Trama:
Le bugie hanno da sempre le gambe corte e si sa, da ogni bugia ne deriva un mistero e come un circolo vizioso anche la curiosità fa la sua sporca parte.
Eppure quando la vita ti spazza via davanti agli occhi l'ultimo briciolo d'amore presente...
Ciao amori! Se vi piace il capitolo mettete una ⭐️, se volete insultarmi, amarmi o altro un 💬 cosi capisco se effettivamente intriga 🖤🫂 Buona lettura🤸♀️
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Anne
"Who's this shadow holding me hostage , i've been here for days Who's this whisper telling that im never gonna get away"
<<Dai, svegliati criminosa>>
Piano, piano riesco a riprendere coscienza e sento dell'acqua bagnarmi le labbra secche.
<< Mi spieghi perché cazzo l'hai portata qui?!>> Domanda una seconda voce sconosciuta.
Cazzo, sento la testa pesante come un mattone, l'udito ovattato e il corpo ancora addormentato.
<<Criminosa>> Cantilena lo stronzo.
D'improvviso apro gli occhi e cerco di mettere a fuoco la stanza e le persone che ho intorno.
Sono legata ad una sedia con delle corde e un nastro adesivo che mi tappa la bocca.
I Calamity sono posizionati in semicerchio davanti a me mentre mi fissano con dei sorrisetti stampati in faccia che leverei a forza di schiaffi, pugni, calci, ginocchiate... penso si sia capito no?
<< Ma buongiorno selvaggia>> Dice Kevim venendo verso di me.
<< Ora ti leverò lo scotch, ma tu da brava ragazza non fiaterai.>> E senza nemmeno darmi il tempo di prepararmi allo strappo lo leva tutto d'un colpo apposta per farmi male.
<< Aia brutta testa di minchia!>> Lo insulto.
Ho un mal di testa atroce.
Mi guardo un attimo intorno per capire dove sono e se i miei occhi non mi ingannano, penso di esser appena stata chiusa in un fottuto garage.. quanta fantasia questi eh, hanno scelto il posto più sgamabile di tutti.
Ci sono scatoloni buttati un pò ovunque, pareti rovinate per via della muffa, una sola moto, perchè l'altra l'ho fatta esplodere con fierezza, nera ben lucidata, degli attrezzi e tante altre cose che ancora non riesco a mettere a fuoco.
È buio e ad illuminare c'è solo una lampadina al centro della stanza.
<< Ragazzi però, non è giusto! Anche noi vogliamo presentarci e fare amicizia con la pazza>> Dice il biondino riccio tatuato con un sorriso per niente amichevole e rassicurante.
