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Awed's pov

Sta mattina mi sono svegliato ancora più presto del solito, e non ho dormito molto bene, ho ancora in mente il profumo della maglietta di Dadda, ieri quando sono tornato a casa per un attimo ho anche pensato di evitare di fare la doccia, così da restare ancora un po' impregnato del suo odore, ma alla fine ho lasciato perdere, c'era troppo caldo.

Oggi non avevo molto da fare, ho registrato qualche video nuovo su "Io e la mia ossessione" e poi mi sono ributtato a letto, pessima decisione, mi ritrovo a pensare a Dadda e a quanto vorrei poterlo avere sempre vicino a me e non solo come amico.

Avrei veramente bisogno di parlare a qualcuno di questa cosa, vorrei farlo con Richi, ma ho paura di come potrebbe reagire, dentro di me so che lui in ogni caso mi vorrebbe bene ma in questo momento non riesco a pensare razionalmente.

A un certo punto decido di chiedere a Dadda di uscire sta sera e andare in disco, alla fine siamo amici no? Non c'è nulla di male.

Lo chiamo e lui dopo neanche tre squilli risponde. "Oi Simo dimmi" sorrido sentendo il suono della sua voce "Ei Dadda, stavo pensando ti andrebbe sta sera di andare in discoteca? Mi annoio a casa e non ho nulla da fare" "Si per me va bene, finisco di registrare con Riccardo verso le 18:00, ti passo a prendere per le 22:30?" "Sì perfetto, non ci sono problemi" "Ok, allora a dopo"  "a dopo." Mi si stampa un sorriso stupido in faccia, che si spegne realizzando che non ho nulla da mettermi, apro l'armadio e cerco qualcosa di almeno presentabile.

Alla fine scelgo dei pantaloncini di jeans e una camicia e metto anche una collana d'oro per dare quel tocco di eleganza. Mi spruzzo anche il profumo cosa che faccio di solito solo quando ci sono gli spettacoli a teatro.

Alle 19:00 sono già pronto, e non sapendo cosa fare prendo il computer e mi metto a guardare una serie tv mentre sgranocchio qualcosa da mangiare.

Quando finalmente Dadda mi manda un messaggio dicendomi di essere sotto, il mio cuore perde un battito e mi precipito subito fuori dalla porta.

Dadda's pov

Quando Simone mi ha chiesto di uscire, ho iniziato a sorridere come un cretino, tanto che Riccardo ha iniziato a fare le sue solite battutine sul fatto che mi fossi trovato la fidanzata e cose del genere.

Io vorrei solo capire perché mi fa questo effetto, lo conosco da anni ma non ho mai neanche lontanamente avuto una reazione del genere a un suo messaggio o chiamata, domani ne parlerò con Richi, ho assolutamente bisogno di un suo consiglio.

Quando vedo Simone uscire dal portone di casa per un attimo mi si blocca il respiro, è bellissimo vestito così, mi sento arrossire, per fortuna che la macchina è quasi al buio se no mi sarei dovuto inventare una scusa per giustificare il mio rossore più che evidente.

-Ciao, pronto per la serata-

-Prontissimo, a casa nuova ancora non ci sono neanche i mobili e per quanto mi piaccia starci è una noia per il momento-

-Vabbè ma tu lo sai che se vuoi passare del tempo puoi anche venire da me, tanto ci siamo sempre io e Richi- lui non dice nulla, ma qualcosa dentro di me mi dice ha sorriso a quella frase, e questo mi provoca le farfalle nello stomaco.

Ma che cazzo, non sono così, che mi sta succedendo?

Arriviamo e parcheggiamo. Subito appena entrati un odore nauseabondo di sudore e alcol mi invade le narici, odio la puzza che fanno le discoteche, ma non mi stancherò mai di andarci per passare una serata, mi diverto troppo.

-Andiamo prendere da bere?- Mi chiede Simo praticamente urlandomi in un orecchio

-Si andiamo- Arrivati al bancone Simone ordina qualcosa ma io non ci faccio troppo caso, sono troppo impegnato a guardarmi intorno alla ricerca di qualche ragazza che potrebbe piacermi, dopo le sensazioni che ho provato per Simo ho bisogno di capire che erano sbagliate e che mi sono solo confuso io, e per dimostrarlo devo assolutamente trovare qualcuna che mi faccia provare le stesse cose.

Mi allontano un po' dal bancone lasciando Simo che ancora beveva, mi giro un po' intorno, la discoteca non è grande quindi non ci metto molto a fare il giro, ma alla fine mi arrendo, nessuna ragazza mi interessa, e l'unica che potenzialmente mi sarebbe potuta piacere stava già baciando un'altro uomo.

Rassegnato torno al bancone dal mio migliore amico, che però stranamente non è più lì, lo inizio a cercare, fortemente convinto che abbia trovato qualcuno con cui passare la serata e non so perché ma l'immagine di lui a letto con una ragazza mi provoca un senso di rabbia fastidiosissimo. Quell'immagine però scompare nell'esatto istante in cui lo vedo semi sdraiato su uno dei divanetti palesemente ubriaco.

Mi avvicino a lui con l'intento di riportarlo a casa. Lo tiro per un braccio per farlo alzare ma lui perde l'equilibrio buttandosi addosso a me e lasciando che io reggessi tutto il suo peso. Il suo volto era nell'incavo del mio collo e il suo respiro mi faceva il solletico, provocandomi la pelle d'oca oltre che quelle stra maledette farfalle sullo stomaco.

-Simo, andiamo riprenditi ti porto a casa-

-Dadda...-

-Cosa?-

-Hai un buon profumo- avvampo sentendo quelle frasi uscire dalla sua bocca, ma non gli do importanza, alla fine domani tanto non ricorderà nulla di quello che è successo.

Non so come ma alla fine riesco a trasportarlo fino alla macchina e riportalo a casa

La luna è bella vero? // dadda x awedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora