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Entro in casa. Appoggio la schiena alla porta e ripenso alla mia prima giornata di scuola nella nuova città.
Una merda.
Ricordo tutti i momenti belli passati insieme ai miei amici nell'altra scuola. Le lezioni erano fantastiche, la mensa era calmissima e non cera nessun bullo a romperti le palle. Qui invece sono tutti dei viziati di merda che si credono tutto loro.
Neve mi passa tra le gambe e subito guardo per terra incrociando gli occhi eterocromi del gattino che si struscia sui miei piedi. Mi abbasso e lo prendo in braccio portandolo in camera mia, mi siedo per terra e rimango li fino a quando sento la porta di casa aprirsi.

"Jisung siamo a casa" urla mia madre. "Jisung?" Si avvicina a camera mia e apre la porta.
"Tutto ok Jisung? Non ti vedo molto bene" dice indicandomi di uscire.
"Sto bene" mi limito a dire.
Mi dirigo in sala sempre con Neve tra le braccia.
"Jisung abbiamo buone notizie! L'agente immobiliare ha detto che c'è stato un equivoco con l'assegnazione della case. Purtroppo però non ce ne può assegnare un'altra." Guardo mia mamma con occhi perplessi, dove sarebbe la buona notizia?
"Però..ha detto che entro sta sera ci porta tutti i mobili che ci aveva promesso, quindi ecco, potremo dormire comodi questa notte." Ero felice? Beh direi di si. Finalmente potevo avere un letto e un bagno. Ma non volevo dargli la soddisfazione di essere veramente felice.
"Yee" mi limito a dire con una finzione di gioia, mentre me ne ritorno in camera mia. Prendo velocemente una felpa ed esco di casa.
Jeongin mi aveva chiesto se volevo fare un giro con lui, cosi mi avrebbe fatto fare un piccolo tour turistico della città. È stato tanto dolce e non potevo dirgli di no. Dopotutto quel ragazzo è molto simpatico.
Ci saremo incontrati davanti alla scuola e poi da li mi avrebbe portato anche a mangiare ramen.

Saluto i miei genitori ed esco di casa facendo velocemente le scale saltando i gradini a due a due. Chiudo il portone del palazzo, mi metto il cappuccio nero e inizio a dirigermi verso la scuola.
Nonostante fossi perso nel mio mondo mi accorgo di una presenza davanti a me.
Era Minho. Da solo, senza i suoi amici, senza la sua ragazza. Cosa ci faceva li da solo? Forse stava tornando a casa? Jisung, fatti gli affari tuoi e cerca solo di evitarlo.
I nostri corpi si stanno avvicinando sempre di più uno verso l'altro e non nego di avere un po' di timore. Guardo la strada e poi guardo davanti a me, più e più volte, cercando il momento giusto per attraversarla.
Gli occhi di Minho incontrano i miei e decido che quello sarebbe stato il momento giusto per attraversare la strada e continuare il mio percorso da solo senza di lui. Volevo stare tranquillo, per i fatti miei.
Proprio mentre sto per fare il primo passo fuori dal marciapiede, una mano mi prende per il polso e mi riporta su di esso. Nel frattempo un grande camion passa veloce sulla strada suonando il clacson.
"Attento" mi sussurra con un ghigno, fissandomi dritto negli occhi.
Mi aveva preso giusto in tempo. Se non ci fosse stato lui probabilmente sarei ancora inerme sulla strada. Ero talmente tanto preso da dover scappare da lui che non avevo guardato se effettivamente ci fossero macchine.
Distoglie lo sguardo dal mio, stacca la presa dal mio polso e continua per la sua strada dopo avermi urtato la spalla.
Rimango paralizzato per qualche secondo cercando di ripensare a quello che era appena successo. Stavo per essere investito..

Perché lo aveva fatto?
Prima mi picchia davanti a tutta la scuola e ora mi salva? Non capisco, non riesco a capire. Poteva tranquillamente lasciarmi attraversare la strada. Poteva lasciare che il camion mi investisse. E invece eccomi qui sano e salvo grazie al bullo che tre ore prima mi aveva picchiato.
La confusione mi assale.
Guardo dietro di me e vedo il ragazzo continuare a camminare come se nulla fosse successo.
Perché lo aveva fatto? Perché..
Forse in realtà ha un cuore buono?

Truth or Dare? [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora