Heaven in Hell

Capitolo 2

Capitolo revisionato

E lo so, tu sei come me, una mezza luna.

Ti nascondi, nascondi quella che sei agli altri,

mostri solo la tua luce, ma nessuno sa che

la vera te è nascosta nel buio, 

nella tua oscurità. 

Pov Selene

È passata circa un'oretta da quando abbiamo messo piede in questo posto e come previsto mi sto annoiando a morte ad ascoltare i discorsi degli amici di mia sorella. 

<<Zoe senti vado a prendere un drink al bancone e magari cerco di fare amicizia con qualcuno della mia età, te l'ho già detto quanto sono noiosi questi?>> mi avvicino al suo orecchio per evitare di farmi sentire dai diretti interessati. 

<<Sei tu che sei una palla al piede. E poi da quando in qua vuoi fare amicizia con "diciasettenni in piena crisi ormonale" ?>> mi sbeffeggia utilizzando le stesse parole che le ho detto qualche ora fa. 

<<In mia difesa non avevi specificato ci fossero ragazzi più grandi>> le faccio un occhiolino <<Adesso vado, chiamami quando vuoi tornare a casa>> la saluto e mi dirigo in uno dei tanti sgabelli vuoti che danno sul bancone. 

<<Ciao, vuoi ordinare qualcosa?>> chiede gentilmente una ragazza dai capelli color cioccolato che non ho ben capito da dove sia sbucata, ricambio il saluto e ordino un bloody mary. 

Rimango incollata sulla sedia per quelle che sembrano ore, la voglia di tornare a casa è tanta ma sono sicura Zoe mi seguirebbe e le rovinerei il divertimento. Perciò mi impongo di resistere e ordino qualcos'altro.

Sarò strana io ma non mi sono mai piaciuti questi posti dove droghe e guardoni girano come niente fosse, preferisco di gran lunga una cioccolata calda e un buon libro sul divano di casa. 

<<Serata pallosa?>> ad interrompere il dialogo con me stessa è la ragazza di prima, che mi osserva in attesa di risposta mentre pulisce dei bicchieri. 

<<Non immagini quanto! Persino le lezioni della mia prof di diritto sono più divertenti>> ridacchiamo e resto a chiacchierare un po' con lei. 

Ho scoperto che si chiama Emily, ha 22 anni e studia economia alla Nashville University, la sua famiglia non può permettersi di pagarle gli studi così in estate lavora in questo posto, mentre per l'inverno sta cercando qualcosa che sia vicino al college. 

Ci siamo scambiate i numeri e le ho promesso che se avessi trovato qualche annuncio lavorativo l'avrei avvisata. Sembra simpatica e soprattutto non se la tira, potremmo diventare ottime amiche. 

A un certo punto vedo avvinarsi a noi un ragazzo dall'aria preoccupata. <<Emily non immagini cos'è successo, devi venire subito!>> pronuncia timoroso mentre la moretta lo incita a parlare.

<<Josh ha alzato un po' troppo il gomito durante il suo turno e ha finito col vomitare addosso a un cliente che ora se ne sta andando insieme ai suoi amici senza pagare perchè il servizio ha "fatto schifo">> pronuncia tutto d'un fiato e così velocemente che per un minuto ho temuto potesse morire per mancanza d'ossigeno.