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Dadda's pov

Rimanemmo a letto per qualche ora, Simo dopo l'attacco di panico era sfinito, ed era crollato di nuovo, con la testa appoggiata sul mio petto.

Di tanto in tanto qualche piccolo singhiozzo lo scuoteva ancora ma appena gli passavo una mano tra i capelli si tranquillizzava immediatamente.

Avevo deciso che oggi lo avrei portato al cinema, avevo già preso i biglietti online durante le mattinate mentre lui dormiva. Mi ricordo che qualche giorno fa mi aveva detto che voleva andare a vedere un film horror, e dopo la nottata che aveva avuto volevo fargli passare il tempo e distrarlo.

-Dai, Simo, svegliati- dico, cercando di mantenere un tono allegro. Gli do una leggera scossa sulla spalla. Non voglio essere troppo brusco, ma ho un piano in mente e non posso aspettare oltre.

-Mmmh... cinque minuti ancora...- borbotta lui, tirandosi la coperta fino al mento.

È così adorabile quando fa così, ma oggi ho deciso che non posso lasciarlo dormire.

-Cinque minuti non esistono. È già tardi e voglio portarti al cinema. C'è un film horror che vorrei davvero vedere, e ho bisogno che tu sia sveglio e pronto per divertici- dico, cercando di convincerlo.

Simo apre un occhio, guardandomi con quella sua espressione tra il sonno e la curiosità.

-Cinema? Oggi?- chiede, la voce ancora impastata.

-Esatto. Ho già comprato i biglietti. Andiamo a vedere quel film che volevi tanto vedere. Non puoi perderlo- Gli faccio un sorriso che spero sia contagioso.

-Ok, ok, mi alzo...- alla fine si arrende, sollevandosi lentamente sul letto.

Lo guardo mentre si stropiccia gli occhi, e non posso fare a meno di pensare a quanto sia bello anche nei momenti più disordinati. Scendo dal letto, lasciando che lui si prepari.

Vado in cucina e inizio a preparargli una tazza di latte e cacao, so che nonostante il caldo è una tra le sue colazioni preferite

Mentre aspetto che il latte si riscaldi sento i suoi passi dietro di me. Sorrido mentre gli porgo la tazza.

-Grazie, Dadda. Sei il migliore-

-Lo so- rispondo con un tono giocoso, ma la verità è che il suo apprezzamento mi riempie il cuore.

Dopo aver bevuto il latte e sistemato qualche altra cosa, Simo si veste e si sistema. È un momento semplice, ma per me ogni gesto è speciale.

Finalmente, siamo pronti.

-Pronto per il cinema?- chiedo, mentre lui si avvicina alla porta.

-Pronto- risponde, con un sorriso che illumina il suo viso.

Vorrei chiedergli come sta dopo ieri, ma in questo momento è così tranquillo che ho paura di dire una qualsiasi frase sbagliata e scatenare dentro di lui qualcosa di brutto.

Uscendo di casa, sento l'eccitazione crescere dentro di me. La giornata è bella e il sole splende.

Controllo che ho tutto: portafoglio, chiavi, e ovviamente, i biglietti del cinema, che avevo stampato mentre Simone si preparava

-Dove hai parcheggiato?- chiede Simo mentre mi segue.

-Ma eri con me quando abbiamo parcheggiato, come fai a non ricordarlo? Comunque proprio qui, dietro l'angolo- dico, dirigendomi verso la macchina.

Mentre camminiamo, mi giro a guardarlo, è incredibile come prima di conoscere lui non pensavo di poter amare così tanto qualcuno.

-Allacciati le cinture, Simo. Stiamo per partire e non ho intenzione di essere fermato dalla polizia- gli dico, mentre salgo al volante.

La luna è bella vero? // dadda x awedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora