Il giorno successivo era il giorno della partita che era molto importante. Io mi sedetti sugli spalti, nervosa ma entusiasta. Gli eventi degli ultimi giorni erano ancora freschi nella mia mente.
La partita iniziò e Hector era in splendida forma. Sembrava avere un'energia e una determinazione straordinarie. Il primo tempo si concluse senza reti, ma nel secondo tempo, Hector trovò la sua occasione. Ricevette un passaggio perfetto, dribblò un paio di avversari e tirò con forza, mandando il pallone in rete.
La folla esplose in un fragoroso applauso e Hector, invece di festeggiare con i suoi compagni di squadra, corse verso gli spalti. I nostri occhi si incontrarono e lui, con un gesto teatrale, indicò me, dedicandomi il gol. Il mio cuore batté all'impazzata e sentii le guance arrossarsi.
Hector saltò le barriere e mi raggiunse sugli spalti. Senza esitazione, mi prese tra le braccia e mi baciò appassionatamente. Sentii il mondo intorno a noi scomparire mentre ci immergevamo in quel bacio. La folla intorno a noi applaudì e fischiò, rendendo quel momento ancora più speciale.
Quando ci separammo, ero senza fiato e i miei occhi cercarono i suoi. "Hector, io ci tengo a te... più di quanto riesca a dire," confessai, sentendo il cuore battere all'impazzata.
Lui sorrise dolcemente e mi accarezzò il viso con delicatezza. "Anche io ci tengo a te, più di quanto possa esprimere con le parole," rispose, guardandomi intensamente. "Questo gol era per te, per noi."
Gli applausi e le urla della folla ci riportarono alla realtà. Hector mi strinse in un abbraccio e con un sorriso, tornò in campo per concludere la partita.
La squadra, rinvigorita dal gol e dall'energia di Hector, giocò con una determinazione rinnovata. Pochi minuti dopo, un altro giocatore segnò il secondo gol, assicurando così la vittoria alla squadra locale. Il fischio finale sancì la vittoria e il campo si riempì di gioia ed euforia.
Hector tornò da me, visibilmente felice e stanco. "Sei stata il mio portafortuna," disse scherzando, mentre ci incamminavamo verso l'uscita dello stadio, mano nella mano. La notte era appena iniziata e la città era viva di festeggiamenti per la vittoria.
Quella sera, sotto il cielo stellato, sentii che nulla poteva separarci. I dubbi e le paure che avevo avuto nei giorni precedenti sembravano lontani e irrilevanti. Sapevo che, qualunque cosa fosse accaduta, l'amore che provavamo l'uno per l'altra ci avrebbe sempre guidati e sostenuti.
Camminammo insieme per le strade della città, illuminate dai lampioni e animate dai cori dei tifosi. Hector mi guidò con sicurezza verso casa sua, senza mai lasciare la mia mano. Sentivo l'adrenalina ancora pulsare nelle vene, ma ora c'era anche una nuova eccitazione nell'aria.
Arrivati a casa sua, Hector aprì la porta e mi fece entrare. La casa era accogliente e calda, con arredi semplici ma curati. Ci dirigemmo verso il soggiorno, dove ci sedemmo sul divano. Lui si voltò verso di me
le sue mani si posarono delicatamente sulle mie guance e i suoi occhi brillarono di una passione che non avevo mai visto prima. Mi baciò, inizialmente con dolcezza, poi con crescente intensità. Le sue labbra erano calde e morbide, e ogni tocco, ogni carezza era un'esplosione di sensazioni. Ci alzammo, ancora abbracciati, e lentamente ci dirigemmo verso la sua camera da letto. La stanza era illuminata solo dalla luce soffusa di una lampada, creando un'atmosfera intima e avvolgente. Hector chiuse la porta dietro di noi e mi guardò per un istante, come per assicurarsi ancora una volta che tutto fosse a posto. Sorrisi per rassicurarlo e lo tirai verso di me. Le sue mani iniziarono a esplorare il mio corpo con delicatezza, passando dai capelli, lungo il collo e fino ai fianchi. Sentivo la sua pelle calda sotto le dita mentre gli sfilavo la maglietta, rivelando il suo torso scolpito. Hector mi prese per la vita e mi sollevò leggermente, facendomi sentire leggera come una piuma, e mi appoggiò sul letto.
Il suo respiro era profondo e affannato mentre si chinava su di me, i suoi baci si facevano sempre più intensi e affamati.
Ogni movimento, ogni tocco era carico di desiderio. Le sue mani si muovevano con sicurezza, liberandomi dei vestiti con una grazia che mi fece tremare. Quando finalmente fummo entrambi liberi dagli abiti, Hector mi guardò con un'intensità che mi fece sentire completamente vulnerabile e al tempo stesso immensamente desiderata. Si avvicinò e il suo corpo si premette contro il mio, generando un'ondata di calore che ci avvolse entrambi.
Facemmo l'amore con una passione e una tenerezza che sembravano sconfinare il tempo e lo spazio. Ogni movimento, ogni bacio era un'espressione del profondo legame che ci univa. Sentivo il suo cuore battere all'unisono con il mio, e il mondo esterno sembrava svanire.
Le sue mani esploravano ogni angolo del mio corpo, trovando i punti che mi facevano sussultare di piacere. Ogni suo bacio, ogni sua carezza era un atto d'amore puro. I nostri corpi si muovevano in perfetta armonia, come se fossero stati creati per completarsi a vicenda. Quando finalmente ci sdraiammo, esausti e soddisfatti, Hector mi strinse a sé. "Non voglio mai perderti," mormorò tra un bacio e l'altro.
"Non ci perderemo," risposi, accoccolandomi contro di lui. "Questa è solo l'inizio di qualcosa di meraviglioso." E mentre ci addormentavamo, con il suono dei nostri respiri che si mescolavano.
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Nonostante tutto (Héctor Fort)
RomanceNonostante tutto, racconta di un amore impossibile. Héctor Fort e Gaia Xavi si sono conosci nel campo di calcio