POV ANONIMO
Sono davanti alla porta dell'ufficio del mio capo e sono pronto a dirgli che cos'ho scoperto su Flores e Reyes. Dopo il suo "avanti" autoritario, apro la porta e la richiudo alle mie spalle, la sedia gira e così me lo ritrovo di faccia "Allora, sei riuscito a scoprire dove stanno?" mi chiede "certo signore, è la villetta indipendente che hanno sulla costa. Numero 45 per la precisione, lei è da sola. La camera si trova nell'ala ovest, mi sono arrampicato e sono riuscito a frugare un po' all'interno della stanza. Le piace dipingere, dorme sempre con la finestra aperta e guardi un po'" dico mostrandogli il cellulare "sembra che qualcuno faccia dei sogni davvero strani ma veritieri".
Il capo prende il cellulare e osserva la foto "quella ragazzina deve avere qualche problema, come è possibile che abbia fatto un sogno così?" Mi chiede passandomi il cellulare "beh signore, forse è più sensibile di altre. Fatto sta che questo è la causa della sua insonnia" affermo con sicurezza "ogni volta che chiude gli occhi il suo sonno è tormentato e dubito che le passerà facilmente. Possiamo colpirla proprio in questo senso e se lei è debole lo sarà anche il suo caro maritino. Li ho visti alla festa, sono affiatati e hanno complicità. Trasudano passione e amore da tutti i pori", il capo mi guarda e sorride soddisfatto. Si alza e viene verso di me "vedrai figliolo che riusciremo a sconfiggere quella canaglia, una volta per tutte e ci riprenderemo Anais" mi sorride e mi abbraccia.
Non vedo l'ora di avere la mia bella, accanto a me.
POV ANAIS
Sono in giardino, sdraiata sul lettino con una coperta addosso. Sto cercando di rilassarmi, la mia emicrania non mi lascia è come se mi stessero comprimendo il cranio, tengo gli occhi chiusi perché la luce del sole anche se lieve per me è troppo forte adesso. Ramon è stato con me per tutta la notte, quando mi sono alzata per andare in bagno stava dormendo con la testa storta appoggiata al mio materasso. L'ho svegliato e gli ho proposto di dormire sul divanetto in camera, anche se non ci stava e sicuramente non era comodo, ha accettato e mi è stato accanto. Non so dove sia adesso perché quando ho aperto gli occhi non c'era più e aveva piegato accuratamente la coperta lasciandola sul divano.
Savannah è stata così gentile da voler andare lei personalmente a prendermi le pastiglie specifiche per l'emicrania che prendo da anni ormai e che sono le uniche a farmi effetto. La sto aspettando e spero che torni presto perché voglio togliermi questo malessere di dosso. Non ho ancora visto Elijah e sinceramente non lo voglio vedere, sono troppo debole e stanca per vedere il disprezzo che ha negli occhi quando mi guarda. È lo stesso modo in cui mio padre mi guardava prima di darmele o di insultarmi e sinceramente mi fa venire i brividi.
Sospiro e aggrotto le sopracciglia stringendo gli occhi pensando, stupidamente, che possa farmi passare il dolore. Il dolore però rimane, non se ne va e non se ne andrà mai, ho freddo e vorrei qualcosa di più di una stupida coperta a riscaldarmi. Sono piena di brividi e l'unica cosa a cui riesco a pensare è il fatto che vorrei un po' di pace. Sento dei passi dietro di me, probabilmente in casa dato che ho lasciato la porta finestra aperta quando sono uscita, ma non mi giro e continuo a far finta di dormire. Poi delle voci mi giungono all'orecchio "è stato bellissimo sta notte, grazie. Spero che ci siano altre notti così focose, mi hai fatto tornare viva. Vorrei solo che non ci fosse l'altra di mezzo così da poterti avere tutto per me una volta per tutte" riconosco la voce è Olivia, una delle domestiche che non mi sopporta, chissà con chi starà parlando. I bodyguard qui sono tutti molto belli ed attraenti, non mi sorprenderebbe se avesse passato una notte con uno di loro. Tutto però mi sarei immaginata tranne di sentire quella voce "non essere sciocca Olivia, ti ho già detto che quello che c'è tra di noi non muterà mai. Sei solo una domestica e la donna che mi porto a letto, fine della storia. Ora vai a lavorare che è già tardi".
Avverto Olivia allontanarsi grazie a quei tacchetti fastidiosissimi e i passi decisi di Elijah andarsene, probabilmente sta andando in cucina. Deglutisco e non mi muovo, che bella storia quella della moglie cornuta che becca gli amanti sussurrarsi il loro amore eterno. Stanca e addolorata, mi metto seduta molto lentamente e nonostante questo ho le vertigini. Mi tengo la testa con una mano mentre con l'altra tengo la coperta a mo' di mantello, mi alzo e rientro in casa andando in cucina. Altrettanto cautamente mi siedo sullo sgabello e appoggio la fronte al marmo freddo mentre un mugolio mi esce dalle labbra "signora Reyes, che ci fa qui?" Mi chiede Julius preoccupato "non preoccuparti Julius, torna pure a cucinare. Se non ti disturba vorrei starmene qui tranquilla" giro di poco la testa mentre lui mi guarda tenere e mi accarezza un braccio "è casa sua, non mi disturba affatto. Se ha bisogno mi chiami pure" dice e torna ai fornelli.
![](https://img.wattpad.com/cover/373195230-288-k120729.jpg)
STAI LEGGENDO
Bride or Die
ChickLit[𝐒𝐨𝐟𝐭 𝐦𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐝𝐚𝐫𝐤 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞, 𝐀𝐠𝐞 𝐆𝐚𝐩, 𝐆𝐫𝐮𝐦𝐩𝐲𝐱𝐆𝐫𝐮𝐦𝐩𝐲, 𝐌𝐚𝐫𝐫𝐢𝐚𝐠𝐞 𝐨𝐟 𝐂𝐨𝐧𝐯𝐞𝐧𝐢𝐞𝐧𝐜𝐞 leggete attentamente i TW che trovate ad inizio libro] Anais Flores è fuoco e tempesta, una donna che rifiuta le...