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jay

tornai a casa come tutti i giorni ma questa volta avevo l'immagine di lui, dei suoi occhi, stampati nella mente.
cercai di distrarmi mettendo le cuffiette e facendo partire la mia playlist preferita mentre salivo in autobus per tornare a casa, ma anche quella, in qualche modo
mi ricordava di lui così sbuffai e scesi alla fermata per poi fare il solito percorso di casa.
presi le chiavi dalle tasche, le infilai nella serratura ed entrai in quel posto vuoto e silenzioso dove l'unica cosa che spezzava il silenzio era il parquet che scricchiolava sotto i miei passi. posai giacca e chitarra e misi a cuocere dei ramen istantanei che mangiai velocemente per poi lavarmi i denti e mettermi sotto le coperte.
mi addormentai poco dopo e lo sognai:
noi due insieme, non ci scambiamo una parola mentre i nostri die visi si avvicinano.. ma non feci in tempo a finire il sogno che la sveglia del telefono mi fece sobbalzare, andai in bagno e notai, oltre ai capelli spettinati di sempre, che mi ero svegliato in un bagno di sudore, così mi feci una doccia veloce e ripresi la chitarra per ricominciare la giornata di sempre.

jungwon
quella sera tornai a casa in metro poiché nella strada in cui ero passato la mattina era chiuda per lavori.
la fermata era vuota apparte alcune persone.
salii sulla metro e mi sedetti sfinito dalla lunga giornata conclusa però con un piacevole "concerto privato" poiché a quell'ora lì ad ascoltarlo c'ero solamente io.
scesi dalla metro stanchissimo,ed entrai in casa,mi buttai sul letto,le mie intenzioni erano quelle almeno di mettere il pigiama ma il sonno prese la meglio.
e la mattina dopo ero finalmente di riposo,ma mi alzai comunque presto.
misi una tuta sportiva termica ed uscii per correre di prima mattina,corsi per almeno 10 km, e mentre giravo per tornare a casa passai per il parco, lì c'era di nuovo lui come ogni giorno,il suo profilo affilato lo rendeva attraente e misterioso allo stesso tempo.
mi avvicinai per salutarlo: <<buon giorno!>> dissi sorridendo, stranamente vederlo mi rallegrava le giornate.
<<buongiorno....>> disse cercando di capire il mio nome,
<<jungwon,mi chiamo jungwon>>.
<<allora buon giorno jungwon io sono jay>> disse lui.
sorrisi,mi piaceva era semplice e d essenziale ma di colpo: come lui.
era un nome che lo descriveva in un certo modo.
mi sedetti nella panchina accanto a lui, <<tu canti jungwon?>> disse lui d'un tratto.
<<a volte>> risposi io con tutta la tranquillità di chi non avrebbe mai indovinato la proposta che ne avrebbe seguito.
<<canta per me jungwon>> disse guardandomi negli occhi,un brivido mi percosse da capo piedi.
<<c-cosa? io? no no>> dissi imbarazzato,
<<dai per favore io ti seguo con la chitarra>> disse lui facendo gli occhi dolci, cedetti a quella dolce proposta.
<<cosa vuoi cantare?>> disse lui,
<<the night we met?>> dissi pensando al bellissimo significato della canzone,lui annuì ed in un attimo le note si sparsero nell'aria colorandola di mille colori: verde bosco,blu oro.
intonai le strofe della canzone, take me back to the night we met.
cantai con il cuore, perché avrei voluto tanto tornare alla prima notte che lo vidi,stava cantando proprio quella canzone.
e mi era rimasta imoressa nella mente.
era diventata la mia canzone preferita in assoluto.

spazio autrici:
ciaooooo,allora c'è stato un problema e il paragrafetto che dovevo mettere prima mi è andato dopo ma niente di che.
questo capitolo è tranquillo (per noi lettori perché tra loro volano scintille).
ci siamo diverite a scrivere questo capitolo e come sempre lascio il tag della mia collega SEGUITELA Sia_2830.
bene buona lettura e continuazione, ricordatevi di votare e se ci fosse qualcosa da migliorare ditecelo pure nei commenti o nella mia bacheca conversazioni.

note that reminds me of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora