19🦙

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Sono qui al mio solito posto, guardo il cielo sopra di noi, così bello e così sereno, leggero delle cattiverie della vita, ma non sarà mai bello quanto il tuo volto, le costellazioni sopra di me non saranno mai come le tue, quelle tue lentiggini così belle che ho sempre amato guardare.
E ripensai a tutto quello che era successo nei mesi precedenti, ti ho odiato, ti ho sopportato e poi? Poi ti ho amato.
Ti bramavo nelle tenebre della notte, sospiravo il tuo nome e mi toccavo impuramente al pensiero del tuo corpo così bello ma fragile, bramavo le tue labbra, amavo tutto di te.
E ora sono qui a piangere sul latte versato, vorrei tanto che tu fossi qui con me, vorrei tanto poter scherzare con te, eppure sono un idiota.
Per otto mesi siamo stati in questa situazione di limbo. Ed ora mi era bastato parlare con tuo fratello. Se l'avessi fatto prima. Pensai, mi passi a una mano fra i capelli.
Sento il telefono squillarmi, era Felix. Scatto seduto.

"Lix?" Chiesi "hai 30 minuti. Se verrai qui vuol dire che quello che hai detto stamattina non valeva nulla, sono disposto a perdonarti in quel caso. Ma se non verrai...beh non mi rivedrai mai più." Disse chiudendo la chiamata.

Ed ora? Ero disposto a soffrire? Ero disposto a capire cosa fosse l'amore? Ero disposto a stare con lui? E se non ci vado? Non gli potrò mai più parlare e probabilmente non lo avrei mai più rivisto. Per una decina di minuti stetti li a guardare il celo.

Al diavolo.

Mi alzai, deciso della mia scelta , cominciai a correre, cominciai a correre verso la tua casa, cominciai a correre per arrivare a casa, casa eri tu, l'uomo che amavo, che amo e che amerò, sto arrivando Felix.

...

Mancavano 5 minuti ed io ero quasi arrivato, vidi chan fuori dalla casa. Mi avvicinai
"Dov'è?" Chiesi senza fiato, il più grande aveva le lacrime agli occhi, guardai verso la porta.
No.

"Jungkook lascialo ora!" Lo stava tenendo per le braccia, il coltellino puntato alla gola, il suo gruppo era accanto a lui, il ragazzo di nome Taehyung stava sorridendo, gli altri due no.
"Bene bene bene." Disse sorridendo, Felix stava piangendo, appena mi vide sorrise "sei venuto." Mi disse il più piccolo, del sangue gli usciva dalla bocca e dal naso. "Certo che sono venuto Lix." "Basta!" Urlo Jungkook "perché fai questo?" Chiese Chan. "Vendetta."

"Mi ha umiliato davanti a tutti, mi avete umiliato davanti a tutti." Disse Jungkook "quando mi ha lasciato davanti a tutti, mi ha fatto sembrare un frocio! Io non lo sono e mai lo sarò. E la deve pagare. Perché mi ha fatto odiare da tutti." Disse "Jungkook. Tu sei gay devi solo ammetterlo a te stesso. Mi sbaglio od ora stai con Taehyung?" Dissi io serio, avvicinò il coltello al collo di Felix. Chan mi prese per mano, aveva paura.
"Lascialo andare! Lui non centra nulla." "Lascialo andare prima che arrivi la polizia." Disse chan. "Sai come sono stato io appena ho scoperto la mia sessualità." Disse a Hyunjin avvicinandosi lentamente "sono stato male, pensavo di essere sbagliato, ma la sai una cosa? Non c'è nulla di sbagliato." Disse facendo altri passi, Jungkook allentò la presa "sei libero di amare chi vuoi." "Ti ricordi quel giorno nello sgabuzzino? Era partito per scherzo...ma poi è diventato un incubo." "Sai Jungkook io ti ho amato..."
Arrivai di fronte ai tre. Taehyung prese il coltellino dalle mani di Jungkook , graffio la guancia di Felix che pianse. Vidi i due dell altro gruppo scattare e tirare via Jungkook e Taehyung via dal più piccolo, corsi a prenderlo, tremava come una foglia, lo strinsi a me. Le sirene della polizia si fecero più vicine.

"È tutto ok...è tutto ok ora ci sono io..." dissi accarezzando il volto del più piccolo.

"Sei venuto..." "mi hai chiamato."

...

My beautiful secret - L.Fl x H.HjDove le storie prendono vita. Scoprilo ora