Capitolo 9

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Messaggio da Stella:
Sei pronta? Io e Lucas saremo da te tra dieci minuti.

Messaggio a Stella:
Sì, ho appena finito di prepararmi. Mandatemi un messaggio quando arrivate.

Al bellissimo vestito azzurro che Indosserò stasera alla festa di Ethan, ho deciso di abbinarci un paio di tacchi a spillo di mia madre dello stesso colore.

È la prima volta che li indosso e non sono tanto sicura di essere in grado di camminarci su, ma mi piacciono veramente tanto.

Spero solo di non prendere una storta e slogarmi la caviglia.

Tra l'altro, con mia grande sorpresa, oltre a un'ampia collezione di scarpe mia madre aveva nell'armadio anche dei vestiti da sera davvero belli.

Non l'avrei mai detto, poiché non le ho mai visto nessuno di quei vestiti addosso.

Per l'occasione, oltre al mio solito make-up composto da mascara e correttore, ho truccato anche le labbra con una matita waterproof di una bella tonalità nude e un po' di lipgloss.

I capelli invece li ho arricciati con il ferro arricciacapelli e li ho lasciati sciolti sulla schiena in tutta loro lunghezza.

Ho sempre avuto i capelli lunghissimi, mio nonno mi aveva affibbiato il soprannome "Raperonzolo" proprio per questo motivo.

Da quando è morto ho smesso di tagliarli, limitandomi soltanto a spuntarli ogni sei mesi per manterli forti e sani.

Adesso mi arrivano praticamente al fondoschiena, e non li taglierei per nulla al mondo.

Ormai fanno parte di me.

Prendo la borsa griffata di Prada dal letto e ci infilo dentro le chiavi di casa, i trucchi e... questo cos'è? Uno spray al peperoncino?

È stata mia nonna a regalarmi questa borsa, mi ha raccontato di averla vista in una vetrina e di aver pensato che sarebbe stata benissimo abbinata al vestito, ed è corsa subito nel negozio a comprarmela.

Mi aveva anche detto di averci messo qualcosa all'interno che mi sarebbe potuto tornare utile, ma non pensavo che si riferisse a uno spray al peperoncino...

Quella donna non si smentisce mai.

«Alexandra, posso entrare?» chiede mio padre, bussando alla porta della camera con due colpi lievi.

«Certo, entra pure.»

«Io e tua madre stavamo discutendo su chi dei du-» lo guardo entrare nella stanza lasciando aperta la porta dietro di sé, per poi fermarsi davanti a me guardandomi attentamente con gli occhi che gli brillano e un enorme sorriso sulle labbra. «Sei bellissima, tesoro. Sei identica a tua madre quando aveva la tua età.»

«Grazie, papà.» rispondo timidamente, incrociando le mani dietro la schiena.

«Non sapevo che dovessi uscire questa sera in realtà, infatti ero venuto per chiederti a chi toccasse la scelta del film stavolta perché io e tua madre ce ne siamo completamente dimenticati.» si siede sulla sedia girevole nera sistemata di fronte alla scrivania.

Giusto, oggi è sabato, e come ogni weekend avremmo dovuto vedere un film tutti insieme.

Sono stata io a dare il via a questa tradizione.

Ormai sono tanti anni che la mandiamo avanti, e per la prima volta anche mia nonna stasera avrebbe dovuto prenderne parte.

«Mamma non te l'ha detto? Sono stata invitata a una festa di compleanno.»

«No, se ne sarà dimenticata.»

«Capisco, in ogni caso stasera toccherebbe a me scegliere il film.»

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