quel ghigno mentre si sedeva.
la serata sarà lunga...