Capitolo 10

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Sei così. Ti lasci toccare solo da chi ha l'anima più in fiamme della tua. 

C. Bukowski 


Pov Selene

Il cinguettio degli uccellini mi sveglia, ho dormito come un ghiro stanotte. 

Cerco di girarmi dall'altro lato e noto di aver poggiato la testa su qualcosa di duro, e poi da quando il braccio di Trix è diventato così grande? 

Apro lentamente gli occhi e per poco mi affogo con la mia stessa saliva. Non posso crederci! Com'è finito quest'essere nella mia tenda e come ho fatto a non accorgermene?! 

Kevin è sdraiato affianco a me con addosso solo un paio di pantaloncini neri e siamo avvinghiati come due cozze. 

La mia testa è poggiata sul suo bicipite e le mie mani sono sul suo petto. Come se non bastasse con il braccio libero mi circonda il fianco. 

I nostri respiri si mischiano a causa della grande vicinanza. Ha un'espressione serena in volto, è strano non vederlo con la solita faccia corrucciata o quel ghigno fastidioso. 

 Provo a spostarmi cercando di non svegliarlo quando un mugolio infastidito fuoriesce dalla sua bocca.  <<Riesci a stare ferma almeno cinque minuti?>> chiede con voce roca estremamente sexy e gli occhi ancora chiusi. 

<<Dammi una spiegazione plausibile del perché sei qua. Subito>> pronuncio severa con voce impastata dal sonno. 

<<Chiedilo alla tua amichetta del cazzo che ha ben deciso di occupare la mia tenda>> dice spostandosi, permettendomi di allontanarmi. Maledizione dovevo aspettarmelo ci fosse lo zampino di quei due. 

<<Questo non ti dava il diritto di venire qua>>. 

<<Sarei dovuto rimanere fuori al gelo ragazzina?>> domanda inarcando un sopracciglio.  

<<Si magari era la volta buona che ti si congelava il cervello>> la mia ironia tagliente lo diverte. <<E poi non sembri un tipo che soffre il freddo>> indico il suo petto nudo. 

Ora capisco perché le ragazze gli muoiono dietro, che avesse un gran bel fisico l'avevo intuito ma quello che vedo... insomma wow. È ben diverso da come l'avevo immaginato, direi... più "consistente" ecco. 

<<Grazie al cazzo ti sei attaccata peggio delle cozze>> dice guardandomi con un sorrisetto sghembo. Arrossisco violentemente alle sue parole, non posso credere di averlo fatto veramente. 

<<Eri tu a tenermi per la vita bugiardo>> cerco di capire se sua sua è la verità o una menzogna. 

<<L'avrò fatto per distendere il braccio visto il poco spazio>> con tono indifferente liquida la questione e si infila la maglia privandomi della vista dei suoi addominali scolpiti.

<<Ora va via>> gli rivolgo un sorriso estremamente falso. <<Ciao>> continuo indicandogli "l'uscita". 

<<Puoi non rompermi i coglioni di prima mattina grazie>> si rimette a dormire come se nulla fosse. Questo ragazzo mi farà diventare pazza, prima o poi mi arresteranno per tentato omicidio ne sono certa. 

<<Kevin>> alzo la voce arrabbiata. In risposta mi afferra dal braccio e mi fa coricare <<Dormi e lasciami in pace>> proferisce girandosi dall'altro lato. 

Sbuffo contrariata e prendo il cellulare vedendo che sono solo le sette e trenta, che cavolo è prestissimo. 

Provo a dormire ma niente, mi stendo sul fianco trovandomi davanti le sue spalle enormi che si alzano e si abbassano in continuazione. 

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