Capitolo XXI

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Buona lettura 🤸‍♀️

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Iris 💜

Oggi è il ventiquattro Dicembre, la vigilia di Natale e io amo il natale.

Solitamente quando i figli hanno i genitori separati passano il ventiquattro con la mamma e il venticinque con il papà o viceversa, ma non nella mia famiglia. Noi passiamo entrambi i giorni di festività tutti insieme e questo a parer mio ci rende speciali e uniti.

<< Amica, sono arrivata!!>> Urla Larisa dal piano di sotto.

Ma che ci fa qui, non doveva partire per la Russia?!

<< Larisa, ma tu non dovevi partire?>> Le domando partendo con un tono di voce alto per poi abbassarlo man mano che si avvicina a me. 

<< Ci ho ripensato>> Risponde vaga.

<< Perché sento odore di cavolata nell'aria?>> I suoi genitori abitano in Russia e lo stesso tutto il resto della sua famiglia, a parte il fratello Elia che frequenta il terzo anno nella nostra università.

<< Non è del tutta una cavolata, ho avuto dei ripensamenti quando mi hanno detto di volermi presentare ad un ragazzo.>> Dice buttandosi sul mio letto.

Poverina, Larisa mi ha raccontato come funziona da lei purtroppo...

Se entro i vent'anni non ha un ragazzo serio da presentare alla sua famiglia, ci penseranno i suoi a trovarglielo perché in poche parola gira tutto intorno ai soldi.

Soldi, soldi e soldi.

Quanto può essere triste una famiglia del genere? Chissà quanti matrimoni forzati ci sono stati... nemmeno Larisa sa se i suoi genitori si amino davvero, perché in tal caso sanno recitare molto bene la loro parte.

Mi ha confessato che non si fida più della sua famiglia come prima, ha paura che sia tutta una finzione, a partire dal matrimonio deisuoi genitori.

Insomma se sanno com'è la vita in un matrimonio forzato, perché far vivere tale tortura anche ai figli? Proprio non capisco e comprendo a pieno tutte le preoccupazioni di Larisa.

<< Scommetto che è Russo e che una volta entrato a far parte della tua famiglia entrerà anche nel giro d'affari.>> Dico raggiungendola sul letto sdraiandomi a pancia in giù.

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