capitolo 5

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Minho non sarebbe riuscito a finire questo film.

Era sicuro che sarebbe andato in arresto cardiaco prima della fine della settimana, il che sarebbe stato un peccato visto che avevano già completato più di metà delle riprese. Chan avrebbe dovuto trovare il suo sosia o essere molto creativo con l'illuminazione e il montaggio, tutto perché Han Jisung era determinato a ucciderlo.

L'occhio di Minho si contrasse quasi mentre cercava disperatamente di non sembrare così pazzo come si sentiva, evitando in modo molto evidente di guardare Jisung chino davanti a lui.

Non era stato preparato dopo la notte scorsa a quanto Jisung lo avrebbe preso in giro. Si era quasi dimenticato dell'intero incidente che lo aveva fatto masturbare così forte che il polso gli faceva male quando era tornato nella sua stanza d'albergo, fino a questa mattina quando aveva passato il caffè a Jisung come faceva sempre.

Jisung lo guardò, con le labbra arricciate come quelle di un gatto.

Tirò fuori la lingua, schiacciandola, per appoggiarla sul bordo della tazza di caffè.

Minho voleva succhiarsi la lingua, rimettersela in bocca e assaporare il caffè che senza dubbio l'avrebbe ricoperta.

Jisung gemette, troppo forte, mentre borbottava: "Così buono".

Minho guardò in ogni direzione con gli occhi spalancati, pregando che nessuno avesse sentito il rumore assolutamente assurdo dei gemiti di Jisung: sembrava davvero una pornostar.

"Zitto", gli aveva sibilato Minho, fissando il sorrisetto compiaciuto di Jisung.

"Oh, non siamo più interessati all'esibizionismo, vero?"

Le dita di Minho si contrassero per allungarsi e coprire quella fottuta bocca sporca.

"Non preoccuparti, prima o poi scoprirò cosa ti piace", disse Jisung, con un tono fin troppo allegro. Diede una pacca sulla guancia a Minho e saltò via dal suo volto completamente sbalordito.

E ora Jisung si era chinato, con il culo in faccia a Minho, per raccogliere cosa ? Minho non ne aveva idea.

Era così palesemente ovvio che Jisung lo stava facendo apposta, che era scioccato dal fatto che nessuno li avesse chiamati in causa o avesse alzato gli occhi al cielo. Ma quasi tutti ignoravano i due attori che stavano solo aspettando che il regista chiamasse all'azione.

Jisung alla fine, alla fine, si alzò, con un sorriso sulle labbra mentre raccoglieva una penna che sembrava essere caduta dal tavolo. La rimise accanto ai tovaglioli, con un'aria fin troppo soddisfatta di sé.

Quando guardò Minho, il più grande aveva un'espressione così accigliata che Jisung si sorprese a ridere.

"Perché così scontroso?" lo stuzzicò Jisung, allungando la mano per schiacciargli la guancia.

"Sei una minaccia", ribatté Minho.

"In realtà, sto davvero, davvero bene con il mio più grande fan", Jisung sorrise ancora più ampiamente. "Sai quante persone vorrebbero sedersi al tuo posto? Quanto altri ne sarebbero felici?"

"Lo immagino", mormorò Minho.

Ed era proprio questo il problema: si stava decisamente divertendo.

Stava diventando troppo eccitato e infastidito solo dal fatto che Jisung gli fosse vicino, e quei piccoli tocchi civettuoli e quelle piccole azioni cattive lo stavano facendo impazzire. Voleva piegarlo sulle ginocchia e sculacciarlo finché non si fosse scusato per le sue prese in giro, ma non poteva proprio farlo in quel momento.

O mai.

Non era il partner di Jisung: Minho non avrebbe mai avuto motivo di punirlo per essersi comportato da monello.

Tie Me Up with Christmas Tinsel | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora