capitolo 14

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Ellie's POV

I lunedì fanno schifo, soprattutto dopo aver ignorato Billie per tutta la settimana. Siamo entrambe molto irritabili, ieri l'ho sentita che urlava a Finneas dopo che per 5 minuti continuava a bussare alla porta, stessa cosa con me, per controllare come stessi.

Tra dover avere a che fare con Billie e la mia spalla dolorante non so cosa è peggio.

Questa settimana è stata un inferno, i tragitti verso scuola erano imbarazzanti e pieni di tensione, nessuno diceva mezza parola. A pranzo stavamo sedute allo stesso tavolo insieme agli altri in silenzio. Poi quando Kelsey prova a farci parlare ci giriamo subito nelle direzioni opposte.

Oltre tutto Billie sta saltando le lezioni che abbiamo insieme, quindi tutte a parte storia e musica.

Mi manca? Da morire cazzo, ma si è scusata? No, ha fatto qualche sforzo? NO, perché miss so tutto io pensa di non aver fatto nulla di male.


"Ellie, se vuoi ci posso parlare, voglio che facciate pace" mi dice Kelsey.

"Lascia stare, non cambierebbe nulla. Il fatto che mi abbia mentito non è neanche la cosa che mi fa arrabbiare di più, ma lo è quello che ha detto che da quando sono arrivata nella sua vita, è piena di drammi" risposi a Kelsey, lasciandola a mani in alto.

"Scusa" mormorai "è da un pò non riesco a dormire bene"

"Si, si vede amo, dimmi, quelle borse sotto gli occhi sono di Gucci o Prada?"  interviene Mav.

"Non fa ridere" alzo gli occhi al cielo "e sono di Louis V. ad ogni modo"

"Mrs Keys!" Mrs Steven urla dalla cattedra "sono sicura che Napoleone non ha nulla a che vedere con le borse di lusso! Quindi perché continuo a sentirtene parlare?" alzò il sottile sopracciglio. Minchia gli posso prestare la mia matita se ne ha bisogno.

"Vorrei tanto che Napoleone ti prendesse e portasse via dalla prima ora di lezione" mormorai sotto i baffi.

"Come scusa? Non sono sicura di come funziona in Australia ma qui si porta rispetto agli insegnanti!" mi rispose.

Strinsi i pugni che erano nascosti sotto il banco e feci un lungo respiro, "dovrebbe tornare in Australia" sento una delle amichette di Lauren bisbigliare dietro di me.

No, ne ho avute abbastanza per oggi. Presi il libro di storia e feci finta di colpirla, assicurandomi di sfiorarle la faccia.

"OH MIO DIO! MRS STEVENS LO HA VISTO?" la ragazza si alzò in piedi.

"Esci dalla classe e vai subito dal preside Williams, non vedrà l'ora di scoprire cos'hai fatto!" sembrava che la sua anima stesse per uscire dal corpo per quanto fosse agitato, come se stesse per esplodere.

La classe stava ridendo, raccolgo le mie cose e prima di uscire lancio un occhiataccia alla ragazza "l'ho lanciato con il mio braccio sinistro, pensa se l'avessi fatto con il destro"


Con molta calma mi dirigo verso l'ufficio del preside e quando entro, subito mi saluta Martha.

"Oh Ellie cara! Come stai? Come va la spalla? Billie me lo ha raccontato" mi chiede felicemente.

Ti ha raccontato della festa?

Questo era il genere di saluto di cui avevo bisogno, "onestamente mi stanno dando tutti sui nervi, Mrs Stevens mi ha mandato qui dopo che ho lanciato un libro in testa a una delle cheerleader" Martha scoppiò a ridere portandosi le mani sulla pancia.

"Ho chiuso con quella strega anni fa perché ogni studente veniva mandato qui, secondo lei respiravano troppo rumorosamente. Siediti tesoro, vado a chiamare William, sta parlando con Billie" sorrise ed entrò nel suo ufficio.

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