Minho ci aveva anche provato, a liberarsi di quella dannatissima sedia, con il solo risultato di arrotolarsi addosso tutti i fili di paglia rotti e rimanendo così molto irrimediabilmente incastrato e legato come un insaccato.
Un insaccato molto verniciato che così nessuno avrebbe avuto voglia di mangiare.
A parte, forse, Felix. Lui si sarebbe cacciato in bocca a di tutto, se solo gli fosse stato detto che era un brownie.
Solo che, anche se questo era un dettaglio abbastanza marginale, Minho non aveva proprio nessuna voglia di essere mangiato.
Avrebbe avuto piuttosto voglia di mangiare qualcosa, ma da come aveva visto volare via prima il tetto della casa degli Stray Gods e poi il forno, be', non credeva che se anche fosse rimasto in casa avrebbe potuto effettivamente ingoiare qualcosa se non imprecazioni.
Gli rimaneva solo da sperare che, la mattina successiva, uscendo, quegli altri si fossero dimenticati che l'avevano parato fuori di casa in mutande e lo ricacciassero in casa.
E probabilmente sarebbe anche successo così, se solo un agente non fosse passato di lì e non l'avesse visto.
Dapprima lo scambiò per un mucchio di spazzatura e pensò che certa gente era veramente Carona, a lasciar simili mucchi di spazzatura davanti alla propria porta quando non era neppure il giorno della raccolta.
Poi guardò meglio e si chiese chi avesse potuto ridurre una sedia in quello stato.
Poi accese la torcia e ce la puntò contro. A quel punto sentì la pelle che gli si accapponava.
"Chi cavolo ha incastrato un pupazzo in una sedia? Così conciato come un povero cadavere." pensò.
Poi Minho, annoiato da quella posizione scomoda, sospirò e l'agente guardò ancora meglio.
A quel punto la sua pelle si fece talmente accapponata da poter pungere.
Quel pupazzo era vivo. Molto vivo. Ed era in mutande. In più impugnava una pistola.
Quale crimine orrendo si stava per compiere in quella strada?
Terrorizzato oltre ogni limite umano, ma senza perdere un millilitro del suo sangue freddo (circa trentasei gradi centigradi), l'agente, in punta di piedi, cercando di non far scricchiolare neppure le calze contro le scarpe, iniziò la sua ritirata dalla strada buia.
Perché poi quella strada fosse buia era un mistero. In teoria avrebbe dovuto essere una delle più illuminate della città.
Questo, per il pover'uomo, era una prova che lì stava succedendo qualcosa di losco.
La verità era, molto semplicemente, che, quando il forno era stato fatto saltare in aria dai fuochi d'artificio, aveva causato un blackout a ben tre quartieri.
Ma, oh, loro erano gli Stray Gods, nessuno gli avrebbe detto niente anche se avessero mandato in blackout mezzo mondo. Bastava che loro, intanto, fossero nell'altra metà, così tutti avrebbero comunque potuto ammirare la loro divina bellezza.
Circa un quarto d' ora dopo, il poliziotto si considerò finalmente abbastanza lontano dal pericolo e si fermò per chiedere rinforzi.
-Qui parlo io. Urgono dieci pattuglie in Via dei Boni, non so cosa stia per succedere, ma è qualcosa di grave.-
Rapide come fulmini guidati dal divino Zeus, le dieci pattuglie arrivarono e, guidate dal valoroso agente, si avvicinarono di doppiato al povero Minho, che, malgrado la posizione più che scomoda e la fame che gli attanagliava lo stomaco, aveva finito per addormentarsi, ignaro di tutto il dramma che, come una candela, si consumava intorno a lui (okay, la smetto di scrivere in modo così poetico, altrimenti qualcuno mi lincia).
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STRAY GODS
FanfictionPOSSIBILE, ANZI, PROBABILE, PEGGIO, CERTO MISTO DI FOLLIA, CRINGE E ALTRE COSE PERICOLOSE! Quindi, se gli Stray Kids fossero degli dei (avoglia se lo sono, 'sti cavoli), sarebbero degli Stray Gods minorenni (bho), e visto che questa storia la sto s...