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Dopo essere uscito dal bagno, non potevo smettere di sorridere. Le emozioni che provavo erano così intense che sembravano esplodere dentro di me, trasformando le farfalle nello stomaco in veri e propri elefanti che mi travolgevano di gioia. Non riuscivo a credere a quello che era successo, e ogni volta che ripensavo a Ethan, sentivo il cuore battere più forte.

Mentre camminavo verso lo specchio per correggere il rossetto, mi guardai e quasi non mi riconoscevo. Ero ancora io, con le mie insicurezze, il mio corpo che non avevo mai amato del tutto, ma in quel momento tutto sembrava diverso. Le parole di Ethan, il modo in cui mi aveva guardato, avevano cancellato ogni dubbio che avevo su me stessa. Lui, un uomo affascinante che avrebbe potuto avere chiunque al suo fianco, aveva deciso che sarei stata io l'unica. Il pensiero mi riempiva di una felicità così pura che non riuscivo quasi a contenerla.

Avevo paura che qualcuno potesse sospettare cosa fosse accaduto tra noi. Cercai di mantenere la calma, ma dentro di me tutto era in tumulto, un'esplosione di emozioni che non riuscivo a controllare. Sentivo il bisogno di guardarmi, di sistemarmi, di assicurarmi che nulla tradisse la mia euforia.

Mentre ritoccavo il rossetto, un sorriso mi sfuggì dalle labbra. Ethan mi aveva scelta. Tutte le insicurezze che avevo riguardo al mio corpo, alle mie curve, alla mia inesperienza, erano state spazzate via da lui. Lui, che poteva avere qualsiasi donna, aveva deciso che io ero quella giusta. Era un pensiero che mi faceva sentire incredibilmente speciale, come se finalmente avessi trovato il mio posto nel mondo.

Uscendo dal bagno, però, la mia gioia si scontrò con la realtà quando mi ritrovai di fronte Jake. Il suo sguardo non era affatto allegro. "Ava, mi hai invitato per poi lasciarmi solo per più di un'ora?" Il tono della sua voce era più ferito che arrabbiato, e in quel momento mi sentii terribilmente in colpa.

Mi resi conto che non poteva capire la tempesta di emozioni che stavo vivendo. Non poteva sapere quanto fossi felice, quanto tutto dentro di me stesse urlando di gioia. Eppure, quel sorriso che non riuscivo a trattenere tradiva tutto, e lui lo notò subito. Mi guardò strano, e io cercai immediatamente di ricompormi.

"Scusa, Jake, veramente," dissi cercando di suonare sincera, anche se le parole sembravano quasi vuote in confronto a ciò che sentivo dentro. "Mi sono sentita male, non volevo abbandonarti." Sapevo che era solo una scusa, ma non potevo dirgli la verità. Non dopo quello che era successo con Ethan.

Jake mi osservò per un momento, come se stesse cercando di leggere tra le righe delle mie parole, ma poi mi sorrise, anche se con un velo di tristezza negli occhi. "Va bene," rispose con un tono che tradiva una rassegnazione a cui non potevo fare nulla.

Ci avviammo verso l'uscita dell'edificio, e io cercai di non pensare troppo a quello che stava succedendo. Ma il destino aveva altri piani per me. Fuori, l'aria fresca della notte mi colpì il viso, portandomi un momentaneo sollievo.

Ma improvvisamente, senza alcun preavviso, Jake si girò verso di me e mi baciò. Il gesto fu così inaspettato che mi ritrovai paralizzata, incapace di reagire. Le sue labbra erano morbide, e il bacio, dolce e innocente, non avrebbe dovuto provocare quella sensazione di disagio che invece mi invase. Aprii gli occhi, istintivamente, e quello che vidi mi fece gelare il sangue nelle vene.

Proprio lì, a pochi passi da noi, Ethan stava guardando la scena. Il suo sguardo era impassibile, ma nei suoi occhi c'era un dolore nascosto che mi trafisse il cuore. Accanto a lui, Mia sorrideva malefica, come se avesse appena assistito a qualcosa che le aveva dato una perversa soddisfazione. Era come se tutto il mondo si fosse fermato in quel momento, e io mi sentii intrappolata in una situazione da cui non sapevo come uscire.

"Jake, aspetta," sussurrai, allontanandomi leggermente da lui, il cuore che batteva all'impazzata. Ma le parole mi morirono in gola mentre continuavo a fissare Ethan, incapace di staccare lo sguardo dal suo. Sapevo che non avrei mai potuto spiegargli cosa stava succedendo, non in quel momento. E mentre il sorriso di Mia si allargava, compresi che la mia felicità di pochi istanti prima si stava sgretolando sotto il peso di quella nuova, terribile realtà.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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