Army dreamers

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Carol pov

La testa mi scoppia.

Quasi vedo doppio e un potente senso di nausea si sta facendo strada nel mio stomaco.

tutti gli arti indolenziti.

Vomito.

Mal di testa.

I classici postumi della sbornia.

Mi sembrerebbe normale se solo avessi effettivamente bevuto.

Il che mi riconduce a due possibili spiegazioni: o il biondino dell'altra sera mi ha drogata oppure ho qualche problema con la memoria.

la sveglia segna le 2 del pomeriggio.

Ho dormito comunque poco, data la serata di ieri.

Magari è per questo che mi sento come se mi fosse passato sopra un camion carico di mattoni?

Il telefono accanto al comodino vibró insistentemente annunciandomi una notifica.

*questo pomeriggio andiamo in centro, ci raggiungi?*

era un messaggio da parte di Ashley.

*anche no* le avrei risposto se solo non avessi questa sensazione.

La sensazione che loro mi nascondessero qualcosa.

Il comportamento di ieri sera da parte di Grace è stato strano.

La nostra amicizia è finita da anni, non nel migliore dei modi, ma penso sia ora di passarci sopra.

Anche la bionda esitava persino ad incrociare il mio sguardo.

Totalmente fuori luogo per una come lei, sempre pronta ad affrontarti.

Non me la bevo questa storia del fatto che tutto un tratto io le stia simpatica.

*perfetto, avvisatemi per l'ora* digitai invece con un cupo sorriso stampato sul viso.

Avrei scoperto cosa mi nascondevano quelle due.

Aprii Instagram e mi misi a guardare le storie della festa di jadon.

Ieri sera sembrava che mezza scuola si fosse fermata a dormire da lui.

Dove li aveva messi? nella cuccia del cane probabilmente.

Quando mi è arrivato l'invito alle 3 di notte non ho nemmeno scritto una cosa sensata, l'ho chiamato farfugliando qualche frase di dinego e gli ho chiuso la chiamata in faccia.

Spensi il cellulare e mi limitai a fissare la parete grigia e spoglia di camera mia.

Chissà per quale motivo non ho mai avuto voglia di decorarla, di renderla mia.

La porta della stanza si spalancò di colpo facendomi sobbalzare e dimenticare i miei pensieri.

Saltai subito a sedere spaventata.

<<tesoro non ti sembra ora di uscire da questa camera e mangiare qualcosa?>> mia madre che indossava il suo solito tailleur scuro sfoggiò uno dei suoi sorrisi falsi più convincenti.

<<scendo subito>> dissi in tutta fretta cercando di sorridere a mia volta.

Si chiuse la porta alle spalle lasciandomi nuovamente sola dopo avermi degnata a malapena di 3 frasi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 23 ⏰

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