PARTE 8: IMPULSI

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Quella mattina, Carlotta arrivò sorridente come al solito davanti alla porta di casa dove prestava servizio. Ad aprirle la porta fu Emanuele, abbigliato col solito grembiule, una maglietta a maniche corte e le pantofole, senza nulla che coprisse ciò che c'era dalla vita fino alle caviglie. lui la salutò con un bacio sulla bocca che la ragazza ricambiò con gioia. Entrata in casa, salutò le sue sorelle, Stefania e Clara, intente a finire la colazione. Come si consueto, la ragazza andò nello sgabuzzino per cambiarsi e tornare abbigliata come il suo fidanzato.

I segni dei giorni trascorsi sotto le attenzioni di Stefania si potevano vedere riflessi sulle natiche scoperte della ragazza. Sorprendentemente meglio conciate da come ci si aspettasse, presentavano un paio di piccoli lividi e tre segni rossi sbiaditi. 

Quella mattina però, a notare questi particolari furono solo Stefania ed Emanuele. La donna diede uno sguardo mentre terminava la colazione e accennando un sorriso, pregustò il momento in cui le avrebbe fatte ardere grazie alle sue mani e alla cintura che provocava quegli schiocchi che tanto le piaceva sentire. Emanuele invece volle sincerarsi delle condizioni della sua ragazza e che quell'esperinza non fosse troppo per lei. Ma notando il buonumore ed il buono stato di Carlotta, si tranquillizzò, pensando a come ormai quella situazione così assurda fosse diventata la normalità.

Clara, sorseggiando il caffè con più lentezza del solito. Seguì con lo sguardo il solo Emenuele, soprattutto quando Carlotta fece il suo ingresso cambiata per prestare servizio in casa sua. Lo vide posare gli occhi sul fondoschiena della ragazza e cercò di captare eventuali strani movimenti fisiologici in lui. 

Quella notte fece fatica ad addormentarsi, continuava ad avere in testa l'immagine del ragazzo con quel rigonfiamento sotto al grembiule, l'evidente eccitazione che provava nel vedere le nudità della ragazza e probabilmente nel vederla in quella particolare circostanza, forse. Ma ciò che le impedì di dormire fu il pensiero che quel ragazzo ora le appariva per quello che era: un bel ragazzo,  totalmente assoggettato al suo volere. Eppure, da quando aveva fatto il suo ritorno in quella casa ed essersi sottomesso agli accordi imposti, lo aveva avuto molto spesso tra le sue grinfie. Aveva passato molte sere tenendoselo sulle ginocchia, sculacciandolo fino a non sentirsi più le braccia, eppure non lo aveva mai “sentito”. Tanto meno aveva mai pensato a lui se non come ad un suo maggiordomo personale, di certo non con intenti sessuali. L'episodio avvenuto la mattina precedente, però le aveva risvegliato qualcosa. Ora notava le sue spalle larghe, le braccia muscolose, il torace ampio… e quello che aveva visto. Poggiò la tazzina prima che un fremito le attraversasse tutto il corpo. Si accese una sigaretta per rilassarsi e fare mente locale sul come affrontare la mattinata. Quasi le avesse letto nel pensiero, Stefania le annunciò i suoi programmi. 

“Questa mattina farò riordinare la cantinetta.” disse accendendo anch'essa una sigaretta. “Se ne occuperà Carlotta, ed io scenderò giù con lei per assicurarmi che faccia un buon lavoro.”

Carlotta accennò un sorriso pensando alla cantinetta dove lei e Stefania avevano passato moltissime serate all'oscuro di Emanuele.

Clara annui inspirando una grossa boccata di tabacco. Buttò poi fuori il fumo insieme ad una frase che non pensò realmente di dire ad alta voce. “Io e Emanuele saliremo in mansarda, invece.”

Ovviamente Stefania non sospettava nulla e non colse il lieve imbarazzo della sorella, preoccupata di destare sospetti.

“Ottima idea. È da un bel po' che non viene riordinata.” fu il laconico commento della sorella maggiore.

Clara spense la sigaretta ancora a metà e si alzò per andare in bagno, mentre i due ragazzi terminavano di sparecchiare e Stefania si recava nella sua camera.

Dopo aver riordinato la cucina, i due ragazzi ebbero un momento per parlare tra loro.

“Amore, oggi staremo separati per un po'.” disse la ragazza con dolcezza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 20 ⏰

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Spanking Tales: L'ereditá delle zieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora