09/09/2001, Oslo Spektrum
Siamo alla terza leg del tour di Kid A e Amnesiac e dire che sono abbastanza stanco è veramente riduttivo, siamo in tour da giugno dell'anno scorso e, si, mi piace suonare, ma la stanchezza si fa ovviamente sentire; ma c'è un gran bel ma, ed è che esattamente da quel giugno che mi sento con Emma, molto spesso, per non dire quasi ogni giorno, non nego che ho fatto di tutto per mettere una data a Manchester ma ovviamente non è stato possibile, sono uno dei protagonisti di questo tour ma non significa che abbia chissà quale potere decisionale e con questo ho già fatto pace un po' di tempo fa.
Ma queste ultime due volte è stato diverso, mi sono preso di coraggio e ho deciso che se Maometto non va alla montagna allora, beh lo sapete; e quindi nulla, le ho pagato viaggio e hotel per Oslo, abbiamo parlato spesso di questa città e di come a entrambi piacesse, calma, pulita, per la maggior parte del tempo avvolta nella notte e nella neve, praticamente la nostra città.
È stato abbastanza difficile convincere i suoi genitori ma alla fine ho dovuto parlarci personalmente a telefono per avere una buona parola e quale miglior parola del frontman della band che stai andando a vedere?
- Se l'anno scorso mi avessero detto che Thom Yorke mi avrebbe invitato ad un suo concerto, stando pure nello stesso hotel, mi sarei fatta una grassa risata.
E questa è, letteralmente, la prima cosa che le sento dire non appena entrata nella Hall.
- Eppure sei qui, quindi ora la bella risata ti tocca
. - Eh mi sa di sì.
Mi fermo un attimo a osservarla: è esattamente come immagino che sia ogni volta, in quanto ci siamo visti soltanto 3 volte da quando ci conosciamo, pantaloni strappati, felpa grigia oversize, maglia a maniche lunghe degli Smiths (maledetti smiths) capelli di un colore diverso dall'ultima volta e trucco appena accennato.L'avevo pure sognata così come me la sto trovando davanti e la cosa la dice abbastanza lunga.
- Noi fra poco mangiamo qualcosa al volo a pranzo e andiamo a fare sound check, tiii andrebbe di venire ad assistere?
- E ME LO CHIEDI? SUBITO! vado a posare le valige in camera e scendo subitissimo.
E corre immediatamente verso l'ascensore ammaccando più del dovuto il tasto per chiamarlo, ma appena aperto si trova davanti i fratelli Greenwood che le fanno uno dei loro sorrisi infiniti.
- CAZZO, ciao Colin, ciao Jonny.
Urla in maniera assurda, per poi abbassare la testa di botto ed entrare nell'ascensore senza dare neanche la possibilità ai due di ricambiare il saluto.
- Ma quella non era Emma?
- Esattamente, è lei.
- Eeee che ci fa qui?
- Eh l'ho invitata al concerto.
I due fratelli si scambiano uno sguardo come per dire "stiamo parlando veramente con Thom?"
- Tu sei sicuro di quello che stai facendo giusto?
- Nel senso?
Il classico Colin iperprotettivo.
- Ti conosco e non voglio che ti faccia del male... cautela Tommy per favore.
- Tranquillo Green, so esattamente quello che sto facendo.
Assolutamente no.
Ma questo non lo ammetterò mai.
È tutto un cazzo di salto nel buio per me, ma mi piace, io sento davvero qualcosa ora, cazzo non vedo l'ora di tornare in hotel solo per sentire la sua voce e raccontarle tutto e sentire la sua giornata; non so assolutamente cosa mi stia succedendo ma mi piace da morire, mi fa davvero sentire vivo.
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Let Down
FanfictionPiccola (forse) fanfiction basata sui Radiohead, divisa in capitoli con vari salti temporali, non c'è altro da dire.