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"E' eterno un ragazzo che sogna con gli occhi bagnati, la tua voce al mattino che azzera gli incubi e gli anni passati."

-L'eternità, Fabrizio Moro/Ultimo.

Tavullia, 14 settembre 2021.


E' la settimana del gp di casa e l'ultimo di Vale. Inutile starvi a spiegare le sensazioni, che io così come i ragazzi, stiamo provando.

E' martedì mattina, il gp di Aragon si è concluso domenica, con una grande performance di Pecco ed Enea, così come anche Nicco e Mig, un pò meno quella di Vale e Luca nella classe regina e Cele e Bez nella più piccola.

E' stata una settimana tosta un pò per tutti. Io qui ho cercato di terminare quanti più progetti possibile in modo da chiudere per questa settimana. E' importante per me essere lì accanto a loro fino alla fine del gran premio e poi diciamocelo, da quando Vale ha annunciato il ritiro a fine stagione, Tavullia così come le zone limitrofe, sono diventate impraticabili.

Volto la testa a destra fermandomi a guardare il pilota ricciolino che domenica sera si è presentato a casa mia e non è più andato via.

Abbiamo parlato tanto in questi ultimi giorni, pur essendo lontani. Trovava sempre anche solo 2 minuti per chiamarmi e sentirmi, per mostrarsi vicino e coinvolto al cento per cento. Ho apprezzato davvero un sacco e vederlo poi fuori dalla porta di casa domenica sera, stanco dal week-end di gara e dal viaggio, mi ha fatto capire che ne vale la pena. 

Lo stare lontani non è stato un problema in questo arco di tempo, ma vedremo più avanti.

Domenica sera dopo aver cenato con una piada, siamo andati direttamente a dormire stanchi che eravamo. Ieri invece ci siamo goduti tutta la prima parte di giornata come più preferivamo, poi a pomeriggio siamo andati su a Viserba da lui per prendere Rubik e fare una passeggiata.

Ed oggi tocca tornare a faticare, per lui.

Gli accarezzo il viso cercando il pretesto di svegliarlo con calma. Mi soffermo a sistemare i riccioli che gli ricadono sulla fronte mentre lui inizia piano ad aprire gli occhi.

"Buongiorno."

"Ciao occhioni." mi stringe con un braccio attirandomi a lui.

"Vorrei star sempre così." mi confessa dopo un pò.

"Anche io, ma devi andare ad allenarti."

Annuisce solleticandomi il viso con i capelli e poi si rigira nel letto fino a ritrovarsi seduto con i piedi poggiati sul pavimento.

Imito i suoi movimenti alzandomi praticamente subito per dirigermi in bagno. Dopo poco, mi raggiunge e lasciandomi una pacca sul sedere, si spoglia per entrare in doccia.

"Ti aspetto giù." gli dico una volta che ho finito in bagno. Torno in camera a vestirmi con un jeans chiaro ed una maglietta bianca e scendo giù in cucina per preparare qualcosa per la colazione.

Metto su il caffè e nel mentre mi concentro a spalmare la marmellata sulle fette cercando di non farle spezzare.

Sento i passi leggiadri del pilota che scende le scale, così mi giro a guardarlo.

COME UN TUONO - BEZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora