"niente di speciale"

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Quella sera, Marc e io arrivammo alla festa. La villa era elegante, e l'atmosfera era vivace, con musica alta e luci colorate che danzavano sui volti delle persone. All'inizio, sembrava che potesse essere una serata divertente, ma le cose presero una piega inaspettata.
Marc era affettuoso all'inizio, ma ben presto cominciò a comportarsi in modo diverso. Lo vidi interagire con altre ragazze in modo eccessivamente amichevole, e quando non era con me, sembrava che non mi notasse affatto. Questo comportamento mi metteva a disagio, ma cercai di non farlo notare.
Verso metà serata, il clima cambiò drasticamente. Marc, visibilmente ubriaco, cominciò a diventare il centro dell'attenzione. Quando passò accanto a me, mi afferrò il braccio con forza. "Guarda un po', Gaia! Chi credevi di essere? La mia ragazza o cosa?"
Mi sentii stringere il cuore, le sue parole erano come coltelli. "Marc, per favore, lasciami in pace," dissi cercando di mantenere la calma.
"Perché dovrei?" rispose lui, ridendo in modo sguaiato. "Siamo qui per divertirci, no? E tu sembri solo un po'... noiosa."
Quando cercai di allontanarmi, Marc mi seguì, e la situazione peggiorò ulteriormente. Iniziò a fare commenti offensivi sul mio aspetto e sul mio comportamento, attirando l'attenzione di tutti. Mi sentii umiliata e vulnerabile.
La festa divenne sempre più sgradevole. Marc non solo continuava a comportarsi in modo inappropriato, ma iniziò anche a ridicolizzare le persone intorno a lui, creando un'atmosfera pesante e sgradevole. Le sue parole iniziarono a diventare veramente sgarbate. "Guardate un po', la nostra Gaia si crede tanto per bene, ma non è niente di speciale!" esclamò, ridendo con una risata sguaiata.
Le sue parole mi ferirono profondamente. Sentii le lacrime salire agli occhi e decisi che non potevo più sopportare. Con un profondo senso di delusione e rabbia, mi allontanai dalla festa e tornai verso l'uscita della villa.
Mentre camminavo, sentii qualcuno dietro di me. Era Hector, che era venuto a cercarmi dopo aver saputo cosa era successo. "Gaia, stai bene?" chiese con preoccupazione, vedendo le lacrime nei miei occhi.
"Non proprio," risposi con la voce rotta. "Marc si è comportato di merda. Non posso credere che sia davvero così."
Hector mi prese delicatamente per il braccio e mi guidò lontano dalla villa. "Non dovresti permettere a qualcuno di trattarti così. Hai fatto bene a andartene."
Camminammo insieme fino al lago, lontano dal caos della festa. Hector mi offrì il suo fazzoletto e mi aiutò a calmarmi. "Mi dispiace tanto, Gaia. Avevo visto che Marc non era la persona migliore, ma non pensavo fosse così terribile."
"Sì, anch'io pensavo lo stesso," dissi, asciugandomi le lacrime. "Ma adesso mi rendo conto che avevi ragione."
Hector mi abbracciò, cercando di farmi sentire al sicuro. "Ti meriti qualcuno che ti rispetti e che ti tratti con gentilezza. Non devi mai accontentarti di meno."
Mi sentii sollevata e confortata dalla sua presenza. "Grazie, Hector. Sei un vero amico."
Passammo il resto della serata chiacchierando e rilassandoci vicino al lago, lontani dalle luci e dalla musica della festa. Era una serata che non avrei mai dimenticato, ma grazie al sostegno di Hector, riuscì a vedere le cose con maggiore chiarezza. Sapevo che, nonostante le difficoltà, avevo qualcuno su cui poter contare veramente.

Nonostante tutto (Héctor Fort)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora