L'INVITO INATTESO

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Nell'oscurità, Iris si ritrovò vittima del Vescovo. Le sue mani si strinsero attorno al suo collo, soffocandole il respiro.

Iris si dimenava invano, cercando di liberarsi dalla sua morsa, ma lui la teneva stretta, con una forza sovrumana che la lasciava senza fiato.

La paura la attanagliava, paralizzandola completamente. In quel momento, si sentiva inerme, vulnerabile, completamente in balia del Vescovo.

Iris, con un ultimo sussulto di forza, riuscì a divincolarsi dalla presa dell'uomo e a fuggire via, correndo a perdifiato attraverso un labirinto di corridoi bui e opprimenti.

Il Vescovo la inseguiva, la sua voce rimbombava tra le mura come un tuono minaccioso.

Terrorizzata, Iris si svegliò di soprassalto con un urlo strozzato, il cuore che le batteva all'impazzata e il sudore freddo che le colò lungo una tempia. Si guardò attorno: era nella sua stanza, avvolta dalle coperte. L'ultima cosa che ricordò della sera precedente era Theodor che l'aveva stretta a lungo al suo corpo e l'aveva baciata a lungo dopo che le aveva proposto di sposarlo.

Il ricordo la fece sorridere guardando verso l'armadio da cui lui se n'era andato.

Iris non aveva mai pensato di sposarsi ma l'idea proposta da Theodor le faceva sobbalzare il cuore dalla gioia e scordare quell'incubo che l'aveva tormentata.

Mentre si preparava per la giornata, un leggero bussare alla porta la fece sobbalzare. Con un sospiro, aprì la porta e trovò la sua cara amica Lily, il cui sorriso rassicurante illuminò immediatamente la stanza.

«Buongiorno, Iris» disse Lily con voce gentile. «Come ti senti stamattina?».

Iris la accolse con un abbraccio grato, apprezzando la premura della sua amica. Le raccontò del sogno vivido e inquietante, confessando di sentirsi ancora scossa e spaventata.

Lily la ascoltò con attenzione, accarezzandole delicatamente i capelli.

«Capisco che tu sia turbata, ma andrà tutto bene: io ci sono, c'è Theodor, i Giganti».

«Tuo fratello... mi ha chiesto di sposarlo» confidò con una traccia di rossore sulle guance e l'atteggiamento di chiusura di chi si trova preda dell'imbarazzo. Lily emise un gridolino esultante e l'abbracciò ancora.

«E tu che farai? Accetti?» Le domandò su di giri.

«Be', mi ha detto di pensarci».

«Dai retta a me: se te ne vuoi andare da qui, accetta. Unitevi in matrimonio e andate via, cercate di realizzare i vostri sogni» suggerì Lily commossa.

«Ma non rivedresti più Theodor».

Lei sospirò: «Lo so, ma so anche che mio fratello ha sempre voluto lasciare tutto e costruirsi una nuova vita in America».

Iris sgranò gli occhi mormorando: «In America? Ma è lontanissima».

«Non sono in diritto di fermarlo nella realizzazione dei suoi sogni» Lily si tolse una lacrima dall'angolo dell'occhio e posò le mani sulle spalle di Iris insistendo: «Sposatevi, andate in America e costruite il vostro futuro».

«E tu che farai?».

«Non preoccuparti per me, questa è pur sempre la casa dei miei genitori», sospirò poi, con un sorriso incoraggiante, propose: «Esci oggi? Potremmo fare una passeggiata nel giardino. Un po' d'aria fresca e di sole ti farebbero sicuramente bene».

Iris guardò Lily negli occhi, sentendo il suo affetto sincero. Un sorriso tenue si accennò sulle sue labbra. Forse Lily aveva ragione: uscire e distrarsi era proprio ciò di cui aveva bisogno.

«Grazie, Lily» disse con voce più forte: «Penso che tu abbia ragione. Un po' di aria fresca mi farà bene».

«Ottimo, baderemo ai fiori, allora».

Iris annuì entusiasta: aveva sempre desiderato lavorare nel giardino con Lily e attingere gocce di sapere sui fiori da lei.

«Per prima cosa, è importante conoscere le esigenze specifiche delle varie piante. Ogni specie ha bisogno di luce, acqua e concimazione diverse» spiegò Lily.

«Ho notato che alcune hanno le foglie verdi scure e altre più chiare. Che cosa significa?» Iris, affascinata dai roseti curati e ordinati, partecipava attivamente alle spiegazioni dell'amica, soffermandosi a guardare i boccioli scarlatti e vellutati.

«Il colore delle foglie può dare un indizio sulla quantità di luce che la pianta desidera. Le foglie verde scuro, in genere, prediligono un'ombra parziale, mentre quelle più chiare necessitano di più luce diretta».

«Oh, ecco il segreto».

«Aspettami un secondo, vado a prendere dell'acqua al pozzo», Lily si allontanò e Iris annusò le rose più belle e rigogliose sorridendo.

«Tra i petali di queste rose c'è il mio cuore, prigioniero del tuo amore» sentì dire all'improvviso. Sobbalzò e vide Theodor apparire dai cespugli, senza trucco.

Iris si guardò attorno e preoccupata disse: «Qualcuno potrebbe vederti qui fuori».

«Non temere, Iris, non mi tratterò a lungo, sono solo venuto a farti una proposta».

Iris strabuzzò gli occhi: «Che proposta?».

«Vieni questa sera a vedere un rito?».

«Un rito?» Balbettò facendo ridere Theodor che le prese una mano e gliela baciò.

«Non preoccuparti, nessuno ti sacrificherà. Vedrai solo quel che facciamo».

Iris si voltò a guardare verso Lily, che canticchiava mentre tornava con il secchio colmo d'acqua. Prima che arrivasse, Iris annuì rivolta a Theodor con convinzione.


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