Passarono vari giorni e di Ethan non avevo più alcuna notizia. Non una parola, non uno sguardo, niente. Alle sue lezioni non interagivo, non chiedevo nulla perché sapevo che lui non voleva avere più niente a che fare con me. Non capivo se fosse un bravissimo attore o se veramente fossi stata per lui solo uno stupido gioco, una perversione passeggera.
Mancavano tre giorni al gala aziendale. Alex mi aveva espressamente detto di portare un accompagnatore maschio. Fui spiazzata da questa richiesta e mi arresi all'idea di andare da sola.
Poi vidi Claire, indaffarata a scrivere un messaggio a Jake con il mio telefono per invitarlo.
Insistette così tanto che alla fine mi arresi. Dai, non è detto che andrà male e poi sempre meglio di andarci sola, pensai.
«Ok, fatto!» esclamò entusiasta Claire.
—————
Ci trovavamo al centro commerciale perché stavamo cercando il vestito. Tutto era così caro e, anche se Claire insisteva sul fatto che me lo avrebbe preso lei e poi le avrei ridato i soldi, non volevo approfittare della bontà della mia amica. Mi sentivo in colpa solo al pensiero di lasciarle spendere così tanto per me.«Claire, davvero, non devi,» dissi, cercando di dissuaderla mentre guardavo l'ennesimo cartellino con un prezzo esorbitante.
«Oh, smettila, Ava. È una volta nella vita! E poi, sai che lo faccio volentieri,» rispose, sorridendo mentre metteva un vestito blu notte davanti a me, studiando l'effetto.
«Lo so, ma mi sento a disagio a farti spendere tanto. Già fai così tanto per me.»
Alla fine trovammo un bellissimo vestito nero in affitto. Una soluzione perfetta che non mi faceva sentire in debito.
«Non preoccuparti, Ava. È bellissimo e vedrai che Jake rimarrà senza parole!» disse Claire con un sorriso rassicurante.
La guardai con gratitudine. Claire era sempre così generosa e premurosa.
Ero tanto fortunata ad averla come amica e sapevo che senza di lei sarei stata persa. Mi aiutò a scegliere anche gli accessori, optando per qualcosa di semplice ma elegante.Mentre tornavamo verso il campus, Claire continuava a parlare del gala, immaginando come sarebbe stata la serata. Io cercavo di sorridere e partecipare alla sua eccitazione, ma dentro di me, i pensieri su Ethan e su tutto ciò che era accaduto non mi davano tregua. Mi chiedevo se avrei mai avuto l'occasione di parlargli di nuovo, di capire veramente cosa fosse successo tra noi.
«Claire, grazie ancora per oggi,»dissi, cercando di scacciare quei pensieri e concentrarmi sul presente.
«Figurati, Ava. Sarà una serata indimenticabile, vedrai,»rispose lei con entusiasmo.
———————Il giorno era arrivato.
Sin dalla mattina, Claire si era dedicata a sistemarmi i capelli, creando delle onde morbide e bellissime. Aveva anche fatto un trucco spettacolare: le ciglia finte rendevano i miei occhi enormi e il rossetto rosso acceso dovevo ammettere che era bellissimo. Il vestito era perfetto, mi calzava a pennello. Era attillato ma morbido, e non avrei mai pensato che un abito così mi potesse stare bene. Forse il nero copriva le curve, rendendomi più sicura di me.
Il vestito arrivava fino a terra, un po' modello sirena ma non troppo attillato, con uno scollo a cuore che metteva in risalto il mio décolleté, il che mi metteva un po' in imbarazzo. La parte posteriore del vestito aveva una profonda scollatura tempestata di brillantini, e indossavo un paio di tacchi a spillo che già mi stavano facendo male.
«La mia vampirella sexy,»esclamò Claire ridendo.
Ah, ecco cosa ero.
Mi porse poi una scatolina con dentro una bellissima maschera in pizzo nera.

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PASSIONE PROIBITA: l'intrigo dell'età
RomanceAva Spencer, 19 anni, si trasferisce da una piccola cittadina del Midwest a New York City per iniziare il suo primo anno al college grazie a una borsa di studio. Dolce, solare e timida, si trova spaesata in un mondo frenetico e distante dalla sua vi...