smile forever, please. (F1, LN)

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I messaggi che arrivano a Leila le misero una tristezza addosso non indifferente.
Ci stai solo per i soldi. Sei sicura che non stia usando? Tanto si lasceranno. Cambia ragazzo come cambia le mutande, ridicola.
Le notifiche le stavano intasando il telefono così decise di spegnerlo e lasciarlo sul comodino, e per distrarsi decise di usare la Cyclette che di solito veniva usata da Lando. Dio quel ragazzo era di una bontà unica, durante tutto il giorno aveva deciso di rispettare la scelta della ragazza: non parlare. Così fino al pomeriggio sia Lando che Leila non si erano cagati, uno si era messo nel simulatore a giocare ad iRacing e lei aveva studiato biologia, nella speranza di ricordarsi tutto.
Durante quel pomeriggio, che sembrava non finire mai, Lando ricevette una chiamata dal fratello Oliver.
"Hai visto i commenti sotto il post di Leila?" il fratello maggiore andò dritto punto non lasciandogli nemmeno il tempo di ragionare.
Se aveva visto i commenti? Sì, che aveva visto i commenti e aveva visto anche la reazione di lei a quelle risposte disgustose.
"Sì e, Dio, mi sto per sentire male. Ha deciso di non parlare, si è chiusa in un mutismo selettivo, ha spento il telefono da stamattina e ha deciso di mettersi sulla Cyclette che ho in salotto e non credo sia ancora scesa. Non so davvero che fare" lasciò cadere la testa sul sedile dietro di lui e sbuffò frustrato.
Lui e Leila si erano conosciuti un po' per caso. Lei uscita con le amiche in un bar vicino casa e lui, per la sua serata off, dopo aver vinto il terzo posto a Silverstone, era capitato nello stesso bar. Lei che di Formula uno o di macchine in generale ne capiva poco, aveva fatto capire al ragazzo di non conoscerlo facendo scattare in Lando qualcosa. Aveva avuto la possibilità di farsi conoscere per chi fosse veramente e non solo perché fosse Lando Norris. Così dopo qualche mese di uscite, durante le settimane di pausa dalle gare Lando e Leila si erano fidanzati decidendo di comune accordo di tenere tutto nascosto. Ma poi l'anno nuovo era iniziato, i test pre stagione erano iniziati e piano piano si avvicinava anche la prima gara in Australia. Avevano deciso che sarebbe stato il momento perfetto per uscire allo scoperto ma una pandemia venuta dalla Cina voleva diversamente, così si erano trovati a dover tornare in Inghilterra. Per passare del tempo assieme e per non rischiare di infettare altre persone, siccome all'interno del team di Lando qualcuno era venuto a contatto con il virus, avevano deciso di passare la quarantena insieme, cercando un modo alternativo per dire al mondo che stavano insieme.
Erano passati alcuni giorni dall'isolamento e Leila, che oltre a studiare si divertiva a caricare video della sua vita su YouTube già da qualche anno era diventata così un'influenzer totalizzando quasi mezzo milione di iscritti, aveva deciso che il modo più semplice sarebbe stato postare una foto di loro due sui social. Si aspettava di tutto, forse anche gli insulti ma non si aspettava che facesse così male.
Durante tutto il giorno aveva evitato Lando, non aveva pranzato con lui e non si era nemmeno azzardata ad aprire bocca. Aveva deciso di studiare mentre stava seduta sulla cyclette e pedalare, forse nel tentativo di scaricare la tristezza.
Era ancora sulla cyclette quando sentì i passi del ragazzo avvicinarsi a lei, guardò l'orario e si spaventò leggendo che fossere le cinque passate.
"Hey baby" Lando parlò piano, si era fermato a qualche decina di centimetri da lei e le aveva teso una mano verso il volto, spostando una ciocca di capelli sfuggita alla coda mezza disfatta. Leila si fermò, chiuse gli occhi al tocco della mano lasciandosi sfuggire delle lacrime. Era tutto il giorno che cercava di trattenerle, più si convinceva di non pensarci e più ci pensava.
"Vieni qui, scendi da qua" le prese le mani aiutandola a scendere da quell'attrezzo e la prese in braccio. A vederla in quelle condizioni gli si spezzava il cuore, lui più di tutti voleva che la loro relazione uscisse allo scoperto ma se quello sembrava essere la ricompensa avrebbe voluto nuovamente nascondersi. Era piccola tra le sue braccia, quasi come un cucciolo bastonato, i capelli ramati erano appiccicati al suo viso per via del sudore e la pelle lattea era ricoperta da uno strato di sudore rendndola lucida; la fece arppionare bene al suo corpo e la portò in bagno.
"Adesso ferma qua, torno subito" le baciò la testa dopo averla appoggiata delicatamente sul water chiuso. Aprì l'acqua della vasca e poi uscì andando a recuperare dei vestiti comodi suoi per entrambi. Quel giorno faceva freddo, non che in Inghilterra ci fosse bel tempo benché fosse marzo inoltrato. Prese due felpe, la biancheria e dei pantaloni lunghi e poi tornò in bagno. Leila era rimasta dove l'aveva lasciata e per poco non si spaventò constatando quanto tutto quell'odio l'avesse abbattuta. Davanti a quella situazione si sentiva talmente impotente e incapace di fare qualcosa  che pareva far fermare il tempo, facendo andare tutto a rallentatore.
"Togliamo questa" le fece alzare le braccia sfilandole una delle tante felpe che le aveva rubato. Il reggiseno sportivo venne tolto allo stesso modo lasciando Leila nuda davanti al ragazzo. Ormai la fase di vergogna era passata, entrambi si sentivano a proprio agio a girare per casa poco vestiti in presenza dell'altro e questo rese facile a Lando finirla di spogliare. Le tolse piano i leggings insieme all'intimo e la fece accomodare dentro la vasca che si stava ancora riempiendo.
"Tu non vieni?" la voce della ragazza arrivò piano alle orecchie di Lando, un po' si stupì del fatto che avesse parlato, chiedendogli indirettamente di entrare in vasca con lei.
"Mi vuoi?" la guardò dall'alto mentre lei annuiva piano e lo aspettava un po' infreddolita dai leggeri spifferi.
Il ragazzo si spogliò velocemente, lasciando cadere a terra i vestiti e immergendosi velocemente nell'acqua calda, arrivata quasi al limite. Si mise dietro di lei slegandole piano i capelli e bagnandoli con le mani, se la strinse a sé lasciando che il silenzio, ancora una volta, fosse il sovrano della situazione. Le accarezzò piano la pelle senza alcuna malizia mentre la ammirava da dietro le spalle, ancora contratte.
Quando l'aveva vista la prima volta le era sembrata l'essere più bella al mondo, se ne ricordava come se fosse stato il primo prima. In mano reggeva la solita videocamera, registrando, come ogni volta, la sua vita; i capelli ramati, resi ondulati dal ferro, erano liberi sulle spalle coprendole la schiena scoperta dalla maglietta elegante, le lentiggini erano accentuate per via del sole estivo che si abbatteva anche sull'Inghilterra. Quel poco trucco che aveva sul viso la rendeva più luminosa e forse fu quel particolare a far colpo su Lando, che preso da un impeto di coraggio si era presentato facendo breccia sul cuore della rossa.
Un singhiozzo lo fe e risvegliare dal quel momento di trance e si mosse velocemente facendo girare la faccia di Leila per guardarla bene. Gli occhi rossi, come le guance e il naso gli fecero perdere un battito al cuore, gli era sempre sembrata una ragazza forte, erano rare le volte in cui piangeva o si emozionava e quel momento lo colpì. Durante il giorno aveva letto e riletto i mille commenti lasciati sotto quella foto bellissima che li ritraeva ad abbracciarsi sotto la pioggia britannica e non si era sentito in grado di fare qualcosa. Benché anche lui passasse sopra quei brutti commenti, quella volta, lo avevano particolarmente colpito rendendolo incapace di fare qualcosa. Se avesse scritto qualcosa aveva paura di aumentare l'odio e non poteva di certo permetterlo, così aveva lasciato la cosa come stava sperando che le persone la smettessero.
"Baby non piangere, ti prego" la implorò parlandole piano, stava iniziando ad essere stanco della situazione e vedere Leila in quello stato non aiutava.
"Mi dispiace" Leila si girò verso di lui guardandolo in viso e chiedendogli perdono per chissà quale cosa.
Ma entrambi sapevano perché, le persone sapevano essere cattive e anche quella volta non si erano risparmiate dal far sentire Leila uno straccio e una poco di buono. Erano rari i commenti cattivi sotto i video e ogni volta tendeva a cancellarli facendo in modo che il suo canale fosse un qualcosa di positivo, ma quella volta tutto era andato fuori rotta e i commenti non si erano solo fermati al fatto che fosse brutta ma erano andati oltre.
Quanto sei stata in ginocchio per arrivare dove sei?, Ce l'ho sempre vista come groupie., È impossibile che Lando stia con una così, merita di meglio.
Alcuni dei tanti commenti che recitavano tutti la stassa cosa erano impressi nella mente della ragazza facendola sentire sporca. Nella sua vita aveva avuto una relazione, il suo pubblico lo sapeva, aveva sempre fatto in modo di dimostrare quanto fosse rispettosa e genuina, ma sembrava che tutti avessero travisato i suoi comportamenti. Non era una puttana.
"No, non pensarci nemmeno. Non è colpa tua baby" la abbracciò lasciandola sfogare, "butta fuori tutto".
E Leila pianse, forse minuti interi, i singhiozzi la stavano portando ad avere i conati facendo preoccupare Lando ancora di più. L'acqua ormai stava iniziando ad essere fredda e non perse tempo ad insaponare entrambi dandosi una sciacquata veloce, avvolse il corpo della ragazza in un telo e lo stesso fece con lui asciugandosi velocemente. Vestì prima lei, mettendole una felpa sua e un paio di leggings, poi penso a lui infilandosi la felpa e un paio di pantaloni.
Leila era seduta sul water, i capelli erano ancora raccolti dentro l'asciugamano, quando Lando la face alzare.
"Smile forever, please".

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