Capitolo 5.

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JUANJO

Juanjo si sedette nervoso e inquieto non appena mise piede nel cortile quella notte. Sua madre si era superata un'altra volta, rendendo il grande giardino accogliente e famigliare con quelle luci fioche e calde. Ciò nonostante, non riusciva ancora a godersi pienamente l'ambiente mentre tentava di non concentrarsi troppo sulla donna al fianco di suo fratello.

Ruslana appariva splendida come sempre con i suoi lunghi capelli rossi, le labbra invitanti e gli occhi tranquilli. Ogni passo che faceva richiamava l'attenzione, ogni risata e movimento del suo corpo era destinato ad attrarre e sedurre. Le piaceva avere tutti gli occhi su di sé  tutto il tempo, se ne valeva, e Juanjo odiava e adorava questo di lei.

- Buonasera, volete qualcosa da mangiare?- una voce nervosa interruppe il suo monologo interiore.

Juanjo si voltò per vedere una donna minuta guardare il ragazzo al suo lato con le stelle negli occhi.

Martin era tanto simile quanto differente dalla sua ex. Mentre Ruslana trasudava audacia e un'aura misteriosa, l'impostazione di Martin d'altra parte era dolce. C'era qualcosa di coinvolgente nel suo modo di sorridere, anche quando sapeva che non fosse sincero. Era serio e aperto in un modo tale da farti preoccupare per lui, solo per scoprire che dietro quelle porti aperte ce n'erano altre mille chiuse a chiave.

Non voleva apparire un mistero, perché non voleva che nessuno lo risolvesse. E la maggior parte delle persone era così affascinata dalla sua gentilezza che nemmeno si disturbavano a guardare più in là, per cercare il vero Martin dietro la maschera.

- No grazie, sto bene- Martin sorrise appena. - Ma tutto sembra davvero delizioso- sussurrò come se stesse condividendo un gran segreto.

- Grazie, non l'ho preparato io, sono solo la cameriera- disse la ragazza arrossendo. - Sono anche una tua grande fan...- inspirò- Mi dispiace, questo è stato molto inappropriato.

- Ehi, no, va bene, tranquilla- Martin aggrottò la fronte e le toccò gentilmente la spalla. - Stai andando benissimo.

- Per favore, non mi cacci, per favore- disse quasi con le lacrime agli occhi e Juanjo dovette contenersi da alzare i suoi al cielo. - Credevo non ti avrei mai conosciuto. Lo pensavo impossibile.

- Come potrei cacciarti? Stai facendo un ottimo lavoro- mentì spudoratamente Martin. Non stava facendo un ottimo lavoro, nemmeno ne stava facendo uno mezzo buono. - Ti firmerei qualcosa, ma non vorrei che il tuo capo ti rimproveri.

- Va bene, non ho bisogno della firma, sono semplicemente felice di averti conosciuto. Non hai idea di quanto mi hai aiutato con i tuoi video e le tue canzoni, non vedo l'ora di ascoltare il tuo primo album!

- Nemmeno io- il sorriso di Martin era timido e, per costernazione di Juanjo, sincero. - Dai, facciamo così, dammi il tuo Instagram.

- Davvero? Sì, certo, ma...- tossì e tornò ad arrossire. A Juanjo stava infastidendo un po', la ragazza. - Non ridere, è rompeolaspumu.

- Ti piace la mia canzone?- inclinò il capo- Questo è fantastico!- disse mentre scriveva il suo nome nella barra di ricerca di Instagram.

Juanjo sentì la bolla di fastidio crescere nel suo petto. Perché seguiva una ragazza a caso, ma non aveva nemmeno pensato di sbloccarlo o seguirlo con la sua pagina privata?

- Hai premiato qualcuno che probabilmente è una stalker- borbottò Juanjo, guardando la ragazza allontanarsi da loro.

Martin sbuffò. - Non è una stalker.

- Comunque...è stato poco professionale.

- E sembri geloso.

- Io? Geloso? Di chi?- disse sulla difensiva piuttosto che dire al ragazzo la verità.

It's me who's been making the bed [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora