«Hey Duusu! Stai bene?» chiese Félix preocupato. Il kwami era davanti alla finestra con aria pensierosa.
«Credo sia giunto il momento…» disse flebilmente la creatura.
«Il momento per cosa?» chiese il ragazzo con un misto di dubbio e una leggera inquietudine.
«Il momento di incontrare il maestro…» Félix era titubante, ma forse quel maestro gli avrebbe spiegato che cosa stava succedendo.
«Va bene Duusu, fammi strada.»Il biondo si incamminò per le vie di Parigi con la creatura appoggiata sulla spalla, se qualcuno gli avesse fatto domande avrebbe detto che era solo un peluche che aveva comprato per fare un regalo di compleanno.
«Vai avanti, ora gira a destra.» spiegò Duusu, mentre Félix svoltava nell’incantevole Cour de Commerce-Saint-André, con i suoi caffè nascosti e la storia che si respira tra le sue mura antiche. La strada era un susseguirsi di piccole botteghe e bistrot.«Eccoci!» esclamò il kwami. Erano davanti un negozio che presentava una facciata che omaggiava l'estetica tradizionale cinese, arricchita da lanterne e ornamenti che simboleggiano prosperità e patrimonio culturale. Ogni dettaglio, dalle insegne all'esposizione di manufatti artigianali era accuratamente selezionato per celebrare e condividere l'ampia eredità delle tradizioni cinesi con i visitatori.
«Ok, Longg e adesso?» chiese una voce familiare. Kagami sbucò dall'angolo salutò Félix. «Anche il tuo kwami ti ha portato qui per farti incontrare un certo maestro?» chiese lui curiosa. «Sì, entriamo, così magari chiariremo questa storia…» rispose lui.
I due entrarono, furono immersi in un ambiente ricco di decorazioni e oggetti appartenenti alla cultura cinese. Le pareti erano adornate con delle pergamene, mentre un tappetino copriva il pavimento della stanza principale. La porta d’ingresso e il divisorio erano impreziositi da decorazioni in bambù e un grammofono aggiungeva un tocco vintage.
«Benvenuti!» Esclamò gioiosamente il proprietario.
Félix e Kagami lo osservarono sbigottiti «Un momento… lei è il signore che abbiamo aiutato l’altro giorno!» disse sbalordita la ragazza.
«Signore? Ho solo centottantasei anni!» scherzò lui.
«Centottantasei?» il biondo non sapeva se l'uomo fosse serio o lo stesse prendendo in giro. «Comunque, io e la mia amica vogliamo sapere la verità, che cosa i Miraculous? Chi è questo Papillon? Perché sta cercando tali Ladybug e Chat Noir?»Il Maestro Fu sorrise cominciò a spiegare «I Miraculous sono molto più di semplici gioielli. Sono la chiave per un potere antico e immenso, un legame tra l'umanità e i kwami, creature magiche nate dall'essenza stessa dell'universo.»
Félix ascoltava con attenzione, mentre Kagami annuiva.
«I kwami sono nati con l'universo stesso, ognuno rappresenta un concetto, un'idea, un'emozione, esistevano prima dei Miraculous, ma senza i gioielli non potevano interagire con il nostro mondo.»
Kagami si avvicinò, la curiosità dipinta sul volto. «E i Miraculous? Come funzionano?»
Fu prese si avvicinò al grammofono e dopo averci armeggiato si scopre che con un meccanismo nascondeva una scatola. Qundo l'uomo l'aprì rivelò dei gioielli, orecchini rossi, un anello nero e altri, erano gli altri Miraculous «Ogni Miraculous è collegato a un kwami. Quando un umano indossa un Miraculous, il kwami può donare al portatore poteri straordinari. Ma devono essere usati con saggezza e responsabilità per il bene comune. Credevo di avere perso quelli del Pavone e della Farfalla, ma probabilmente Papillon li ha trovati. Quelllo della Farfalla trasforma una persona in un proprio seguace, quello del Pavone permette di creare i cosìdetti sentimostri, fortunatamente quest'ultimo era danneggiato e probabilmente l'ha buttato, ma fortunatamente l'ho trovato e riparato.»
Félix si passò una mano tra i capelli, pensieroso. «E Papillon?» chiese. «Perché cerca i Miraculous di Ladybug e Chat Noir?»
Il volto di Fu si fece serio. «Papillon è un portatore del Miraculous che ha perso la sua strada. Cerca i Miraculous della Coccinella e del Gatto perché insieme, conferiscono un potere quasi assoluto. Un potere che, se usato impropriamente, può portare distruzione e caos.»
I due ragazzi alla fine rimasero a sbigottiti e a bocca aperta.
«Scusate, so che vi sto chiedendo tanto, siete solo dei ragazzi e io sto pretendendo molto, ma io non sono più giovane come una volta…»«Non si preoccupi!» esclamò Kagami con determinazione e giustizia. «Saremo la spada dei cittadini di Parigi!»
«Non so che sfide ci attenderanno, ma le supereremo insieme.» disse Félix con determinazione e forse un pizzico di romanticismo.
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𝑰𝒍 𝑫𝒓𝒂𝒈𝒐 𝑬 𝑰𝒍 𝑷𝒂𝒗𝒐𝒏𝒆 -𝑭𝒆𝒍𝒊𝒈𝒂𝒎𝒊
ФанфикNella città di Parigi il giovane Félix si ritrova immerso in una vacanza inaspettata. La madre ha scelto la Città delle Luci come meta per poter ricucire i rapporti con il cognato Gabriel e il nipote Adrien. La vita di Félix cambierà grazie all'inco...