Capitolo due

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-io devo andare a lavorare,svegliati quando suona la sveglia,tuo fratello lo porto dalla nonna!- urló mia madre

-mh si okay- urlai e mi rimisi sotto il lenzuolo

Sì è estate ma io devo dormire con qualcosa che mi copre.

Mi riaddormentai

-merda- gridai quando scendendo dal letto pestai un poster, che probabilmente si era staccato, e lo strappai.

Presi lo scotch e lo riattaccai.

Andai in bagno e feci quello che dovevo fare, andai in camera e presi un paio di jeans e una canottiera. Me li misi. Infilai nello zaino il telefono e le cuffie. Misi le scarpe e uscì di casa.

Dopo aver chiuso la porta tirai fuori dallo zaino il telefono e andai su Twitter.

@louis_tomlinson follow me please,you are my life, my world. I love you...xx

Scrivevo continuamente post così ma era impossibile che li notasse. Infondo lui era un componente della band più famosa, nonché la mia preferita.

Ho chiesto molte volte a mia madre di portarmi ad un concerto, ma lei rispondeva sempre di no. Diceva che erano troppo lontani, si perché quando loro hanno fatto il concerto qua a Milano, io dov'ero? A Londra,ero a Londra. Quando loro hanno fatto il concerto a Londra io dov'ero? A Milano. Ingiustizia.

Per me lei non riuscirà mai a capire cosa proviamo noi directioner, non riuscirà mai a sentire quei brividi che abbiamo quando li sentiamo cantare, non capirà mai la tristezza che proviamo a vedere una fan che li abbraccia, sapendo che noi quell'abbraccio forse non lo avremo mai, non capirà quei nostri pianti davanti a un poster, non capirà quei sorrisi fatti all'improvviso e non farà mai quei pensieri che facciamo noi vedendoli in costume, tutto questo non lo capirà mai.

Misi la vibrazione al cellulare ed entrai a scuola. Aprì l'armadietto e ci buttai dentro lo zaino. Alle prime due ore ho inglese. Entrai in classe e mi sedetti vicino ad Astrid.

-ciao- le sussurai all'orecchio mentre la prof faceva l'appello.

-ash- mi abbracció

-hai tradotto il testo, sai, quello per compito- chiesi mentre lei tirava fuori dallo zaino l'enorme libro d'inglese.

-Stone?- chiese la prof

-presente- risposi io

-sisi ho tradotto, sai, se vai a Londra e non si accorgono del tuo accento italiano, ti scambiano per una inglese, intendo, per il nome e cognome-

Già perché, mio nonno, padre di mio papà è inglese, quindi io ho preso il cognome inglese. Ashley Stone, dai, suona bene.

-in effetti- presi l'astuccio dallo zaino.

Mentre la prof ci lasciava fare degli esercizi a caso mi arrivò un biglietto sul tavolo. Diceva:

Hey, mi presti una biro?
Tom

Tommaso è il ragazzo che mi piace,quello che mi ha umiliata davanti a tutti rovesciandomi in testa tutta la bottiglietta d'acqua.
Gli risposi

Col cazzo
Ash

Lo guardai, aveva la faccia come per dire: dopo vedi.

Finita la lezione uscimmo dalla classe e io presi una forbice. Sentì la voce della preside.

-ragazzi, potete andare a casa , i prof hanno una riunione- disse lei.

Tutti saltavano e urlavano, compresa io e astrid. Tommaso mi si avvicinò.

-ciao idiota- gli dissi

Lui mi si avvicinò e mi mise una mano sulla guancia.

È il ragazzo che mi piace, ma non voglio dargliela vinta, infondo lui mi ha umiliata davanti a tutta la scuola. Fuma e spesse volte lo trovi per strada ubriaco,ma non c'è niente da fare, lui è entrato nel mio cuore e non vuole uscire.

Presi la forbice e piano piano facendo finta di accarezzargli la schiena gli tagliai la maglia.

Misi le mani sul suo petto e tirai la maglia. Rimase così,senza maglia, mentre io correvo fuori da scuola e astrid gli faceva una foto. Arrivai a casa correndo. Non mi ha inseguita, menomale. Entrai

-buuuoongiorno!- urlai con il fiatone

Sentì Josh correre giù dalle scale.

-hey ometto- lui mi saltò in braccio

-passata la febbre?- lui annuì

Lo appoggiai sul divano e andai in cucina.

-ciao mamma-

-ciao tesoro, siediti che ho già preparato io il pranzo-

-mmhh che profumo, oh grazie- sorrisi

Mentre mangiavo le ho raccontato di quello che ho fatto a Tommaso, prima si è arrabbiata poi le ho ricordato quello che mi aveva fatto e allora mi ha dato ragione.

Finito di mangiare misi il piatto in lavastoviglie, sparecchiai la tavola e salì in camera.

Mi buttai sul letto e presi il telefono.
Lo accesi.

-oh merda!- lanciai un urlo

Ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia. Volevo ringraziare @_sorridiallavita__H_ ♡♡ continuo a 5 stelline e almeno 2 commenti. Baci xx

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