PRIMO GIORNO DI SCUOLA
L'intera estate l'avevo passata a girare Miami e a visitare tutta la Florida e nel frattempo era arrivato settembre, più precisamente il primo giorno di scuola e, come immaginavo, non avevo idea di cosa fare e soprattutto dove andare. Così decisi di cercare mio fratello all'interno della scuola per chiedergli dove sarei dovuta andare. Stavo camminando per un corridoio con lo sguardo rivolto ai lati, verso gli armadietti, quando mi imbattei in una persona. Appena alzai lo sguardo mi sciolsi. Erano quei stupendi occhi azzurri che avevo visto all'aeroporto all'inizio dell'estate.
"Cazzo guarda dove vai, stai più attenta. Non hai visto che mi hai fatto cadere tutto lo zaino porca miseria? E ora sono anche in ritardo" mi disse aerabbiato, intento a raccogliere quello gli avevo fatto cadere.
"Perdonami, non l'ho fatto apposta. Non ti avevo visto e tanto per la cronaca non sei l'unico ad essere in ritardo" dissi quasi urlando per l'arrabbiatura. Non mi interessava chi fosse, non aveva nessun diritto di parlarmi in questo modo.
"Ehy tu sei quella dell'aeroporto! Chiara giusto? Come mai da queste parti?" Disse appena alzò lo sguardo per vedere chi fossi. Questi suoi cambiamenti di umore stavano già iniziando a farmi girare la testa.
"Secondo te cosa posso fare in una scuola?" Dissi ironicamente.
"Ah già che deficente, scusa" disse ridendo "hai bisogno di un aiuto per trovare la classe? Mi sembri un po' disorientata" disse diventando serio improvvisamente.
"Si saresti molto gentile...non ho la minima idea di dove sia la mia classe" dissi arrossendo.
Mentre mi stava accompagnando in classe per la prima ora ci sedemmo a parlare su uno scaffale. Essendo troppo alto per me mi prese in braccio e mi fece sedere, come in quei film romantici che fanno piangere e battere forte il cuore. Mentre eravamo seduti parlammo del più e del meno, della mia vita a Milano, della sua vita qua a Miami, dei miei genitori, di mio fratello, ma quando toccai l'argomento dei suoi genitori mi guardo di sbieco e cambiò argomento. Non capii ma decisi di lasciar perdere.
Senza accorgercene passarono le prime due ore. Così decidemmo di stare insieme fino all'intervallo (alla terza ora) e così continuammo a conoscerci.
Arrivata l'intervallo entrammo nelle rispettive classi salutandoci con un bacio sulla guancia. Appena prima di entrare nella mia classe lo vidi parlare con due ragazze di cui una lo sbranava con gli occhi e l'altra si stava avvicinando per strusciarsi addosso a lui. Mi sentii tradita anche se non ne avevo il motivo tanto meno il diritto. Magari quella poteva essere la sua ragazza anche se non penso, ma in qualunque caso non mi sembrava giusto che delle ragazze si comportassero da troie a scuola. A Milano ce ne erano di troie ma a scuola non facevano nulla di tutto questo. Appena prima che entrassi nella mia classe, Dylan mi rivolse uno sguardo e vedendo la delusione nel mio sguardo si staccò subito dalla ragazza e fece per venirmi incontro. Quando fu ad un passo da me mi disse:"Aspetta lascia che mi spieghi". Io gli misi una mano sul petto e, anche se avrei voluto restare attaccata a lui per sempre e saltargli addosso, gli risposi:"No non mi devi spiegare niente. Ci conosciamo appena, io non so se sei fidanzato o no e non mi riguarda. Non mi faccio gli affari degli altri"
Così dicendo me ne andai ed entrai in classe. Dopo essermi beccata il caziatone della prof di letteratura mi misi a sedere e "seguii" le lezioni. Non seguii praticamente niente. Avevo in mente solamente quegli occhi azzurri dispiaciutissimi per l'accaduto, la mia mano sul suo petto e soprattutto la scintilla che si era accessa nelle due ore precedenti. Ma mi decisi di evitarlo così da evitare che il mio passato bussasse nuovamente alla porta del mio cuore. Lui non era il ragazzo adatto a me perché se lo fosse stato non sarebbe successo quello che invece è successo. Mi avrebbe spezzato il cuore come Christian, il mio ex e non ero disposta ad accettarlo.
Lo ignorai per tutto il resto della giornata scolastica, nonostante lui mi rincorresse ovunque.
Quando tornai a casa mi sdraiai sul letto, distrutta.*SPAZIO AUTRICE*
Grazie per chiunque abbia etto questi primi capitoli. Spero vi piaccia e, questa volta, il capitolo mi sembra meglio del precedente. Spero che sia lo stesso che pensate voi
Ciauu♥
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L'amore rende tutto migliore
RomanceChiara è una ragazza timida, che ha paura di innamorarsi e di trovare il ragazzo sbagliato che la farà soffrire. Dylan è un ragazzo popolare, circondato da moltissime ragazze ma non ha mai trovato la ragazza giusta che gli faccia battere il cuore al...