Max appariva sullo schermo leggermente sgranato, forse colpa della poca ricezione del wi-fi. Asia aveva appoggiato il telefono in bilico su un libro e una bottiglia piena mentre si lavava il viso facendo completamente finta che poco prima non avesse vomitato l'anima. Era l'intera settimana che ogni volta che Jimmy e Sassy le passavano davanti correva verso il bagno ma non riusciva a capire perchè.
"Stai bene mijn lief?", Max disse, spezzando il discorso a metà su cosa durante la pausa estiva.
"Si, ho solo un po' di mal di stomaco. Forse la poke di ieri non l'ho proprio digerita", disse cercando di cambiare argomento.
In realtà aveva avuto un presentimento quella mattina ma voleva davvero pensare che si sbagliasse. Essere incinta era una cosa che sin da bambina aveva sempre desiderato, certo, ma non si sentiva ancora pronta ad affrontare una cosa del genere. Senza considerare che sarebbe stato un cambio drastico nella sua vita e quella di Max che, per lavoro, girava il mondo per nove mesi l'anno.
C'erano state volte in cui avevano parlato di creare una famiglia, avere dei figli ma entrambi si erano sempre trovati d'accordo su una cosa: erano ancora troppo giovani.
Asia e Max parlarono ancora qualche minuto fino a che Rupert, ex PT di Carlos, non lo chiamò per fare la loro sessione giornaliera di workout.
"Ci sentiamo stasera ok?", max le mimò un bacio.
"Ciao Maxie, a dopo. Ti amo", prese il telefono e andò verso il divano pensando a cosa poter fare.
Qualche mese prima aveva comprato dei test per Emma, la sua migliore amica che era venuta a trovarla dall'Italia, così decise di farsi coraggio e tornare in bagno.
Lo scartò velocemente, sapeva come funzionava, non bisognava sicuramente avere una laurea. Due lineette incinta, una linea non incinta.
Dopo aver fatto tutto lo appoggiò sul lavandino, non lo girò nemmeno, non voleva avere la sorpresa, semplicemente voleva sapere nel minor tempo possibile se era incinta o meno. Fremeva, continuava a mordersi le unghie mentre guardava l'orario sul telefono che sembrava non passare mai.
Distratta dall'orario non vide nemmeno che due linee un modo nitido apparivano sul bastoncino e quando le vide ci rimase di stucco.
"Cazzo", esclamò mentre lo prendeva in mano cercando di capire se fosse un sogno o meno, "cazzo".La settimana passò velocemente, aveva fatto le sue solite cose. Era andata a lavoro, si era vista con le sue amiche, aveva pranzato fuori con i colleghi e quando il lunedì mattina Max sarebbe tornato a casa avrebbe trovato la sorpresa. Aveva deciso di aspettare a dirglielo, non sapeva come avesse potuto reagire se l'avesse saputo per telefono. Quella mattina si era svegliata presto, aveva fatto una colazione super e poi aveva iniziato a preparare il salotto per l'arrivo del pilota.
Mise il test sopra il divano vicino ad una lettera che per l'intera settimana aveva scritto con un paio di scarpine comprate il giorno prima.
Sentì la porta scattare e decise di aspettare seduta sul divano.
Max entrò, era stravolto, durante il volo c'era stata qualche turbolenza ed erano stati costretti ad allungare la permanenza in quota. La vide seduta sul divano, in silenzio che lo guardava con le lacrime agli occhi mentre aspettava una sua qualsiasi reazione.
"Ciao mijn lief", sorrise sedendosi vicino a lei, non aveva neanche minimante notato quello le scarpine o addirittura il test di fianco a lui, "che c'è? Perchè piangi?".
Non si erano neanche dati un bacio che lei semplicemente indicò le cose di fianco a lui, "devi leggere questa".
Ciao papi, sono io Baby. Tu non mi conosci ancora, la mamma ha scoperto di me subito dopo aver finito una videochiamata con te e da quel giorno non fa altro che piangere e ridere in continuazione. Non capisco perchè si comporta così, devi aiutarla. Ogni volta che vede i gatti le viene la nausea e ha paura che tu possa mandarla via perché sa non manderesti mai via loro dall'appartamento.
Non sono qua da tanto, da quando hai vinto a Monaco, quella sera hai amato così tanto la mamma che io sono stato creato, ma non sono sicuro se questo sia vero, la mamma non è ancora andata a farsi una visita voleva aspettare per te per farlo, anche se sa che tra due settimane partirai nuovamente.
Ora ti lascio alle parole della mamma, non farla arrabbiare però.
Ciao papi, a presto."Cosa vuol dire?", disse mentre prendeva in mano il bastoncino.
"Continua a leggere Max", lo esortò Asia.Ciao Max, sono io Asia. Sono sicura che hai già letto quello che Baby ha scritto per te, non pensavo di esserne così entusiasta dopo la scoperta ma ancora non so esattamente cosa ci sta succedendo. Spero tu abbia capito che aspettiamo un bambino, sono incinta Max. forse ricorderai anche la sera che ci ha portato oggi a leggere questa lettera.
Non so quali sono i tuoi pensieri a riguardo, hai sempre espresso la tua volontà di diventare padre ma hai sempre avuto paura di diventare come il tuo e forse io e Baby possiamo aiutarti a superare le tue paure e anche a ricordarti che sei un fidanzato fantastico e ne sono certa, dal profondo del mio cuore che diventerai un papà stupendo e amorevole.
Ti amo, tua Asia.Max si girò a guardarla senza poter credere a quello che aveva appena letto.
"Davvero?", disse alzando la lettera tra le mani con le lacrime agli occhi.
Asia annuì mentre ormai lasciava che le lacrime le rigassero il volto, "devi solo dirmi se lo vuoi veramente". Asia non riusciva a pensare ad altro, era così combattuta dentro di sé su questa questione che per poco non si sentiva male. Avrebbe capito se lui avesse detto di no, era nel pieno della sua carriera, era il più forte polita al mondo e un bambino non era sicuramente una cosa che facevi e lasciavi da una parte.
"Asia, è mesi che ci penso. Stiamo insieme da quasi tre anni e so che per molte persone non sembra tanto ma sai come io viva alla velocità della luce. Hai ragione, ho paura, non so davvero se sono pronto ma se so che ci sei tu al mio fianco allora sì. Voglio che tu sia la madre dei miei figli e non solo perché sei l'amore della mia vita ma anche perché mi stai insegnando ogni giorno ad amare la vita e le piccole cose, che come sai, nella mia non ci sono mai state. Quindi sì, sono pronto se tu lo sei con me".
Asia lo baciò, senza dargli il tempo di elaborare.
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One Shot, Moments
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