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"Jeongin questo mi sta una merda" esulto provando una camicia verde nel camerino di un negozio.
"Ma cosa dici? Sei proprio bono" dice guardandomi incantato.
"Heyy per caso qualcuno è innamorato?" Dico scherzando con sguardo finto seducente.
"NO! A me piacciono le ragazze..credo" scoppiamo a ridere entrambi a quell'affermazione che sappiamo tutti e due essere una bugia.
"Passami la camicia nera" gli chiedo.
"Oh dai, alla fine finisci sempre con il vestirti di nero." Mi dice sbuffando.
"Senti, quel colore mi sta bene."
Alla fine mi provo la camicia nera e decido di acquistarla. Jeongin acquistò una maglia corta rossa e dei jorts neri. Stava molto bene. Non posso negarlo.

Decidiamo quindi di andare a prendere un gelato in una gelateria vicino al centro della città, ma una volta arrivati nel luogo predestinato ci accorgiamo che bangchan e il suo gruppo erano proprio seduti li. Stavano infastidendo un ragazzo snello e moro, per chissà quale motivo.
"Jisung andiamocene, c'è una gelateria qualche metro più avanti.
"Okay.." gli rispondo, ma il senso di colpa di dover lasciare quel ragazzo nelle grinfie di quei bulli mi uccideva. Se gli fosse successo qualcosa mi sarei sentito estremamente in colpa e non volevo nessuno sulla coscienza.
Decido quindi di lasciare jeongin e di avvicinarmi vicino a loro.
"Hey, lasciatelo stare!" Gli urlo contro cercando di spostare bangchan e il suo gruppo dal quel povero ragazzo indifeso. Lo stavano picchiando talomente forte che il suo naso è colante di sangue.
"Ma ti fai i cazzi tuoi?" Bangchan mi spinge facendomi quasi cadere a terra.
Forse ha ragione, dovrei farmi i cazzi miei. Cerco lo stesso di raggiungere il ragazzo ma il più grande mi ferma e mi tira un pungo nello zigomo facendomi barcollare sul posto.
"Jisung vattene." A parlare è Minho che con una calma fastidiosa mi dice di andarmene senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
"Non me ne vado sapendo che potreste fargli ancora del male." Mi fermo e urlo contro di Minho indicando successivamente il povero ragazzo per terra.
Minho si alza e si avvicina a me. "Ti ho detto di andartene" continua a dire spingendomi forte fuori dalla cerchia di amici, mentre loro continuano ad accanirsi sul povero ragazzo. Capisco di non poter fare nulla per lui quando Minho mi guarda con sguardo satanico dall'alto mentre gli altri continuano da dove si erano interrotti.
A portarmi via è jeongin, che mi raccoglie da terra e mi dice di lasciarli stare.

"Jisung" mi dice jeongin leccando il suo gelato al mango. "Devi lasciarli stare quelli sai." Lo guardo incredulo.
"Come posso farlo se so che fanno del male alle altre persone. Potrebbero prendere di mira pure te." Jeongin mi guarda.
"Jisung loro mi prendono già di mira." Lo guardo shockato mentre si mangia tranquillamente il suo gelato, come se le sue parole non lo avessero scosso per nulla. "E la persona che stava picchiando è un mio compagno di classe. Si chiama seungmin e siamo molto amici." Lo guardo ancora più shockato. "Cosa c'è?" Mi chiede.
"Cosa c'è?" Gli rispondo a tono. "Ho appena scoperto che tu vieni bullizzato da loro e che la persona a terra è un tuo caro amico." Ricevo un si in risposta. "E tu non hai fatto nulla. Jeongin è un tuo amico. Come puoi lasciarlo li con loro?" Gli chiedo arrabbiato.
"Ma cosa non capisci. Vuoi vivere dentro la scuola? Seungmin è una persona che non riesce a stare al suo posto, quindi rispondeva alle minacce di bangchan. Ecco la fine che ha fatto." Continua a mangiare il suo gelato.
Per qualche secondo ho visto me stesso al posto di seungmin. Da un certo verso ho paura di fare la sua fine dall'altro, non lascierò mai che dei bulli viziati come loro abbiano la meglio su di me. Mai
"E quindi sto al mio posto" conclude il ragazzo.
Continuo a mangiare il mio gelato mentre comprendo sempre di più che la festa del giorno dopo sarebbe stata la mia fine.

Truth or Dare? [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora