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Awed's pov

-Cosa ne pensi dell'idea di... vivere insieme?-
Il mio cuore fece un balzo. Non me l'aspettavo. Era una domanda che non avrei mai pensato di sentire quella sera, ma ora che era stata pronunciata, sembrava così giusta.

-Viv... vivere insieme?- ripetei, cercando di assorbire il significato delle sue parole.

-Sì, ho pensato che sarebbe bello, e poi in un certo senso lo facciamo già, quindi...- rispose lui, guardandomi negli occhi.

Le parole mi si bloccavano in gola. La verità era che sognavo di condividere la mia vita con lui. Ma c'era anche una paura sottile.

-Dadda, non so... È un grande passo. Per ora non l'abbiamo fatto come una cosa seria. E se le cose non funzionassero?- chiesi, cercando di mascherare l'ansia nella mia voce.

Lui si avvicinò, le sue mani cercarono le mie.

-Simo, so che è una grande decisione. Ma voglio affrontarla insieme a te. Non voglio che la paura ci fermi. Ovviamente potremo stare a casa tua, e più spaziosa altre al fatto che l'hai appena comprata-

La verità era che non riuscivo a immaginare la mia vita senza di lui. La sua presenza era diventata essenziale, come l'aria che respiravo.

-Io voglio, Dadda- dissi finalmente, con un sorriso che si allargava sul mio viso. Dadda sorrise, una luce di felicità nei suoi occhi che mi riempì di calore.

-Davvero?- chiese, quasi incredulo.

-Certo. Non posso immaginare di farlo con qualcun altro.-

-Sono l'uomo più felice del mondo- rispose lui, la gioia palpabile nella sua voce.

-Però non andiamo a casa mia. O meglio si, ma è una sistemazione temporanea, voglio che troviamo qualcosa insieme, una casa nostra. Magari con un giardino, in modo che se un giorno avremo dei bambini possono giocare tranquillamente lì. E se la troviamo pure con una veranda dove tu puoi prendere il caffè la mattina- Mentre parlavo, non potevo fare a meno di sorridere.

La mia mente si riempì di immagini di noi due che arredavamo il nostro spazio, decoriamo le pareti e soprattutto montiamo dei piccoli lettini per i nostri figli. Il mio sogno era riuscire ad avere una famiglia con Dadda.

-E magari un angolo lettura dove puoi leggere le storie della buonanotte ai nostri futuri bambini- aggiunsi immaginando un piccolo divano

-Mi piace. E se lo troviamo anche un posto dove cucinare insieme. Potremmo provare ricette nuove e... beh, potremo anche fare nuovi contenuti su youtube.- rispose Dadda, il suo entusiasmo contagioso.

Ridevamo entrambi, e in quel momento, sentii che avevamo già iniziato a costruire qualcosa di speciale. Non era solo un luogo in cui vivere; era l'inizio di una vita insieme.

-Hai già pensato a dove vorremmo andare?- chiesi mentre cercavo di mantenere il discorso leggero, ma dentro di me sentivo il peso della decisione che stavamo per prendere.

-In realtà no, pensavo che saremo rimasti sempre da te- ammise Dadda

-Voglio che questa casa la scegliamo insieme, niente cose fatte all'improvviso, prima di comprarla dobbiamo esserne sicuri-

-Mi sembra giusto- disse, annuendo.

Dadda si sporse in avanti, e i suoi occhi brillavano di una luce particolare, quella che solo lui sapeva dare.

-E voglio che tu sappia che non importa cosa accadrà, io ci sarò. Anche nei momenti difficili, voglio affrontarli insieme. Non voglio che la paura ci separi.-

La luna è bella vero? // dadda x awedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora