23 4 1
                                    

jungwon
cantammo a squarciagola tutta la mattina,fino a quando ritornai a casa per il pranzo.
proprio mentre mi stavo alzando per andarmene jay mi prese il braccio:era caldo,e mi stava riscaldando,era una bella sensazione,di telore che si stava diffondendo dappertutto <<non andare via,pranziamo insieme,te lo offro io>> disse lui d'un tratto.
mi girai per guardarlo in viso,mi stava guardando in modo penetrante,guardandogli meglio gli occhi erano affilati,avevano una forma particolare come due lame che se mi avessero guardato di più mi avrebbero reso cieco.
<<ok va bene,ma tu promettimi che a volte verrai a trovarmi a lavoro.>> dissi sorridendo,lui annuì sorridendo così ci alzammo ed andammo a cercare un posto dove pranzare.
ci fermammo ad un hot-pot giapponese,era caldo lì dentro e l'odore di cibo era delizioso.
<<salve c'è posto per due?>> dissi ad un cameriere che viaggiava tra i tavoli, <<certo, lì al tavolo 32 si è appena liberato>> disse indicando un tavolo vicino alla finestra che mostrava un panorama pazzesco.
ringraziammo e ci andammo a sedere,ordinammo ed in 5 minuti il cino era sul tavolo.
<<insomma jungwon,cosa fai di bello oggi?>> disse lui con le guancie piene di carne, <<allora...oggi, bhe oggi ero uscito per andare a correre e poi sarei tornato a casa a dormire ma ho incontrato un bel ragazzo che mi ha chiesto e di fargli compagnia così sono rimasto lì ma nonostante il sonno mi è piaciuto molto il tempo che ho passato con lui.
ecco ho saltato la mia corsa mattutina del giovedì ma finalmente gli ho parlato,erano qnni che volevo farlo.>> dissi tutto d'un fiato,alzai la testa e lo guardai negli occhi era divertuto credo <<bhe oggi guardacaso ho incontrato un ragazzo molto carino che mi affascinava da anni ormai e abbiamo trascorso la mattinata insieme,quale gigante coincidenza,stessa attività.>>.
scoppiammo a ridere, e quello che sembrava un passo da gigante diventò un piccolo passetto minuscolo di qualche centimetro dopo averlo detto.

jay
avevo preso tanto coraggio a fare quella di mossa, di prendere il _suo_ braccio e di sfiorare la pelle del ragazzo che si fermava ad ascoltarmi ogni singola volta, che si rivelò una persona molto interessante e di cui mi fidai dal primo momento.
ridemmo molto quel giorno ma come è normale che sia arrivò anche il momento di salutarci. così ripresi la mia chitarra e uscimmo dal ristorante dove avevamo mangiato poco prima.
<<beh allora è arrivato il momento di salutarci>> dissi leggermente impacciato quando i miei occhi si persero nei suoi, nella loro forma particolare ma allo stesso tempo bellissima.
mi riportò alla realtà la voce di jungwon che mi disse squillante:
<<ok allora a domani>> esibì un grande sorriso che fece comparire le sue due fossette che gli davano un'aria leggermente infantile. con quelle parole capii che si sarebbe ripresentato il giorno dopo, che mi avrebbe ascoltato nuovamente e che magari io avrei avuto di nuovo la fortuna di ascoltare la sua bellissima voce, armoniosa e leggera.

spazio autrici:
ciaooo,allora volevo intanto ringraziare un profilo in particolare dazai-san2510 che ha votato i nostri capitoli,poi come sempre taggo la mia collega Sia_2830.
questo capitolo è stato per i nostri due ragazzi di conoscersi meglio.
vi ringrazio per le visualizzazioni che lo so che sono poche ma sono qualcosa.
se volete poi potete seguirmi e leggere la kia altra storia "mahogany".
buona lettura (e non commuovetevi troppo con il paragrafetto che fa piangere anche l'anima che segue a questa pagina).
ciaoooo

note that reminds me of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora