La sera ero seduta sul divano e con il telecomando tra le mani. Stavo guardando, per la quattordicesima volta, The Office.
Ad un tratto il campanello suonò.
Sospirai, spegnendo la TV. Non aspettavo nessuno e il cielo era già scuro. Mia madre e Mike erano andati a cena fuori e Philipe era uscito con Luke.
Chi diamine può essere? Pensai.Mi alzai lentamente, sbuffando.
Dopo che aprii la porta rimasi immobile, senza parole.
Davanti a me c'era Drew.
Drew, che non vedevo né sentivo da più di due mesi. Aveva un aspetto orribile e qualche crosta sulle labbra.«Ciao, Billie» disse con un sorriso incerto. Era strano vederla di nuovo in casa mia. I suoi occhi erano sempre brillanti, ma c'era una stanchezza che non avevo mai visto prima.
«Ciao» risposi sorpresa. Non sapevo cosa dire.
«Posso entrare?»
Annuii, facendole segno di entrare. Chiusi la porta dietro di lei e ci dirigemmo verso il salotto. Sedette sul divano, accanto al posto dove avevo lasciato il telecomando. Io rimasi in piedi.
«Come stai?» domandai finalmente, cercando di rompere il ghiaccio.
«Non molto bene»
«Oh...»
«Come sta Eco?»
Rimasi perplessa da quella domanda. Ripensai ad Adam e ai due pugni che lui le aveva tirato in faccia.
«È un mese che non la sento. È ancora in ospedale. Ma io non... non mi importa più» risposi cercando di non far uscire le lacrime, fissando qualche punto.
«Mi dispiace tanto per quello che è successo. So che eravate particolarmente amiche» rispose con sincerità, con gli occhi lucidi, quasi sussurrando.
«Molto amiche, sì»Certo... come no.
«Ma perché sei qui?» continuai.
«Perché... volevo chiederti scusa» disse trattenendo il pianto. Quelle parole mi colpirono come un pugno nello stomaco. Drew non era mai stata una che chiedeva scusa facilmente. Scoppiò a piangere, coprendosi la faccia con le mani. Io mi sedetti accanto a lei, cercando di mantenere la calma.
«E... e volevo dirti che io ho implorato Adam, l'ho pregato di non farvi del male... di non fare del male a Eco! Volevo allontanarlo... sapevo che non mi faceva stare bene... ma forse è proprio questo che mi portava sempre più verso di lui... per questo motivo l'ho denunciato, 'sta mattina»
«Che- che hai fatto?» domandai incredula.
«L'ho denunciato alla polizia»Non potevo crederci.
«Oh mamma...» dissi mettendomi la mano sulla bocca.
«Io ti chiedo scusa. Ti prego Billie, perdonami»
«Io... sì, sì ti perdono. Ma tu prima devi perdonare me per quel che ti ho fatto», cioè farmi baciare da Adam il giorno del tuo compleanno quando ero ubriaca, contro la mia volontà, pensai.
«Non mi importa Bil. Non ho mai amato Adam veramente. Stavo con lui perché non volevo stare sola. Quando ho scoperto che aveva intenzione di spaventarvi e far del male a Eco... non sono riuscita più a sopportarlo»
«Ma tu non eri sola, Drew. Avevi me!»
«Sì, ma mi facevi incazzare, Bil! La tua vita era perfetta ed io ne ero gelosa»Ah! Questo è il colmo! La mia vita perfetta?
«Cosa? La mia vita fa schifo, Drew! E lo sai bene» dissi ridendo, ma dalla disperazione. Drew, poi, era molto più ricca di me.
«No, Bil! Insomma, tuo padre e tua madre erano amorevoli l'un con l'altra, mentre i miei litigano ogni minuto. Tuo fratello ti vuole bene e in casa tua c'è sempre stata questa energia che... mi faceva sentire accolta. Io ne ero gelosa. Ricordi quando tuo padre ci dava i gelati gratis, quando lavorava al bar del Mulino? O quando giocavamo insieme a Monopoly la sera e ridevamo come pazze, io, te e Zoe...»
«Sì, sì, certo che mi ricordo... ma è andato tutto a puttane, Drew. Ho scoperto che mia madre tradiva mio padre prima che morisse. E ora è tutto una merda. Zoe è a New York»
«E io ti ho lasciata sola in questa merda. E ho cominciato a odiarti... così tu hai trovato Eco»Dio, sentir pronunciare il suo nome mi fa venire il voltastomaco.
«E ora Eco si è allontanata da te, per colpa di Adam, di Jack e dei loro cazzo di debiti. E anche per colpa mia» continuò.
Io annuii guardando in basso.
«Sai che mi è venuta a parlare?» disse dopo un po' di silenzio, ed io allora la guardai.
«Chi?»
«Eco... mi aveva parlato, circa tre mesi fa»
«Ah. E... e che ti ha detto?»
«Una sera mi trovavo con Adam e i suoi amici fuori da un locale a Burford, aspettavamo Jack e sapevo che doveva venire anche Eco. Era pochi giorni dopo quella festa alla villa di Nicolas, dove ti avevo vista insieme a lei. Quando la vedo arrivare stranamente mi sorride e si avvicina a me, che avevo la schiena appoggiata ad una macchina parcheggiata. Mi offre una sigaretta e comincia a parlarmi, senza farsi sentire fagli altri. Mi dice: "Tu devi essere Drew", ed io rispondo di sì. Poi dice: "Sei una bella ragazza, perché stai con quel cesso di Adam?", ed io lì per lì mi innervosisco e le rispondo: "Fatti i cazzi tuoi. Chi sei per dirmi questo? Mia madre?". Lei ride e mi dice "Dai, ti prendevo in giro! Molla Adam e mettiti con uno che abbia valore quanto te... e che magari non ti picchia". Mi parlava tranquillamente, e anche se era una battuta quelle parole mi sono rimaste impresse nella mente, Billie. Io le dico, mezza incazzata: "Parla per te. Guarda con chi stai! Jack non è tanto diverso da Adam, è solo un po' più carino ma fa schifo uguale"... e lei sembra capire e mi risponde: "Allora molla Adam ed io mollo Jack". Non sapevo che cavolo dire e quindi ho solo annuito. Parliamo ancora per poco, il tempo di finire quella sigaretta, e prima di andare via, mentre la spegneva mi dice dal nulla: "E fai pace con Billie. Non merita tutto questo odio da parte tua. È una ragazza meravigliosa e hai fatto un errore a lasciarla andare così. Non voleva ferirti, non è stata colpa sua"... quindi io dico: "Come lo sai?", e lei risponde con: "Lo so e basta". E questa è stata la nostra conversazione. Se sono qui è anche grazie a lei. Se ho denunciato Adam è anche grazie a lei. Mi dispiace che sia in ospedale ora... avrei voluto ringraziarla»Io la fissavo parlare e all'improvviso uscì una lacrima. Be', Eco aveva letto il mio diario per cui sapeva della storia del litigio tra me e Drew. Mi schiarii la voce.
«E ora con i soldi?» domandai, per cambiare argomento. «Nicolas ci ha aiutate, un po' con i soldi della borsa di studio, un po' con quelli di Sam e sua madre. Anche io e Eco abbiamo contribuito... per quel che abbiamo potuto. Anche Andrew» continuai.
Mentre Eco era in ospedale, la famiglia di Nicolas e Andrew ci avevano aiutate a ricoprire tutti i debiti di Jack. Persino Kim mi diede alcuni soldi, all'insaputa di Eco. Quell'incubo era finito, finalmente.
«Non c'entri nulla, Bil, e nemmeno io. Nemmeno Eco, a dir la verità. Adam voleva solo mostrare il suo potere contro di lei, ed è sempre stato ossessivamente geloso di Jack. Stava con me, ma in fondo voleva Eco. Io lo sapevo, anche per questo Eco mi stava sulle palle... e quando vi ho "guardato male" quella sera alla festa, quando poi voi due siete andate via... io guardavo lei. Indicavo Eco e dicevo alle altre che era una troia»
«Mh...»Non so se le credevo realmente. Quante cose mi sono persa... quante cose ho interpretato male... quante cose non so... pensai.
«Ora è meglio che vada... spero che tutto ritorni più o meno come prima, Bil» disse asciugandosi le lacrime.
«Sì, certo. Puoi venire da me e possiamo parlare un po'»
«Mi piacerebbe molto Bil. Ti vedo cambiata»
«Cosa? Come?»
«Ti vedo più bella... piú tu. Merito di Eco, forse?»Accennai un sorriso e lei sospirò.
Fece per andare, ma io la fermai e la abbracciai forte. Scoppiò in un pianto liberatorio, macchiandomi la maglietta con il mascara sciolto per le lacrime.Ancora una volta Eco aveva sistemato qualcosa di rotto nella mia vita.
.

STAI LEGGENDO
Girl 2^ ~Billie Eilish~
Fanfiction~ 2^ parte di "Girl" ~ Tutti i segreti di Eco saranno finalmente svelati e Billie dovrà fare i conti con il suo passato. Il sogno di vivere libera a Parigi ancora persiste, ma sarà molto più difficile dover dire addio a Bil. Per chi si fosse ritrov...