capitolo 3: un nuovo inizio

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Bleeding out- Imagine dragons

Continuando il loro cammino Ismene e la sua ancella ben presto si imbatterono nel tempio di
Apollo, circondato da vari alberi tra cui l' alloro sacro al dio e con un imponente statua posta innanzi al tempio completamente d'oro. Le alte colonne di marmo che sorreggevano la facciata frontale nella quale in bronzo erano intarsate scene di lotta, erano dotate di piccoli dettagli d'oro. All' entrata erano seduti due bambini intendi a giocare con dei pupazzi di stoffa, entrarono nel tempio altre colonne da un lato e dall' altro sorreggevano la struttura: Era un vero spettacolo architettonico, e in fondo al corridoio un'imponente statua di Apollo fatta con i materiali più preziosi si ergeva in tutto il suo splendore profumata dagli incensi e adornata di ghirlande d'alloro, ai piedi una donna piangeva, le lacrime le rigavano il volto pallido e stanco mentre teneva tra le braccia un bambino questo poteva avere 6 anni la pelle bianca e il corpicino rigido suggerivano che la sua anima fosse volata nell' Ade si poteva pure capire le cause della sua morte prematura avendo il corpo ricoperto da varie macchie rosse. "Povero piccolino spero soltanto che non ci sia una nuova epidemia" pensò Ismene restò lì qualche secondo ad osservare la scena poi si girò verso l'ancella e le chiese:

« secondo te dovrei avvisare Creonte di questa possibile malattia?»

«beh io ti suggerirei di non agire troppo d'anticipo però è bene capire se Tebe è in pericolo oppure no»

«disturbare quella donna sembrerebbe scortese però abbiamo bisogno di certezze»
così la principessa cautamente si avvicinò alla donna le appoggiò una mano sulla spalla e le sussurrò :

«mi dispiace... Mi dispiace tantissimo per il tuo bambino»
«Mi avevano detto che se venivo qui riuscivo a salvarlo ma è morto durante il tragitto nella mia città è scoppiata una tremenda epidemia e ho paura che anche gli altri miei due figli non possano farcela» disse singhiozzando la donna, poi Ismene venne a scoprire che veniva da Corinto e che il re di quella città aveva scritto a suo zio per chiedere aiuto e supporto.
«hai un posto dove stare?» chiese l' ancella

«no, né io né i miei figli, vi prego di ospitarmi anche solo per una notte e poi ripartirò»
«l' ospite è sacro, sei la benvenuta a palazzo, il tuo dolore è anche il mio, dirò allo zio di affrettare i tempi e portare soccorso a Corinto»

così dopo aver dato degna sepoltura al bambino le tre donne e i due bambini che erano seduti davanti al tempio si incamminarono e ripercorsero le vie di Tebe fino ad arrivare a palazzo, dove all' ingresso notarono Creonte che parlava con un giovane che fino ad allora Ismene non aveva mai visto, lo zio poi si voltò verso di loro e fece segno all' ancella di portare dentro la donna, successivamente presentò Ismene al giovane
«Dimitris» disse il ragazzo stringendole la mano
Lei stupita rispose:
« Ismene ... La principessa Ismene»
«Piacere principessa Ismene» lo zio spiegò che Dimitris era uno degli amici di Eteocle e che dopo aver vinto una competizione olimpica era andato a chiedere la mano della fanciulla. Ismene sorrise e poi si congedò con la scusa di aver lasciato l'ospite da sola.

«Ci mancava solo il matrimonio» disse. La sua balia che l' aveva sentita rispose ridendo:

« su Ismene è un bel giovanotto alto moro dagli occhi nocciola sarà un semidio o qualcosa del genere per avere tale bellezza»

Ismene senza voltarsi aggiunse:

« sì bello però il matrimonio significa sottomissione poi dovrò stare chiusa in casa vedrò la luce del sole solo in poche occasioni, e poi non mi sembra uno sveglio »

« Ismene! Non dire così del tuo futuro marito sono sicura che è un uomo di cultura»

«beh se lo dici te»

nel frattempo raggiunse la donna del tempio che era seduta in un angolo con i suoi due bambini sulle ginocchia, ora che era lavata e vestita con nuovi abiti aveva tutt' altra aura: un' aura materna che dagli occhi smeraldo sprizzava amore e dolcezza, quando fu tutto pronto cenarono, e in quel momento Ismene scoprì il nome della donna: Eirene si chiamava, viveva a Corinto ed era vedova di un mercante aveva perso il suo primogenito a causa della malattia, durante il viaggio verso Tebe aveva rischiato più volte di essere aggredita dai barbari ma per fortuna è stata aiutata da dei passanti. Alla fine della cena Ismene si recò nella sua stanza si sdraiò sul letto chiuse gli occhi... E sì sentì sprofondare nell' abisso. Iniziò a tremare e sudare nella sua mente si ripetevano le immagini di orrore e morte dei suoi fratelli e della sorella impiccata, e una voce continuava a ripetergli :

"non sei riuscita a salvarli come puoi pensare che la situazione andrà meglio? Ti stai creando un circolo vizioso mettendoti in ridicolo con queste tue idee moraliste ora lasciati andare, ormai è troppo tardi ... ORMAI È TROPPO TARDI... ORMAI È TROPPO TARDI!!!"

e cadde nel vuoto. Si svegliò di soprassalto con il cuore in gola e sudata e con il corpo tremante, nella sua mente ancora scorrevano quelle immagini brutali e tra sé e sé pensò:

"no io non ce la potrò mai fare la voce ha ragione troppe cose insieme l' oracolo e quell' anziana signora, Eirene e Corinto che sono in pericolo, il matrimonio e infine quello stupido piano a cui ancora non ho pensato, la voce ha ragione è e troppo tardi sono solo un fallimento e poi se anche voglio mettere in atto qualcosa lo zio mi scoprirà"

e scoppiò a piangere le lacrime scendevano copiose e tra di queste Hypnos la accolse e la cullò facendogli trovare la pace anche solo momentanea, è bruttissimo essere così giovani e sentirsi il modo crollare addosso, avere a che fare con persone dalla doppia faccia e sopportare il peso di una maledizione che ti ha portato via l' intera famiglia.





💛

Salve a tutti come va? Innanzitutto scusate il mega ritardo ma sono stata in blocco dello scrittore per un bel po' e stavo rivalutando l'idea di andare avanti con la storia mi dispiace tantissimo di avervi fatto aspettare così tanto 🥺 però se siete giunti fino a qui vi ringrazio tantissimo per il supporto e l' amore che state dando a questa storia ❤️❤️🫶🏻.

Passando ai nostri personaggi sì oggi abbiamo conosciuto Dimitris e Eirene che però né nell' Antigone né nei sette contro Tebe tantomeno nell' Edipo re/ a Colono vengono citati perché sono frutto della mia fantasia (come tutta la storia d'altronde) spero che non ci dispiaccia però saranno loro lo slancio verso il cuore della storia, non mi trattengo oltre ancora grazie mille e ciaooooo ❤️❤️❤️❤️

PS: TENETEVI PRONTI PERCHÉ ORA INIZIA LA VERA TRAGEDIA...

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