Cap I

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-Ashley! Svegliati, o arriverai tardi a scuola!
Urlò mamma dalla cucina
-Sì arrivo
Risposi aprendo gli occhi , la luce penetrava dalla finestra illuminando completamente la mia camera ,"oggi sarà una bellissima giornata di sole , sicuramente andrò al parco" pensai; ero assorta tra i miei pensieri ma, poi guardai la sveglia lessi 7.45 ed essi scomparirono all'istante dalla mia testa.
-cavolo sono davvero in ritardo devo muovermi!
E così uscii dalla camera per andarmi a prepare.
Ehm... scusate non sapete ancora chi sono, bene mi presento : mi chiamo Ashley Lee, ho i capelli castani e gli occhi neri . Ho 15 anni e sono in ritardo per andare a scuola!
Scesi frettolosamente le scale e inciampai su un gradino "maledetto" imprecai , ma per fortuna di fianco a me vi era la ringhiera a cui mi potei aggrappare .Dopo di che presi la borsa e mi diressi verso l'ingresso salutando
-Ciao io vado!
Feci un cenno con la mano, mentre con l'altra aprii la porta di casa
-Ma come ? Non hai nemmeno fatto colazione
Sentii la voce di mamma provenire dalla cucina
-No non ho fame .Vado, ciao è tardi
E detto questo chiusi la porta. Camminai a passo svelto, uscendo a tempo record dalla mia via.
-Bene, adesso devo arrivare assolutamente a scuola prima che la campanella suoni.
L'orologio segnava le 7.55: avevo esattamente 5 minuti per arrivare a scuola prima che la lezione cominciasse.
Arrivai davanti alla porta di ingresso .
-Sono le 8.00 ce la posso fare
Entrai ma, non vidi nessuno. Non ce l'ho fatta , la campanella è già suonata e io ero in ritardo di 1 minuto. Certo vi starete dicendo "cosa vuoi che sia un minuto" , ma per la mia professoressa un minuto equivale a un ora , e questo non migliora affatto le cose.
-Signorina Lee ! Il vizio di arrivare in ritardo a scuola non lo perderà mai! La prossima volta che tarderà di un solo secondo , le attenderà una punizione molto severa.
Ecco ,come immaginavo, la professoressa Smith ebbe la sua solita reazione.
-Mi scusi
Risposi dirigendomi al mio banco, vicino a Mark.
Non vedevo l'ora che la settimana finisse ma dubitavo che ci avessero cambiato i posti dato che tra meno di dieci giorni sarebbe finita la scuola . Per mia sfortuna il mio compagno di banco è un totale idiota: mangia tutto il giorno e si prende gioco di tutti , ormai ci ho fatto l'abitudine , ma non è comunque piacevole.
-Aprite tutti il libro a pagina 21 , correggiamo i compiti.
Disse la professoressa guardandomi male.
Finite le prime tre lunghissime ore di grammatica (che non sto qui a spiegarvi perché sono veramente noiose) era giunta l'ora della ricreazione, cosi mi diressi insieme alla mia amica Sarah nel corridoio .
-La proff ti dice sempre le stesse cose ogni giorno. Che monotonia!
Mi disse annoiata
-Sì hai ragione , qualche volta ci vorrebbe davvero qualcosa di diverso. Ma la buona notizia è che tra poco le scuole finiscono! Abbiamo ancora nove giorni e poi ci potremo godere le vacanze estive.
Sarah non era una ragazza di molte parole, e nemmeno io lo ero , per questo stavamo sempre insieme, aveva i capelli lunghi rossi e due grandi occhi verdi.
-si hai ragione!
Disse sbuffando. Ma in quel preciso istante la campanella suonò.
Finite le lezioni salutai tutti e tornai a casa tranquillamente, ripensando : " anche oggi la stessa storia " , le giornate erano tutte uguali.
-Allora, come è andata a scuola Ashley?
-Bene!
Sapevo di ricevere questa domanda da mia mamma, ogni giorno , alla stessa ora , abbiamo lo stesso dialogo.
-Ho preparato il pranzo vieni.
Appoggiai la borsa sulla sedia e mi misi a tavola. Durante il pranzo non parlammo di niente. Appena finii di mangiare decisi di riposarmi leggendo il mio libro, e dato che non era una brutta giornata pensai di andarlo a leggere al parco: l'unico luogo che non mi stancherò mai di vedere benché sia sempre lo stesso.

Spazio autrice:
Questo libro sarà scritto soltanto da Elena.

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