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Claudio

Gennarino sembrava fermamente convinto che le avremmo ritrovate ma, più i giorni passavano, più io iniziavo a perdere questa speranza. Insieme alla speranza che Pablo fosse innocente dato che la chiavetta alla fine non aveva portato a niente.

Certo non potevo dirglielo così apertamente perché lo avrei solo stressato più di quanto già non fosse.

Aspettammo mercoledì cercando di studiare le domande più opportune da fare a Lucas per non farlo sentire a disagio.

"Non lo so Gennarino, non ne sono molto convinto" dissi mentre stavo per suonare di nuovo al campanello dell'imponente villa moderna, in diretto contrasto con l'essenza di Adernold.

"Lo dobbiamo fare Claudio"

Ci zittimmo di colpo quando la porta si aprì rivelando la figura di Thomas.

"Ada é ancora impegnata?"

"Ha la febbre" dissi prima di entrare.

"Vi sta aspettando nella stanza al piano superiore"

Oltre alla stanza di Lucas, che assomigliava a tutta casa mia messa insieme, al piano superiore c'erano due porte chiuse che io mi ritrovai ad osservare incuriosito. La voglia di entrare si faceva spazio dentro di me e a mala pena riuscii a proseguire senza mettere la mano sulla maniglia.

"Quelle sono del padrone di casa, non vanno aperte" disse.

"Perché?" chiesi, ora, più incuriosito che mai.

"Non faccio domande, io eseguo ordini e lui mi ha ordinato di non entrare in quelle stanze"

Quando entrammo, il viso di Lucas sembrava serio e triste.

"Ciao Lucas" dissi sorridendo, il mio sorriso però non venne ricambiato.

"Ada non c'è di nuovo?" chiese.

"Temo di no"

Passammo di nuovo il pomeriggio con spagnolo e videogiochi questa volta però avevamo bisogno di almeno una risposta alle nostre domande.

"Vuoi bene ad Ada?" chiesi.

"Si, certo"

"E tu mi sai dire come ti é sembrata le ultime volte che é stata qui?"

Sapevano benissimo che l'argomento Ada era delicato per Lucas ma non potevamo fare altro se non cercare delle risposte da lui che magari sapeva più di quanto non facesse intendere.

"Era agitata...per colpa del mio papà"

"Perché?" chiese Gennarino preoccupato.

"Perché l'ultima volta Ada stava per entrare nell'ufficio di mio papà per dirgli che aveva finito l'orario per lavorare e lui...lui non vuole"

"Come mai?"

"Doveva rispettare una semplice regola Ada e non le sarebbe successo niente"

"Cosa le é successo?"

Mi guardò negli occhi pregandomi di non fargli dire niente con lo sguardo.

Adernold & Il Cadavere Nel Ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora