e pensare a te, alle tue braccia, forse è l'unica cosa che mi salva

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Lisa's pov

dopo quello che mi ha detto richi ho deciso che devo fare qualcosa che fanno i padri e i figli, ma devo pensare cosa fare. io e Mio padre facevamo molte cose insieme:
mi portava allo stadio, mi parlava di moto, mi ha fatto venire la passione per la marvel e peaky blinders. Devo convincerlo a passare delle giornate con me così magari riesco α fargli fare delle cose che avrebbe dovuto fare suo padre.
è un idea un po' di merda ma è l'unica decente che mi viene in mente.
Come prima cosa dico alla mia amica con cui dovevo andare stasera allo stadio che la partita la vado α vedere con un'altra persona, quindi cerco nei contatti il suo numero e la chiamo:
"ue amò, stasera viene n'artra persona con me, se vedemo domani"
"vafancul romana di merda"
"tu non stai bene con la testa, io la patria non la tradirò mai"
"però hai tradito me bastavda, vabbuo lasciamo sta, mi sento molto offesa"
"si vabbuo cia cia"
e ridendo attacco la chiamata.

Sto morendo di ansia, non so che fare, ho paura di disturbarlo, ma mi devo far coraggio quindi clicco il contatto che richi mi ha mandato e lo segno 'Gabri🩵'

tu:
ciao gabri sono lisa, me l'ha dato richi il tuo numero

Gabri🩵:
ciao lisa

tu:
senti ti volevo chiedere se ti andrebbe di venire a vedere la partita lazio-milan con me?

Gabri🩵:
si mi fa piacere

se sentite una batteria non lo è, è il mio cuore che tra poco scoppia

tu:
perfetto.
la partita inizia alle 21 quindi ci vediamo alle 20 fuori san siro o ti vengo α prendere allo stesso orario?

Gabri🩵:
se non disturbo mi puoi venire a prendere che ho l'auto dal meccanico.

tu:
sisi, tranquillo.
allora ti vengo a prendere sotto casa tua alle 19.50

Gabri🩵:
ok ora ti dò l'indirizzo

Dietro lo schermo rido perché è ignaro del fatto che io il suo indirizzo già lo ho ma ovviamente me lo faccio mandare comunque.

Passate un po' di ore mi inizio a preparare,
Mi metto la mia maglia della Lazio con il mio cognome dietro, dei jeans cargo bianchi, delle dunk low nere e bianche e poi faccio un trucco sempre sul bianco e azzurro.

Andare allo stadio é sempre stata come una cura per me, sentire tutti i laziali urlare e imprecare contro i giocatori delle squadre avversarie ed esultare quando segnavamo mi faceva sentire in una famiglia gigante, sono grata ai miei fratelli e a mio papá che mi hanno portato allo stadio quando avevo 6 anni, perché da quel momento lo stadio e la lazio sono diventati il mio rumore nel silenzio, quando sento il silenzio assordante nella mia testa mi basta andare allo stadio e inizia il rumore, che non mi fa pensare a nulla, solo al momento che sto vivendo.

Guardo l'orario sull'orologio in cucina e 19.15 e quindi decido di scendere e iniziare ad andare.

Quindi chiusa casa scendo e prendo la moto, prima di partite metto il casco e mi viene da pensare che serve anche a gabri per quando lo andrò a prendere
<Cazzo>
dopo essermi rimproverata per avere una testa di cazzo
Risalgo a casa e prendo l'altro casco che mi avevano regalato per il compleanno e quindi scendo di nuovo
metto il casco dentro al sedile e salgo in sella alla moto, io amo andare in moto, ho questa passione da quando ho circa 13 anni, quando mio papà mi portava in moto amavo quella sensazione alla pancia di adrenalina, vedi tutto correre in torno α te come se fossi cristallizzata nel mio mondo e vedessi tutto intorno ad altissima velocità.

parto e vado verso l'indirizzo, non c'era neanche traffico quindi mi sono goduta quella passeggiata in moto.

lui non c'è ancora quindi mi metto α guardare il cellulare e guardo l'orario di nuovo: 19.41
segna l'orologio sulla schermata di blocco,
<ok sono in anticipo di una decina di minuti quindi guardo un po' le storie>
Elisa vedo che è in un ristorante con una persona <Daniel ovviamente>

Our Chicago// Riccardo Dose, Daniel D'addetta, Simone Paciello e Gabriele MaoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora