CAPITOLO 17

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Bangchan doveva proprio ammettere che il Polo Nord era uno spasso.

Se non fosse stato per quel fastidioso freddo alle gambe, come se non avesse i pantaloni.

Ma lui i pantaloni ce li aveva,, giusto?

Li aveva commissionati due giorni prima dalla sua seconda sartoria preferita, dato che la sua Sartoria Ultimate era chiusa per riparazioni dovute a un qualche incendio scoppiato in maniera misteriosa, e quando gli erano arrivati li aveva pure firmati,, così avrebbe potuto rinfacciare a tutto il mondo che lui aveva i pantaloni firmati dagli Stray Gods.

Quindi ce li aveva sicuramente.

E sarebbe stato decisamente meglio che ce li avesse avuti, perché Didi poteva anche essere impegnata a fare scorta di sciroppo di sambuco, cadere nei rovi, decidere di non provarci con Mr. Collanine, sfondare gli scalini, fare di nascosto foto al suo tavolo in disordine o qualunque altra cosa quella rompipalle facesse di solito, e quindi non avere tempo per dare la caccia agli Stray Gods everywhere all around the world, ma lo stesso non si poteva certo dire della rispettabile signora con la cagnolina.

Lei aveva un fiuto infallibile per trovare gli dei senza pantaloni o senza mutande.

Ma lui aveva sia i pantaloni che le mutande, giusto?

Lui aveva il culo parato.

"Didi, questa battuta penosa potevi anche risparmiartela."

Però, non ostante fosse appunto così sicuro di avere il culo parato, continuava a sentire quel fastidioso freddo là sotto, segno inequivocabile che c'era proprio qualcosa che non andava.

E se, giusto per dirne una a caso, aveva per caso perso i pantaloni lungo la strada per il Polo Nord?

Sicuramente la cagnetta della rispettabile signora con la cagnolina li avrebbe trovati in un batter d'occhi e poi sarebbe stata una questione di minuti prima che riconoscessero la firma e partissero con una squadra di micidiali agenti super addestrati per braccarlo e sculacciarlo sul sedere nudo per pubblica mancanza di pudore o come altro si chiamava l'andare in giro senza pantaloni

Ora, diciamocelo, il leader iniziava ad essere anche un pochino in ansia. E ad avere le chiappe abbastanza congelate.

Segno che qualcosa veramente non andava.

Quindi, per accertarsi del suo sospetto, avrebbe volentieri dato un'occhiata là sotto, dove in teoria avrebbero dovuto esserci pantaloni e mutande.

Ovviamente, se solo tutti quei maglioni non gli avessero impedito di muovere il collo.

E se, ovviamente, non fosse stato tutto buio.

E se era tutto buio, probabilmente lo sarebbe rimasto per molto tempo, forse addirittura per dei mesi. Non era un esperto in materia ma anche a lui era chiaro che era andato al Polo Nord nella stagione sbagliata per non portarsi dietro una torcia.

Ma lui era appunto uno sveglio, e la torcia se l'era portata.

L'aveva messa proprio lì, nella tasca dei pantaloni.

Peccato che non ci fosse.

A dirla tutta, non c'era neppure la tasca.

E a questo punto aveva motivi più che validi per pensare che non ci fossero neppure i pantaloni.

E anche nel caso ci fossero stati, oltre ad aver perso le tasche, non tenevano caldo proprio per un cavolo.

Ecco la parte sconveniente dell'ordinare per corrispondenza gli abiti invece che andare direttamente in sartoria e farseli confezionare su misura, e magari supervisionare anche il confezionamento, per essere sicuro che il filo non si vedesse.

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