𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚

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Riccardo's pov

Sto aspettando Rebecca e Benedetta in un piccolo ristorantino di gelsenkirchen...Dobbiamo pranzare insieme, mi hanno detto che faranno un po' di ritardo, ma non mi hanno spiegato il motivo, non li ho fatto troppe domande perché so che si tratta di stupidaggini.
Sono felice che insieme si trovino bene...Non so se Sheron si sia integrata in tutto ciò, ma spero di sì.
Continuo a morire dalla voglia di sapere cosa le ho fatto per farla allontanare così tanto, non ho idea del perché io mi sia bloccato...Mi ha fatto tenerezza; sono quasi certo che la mia ex Alice le abbia detto una valanga di cazzate su di me...Ma devono essere cazzate davvero gravi per averci fatto arrivare a questo punto.

13.01
È mezz'ora che le aspetto...Decido di mandare un messaggio a mia sorella, magari è successo qualcosa...

Rebecca Calafiori sorella
"oh Rebe tutto apposto? Mi fate spaventare..."

Attendo con ansia una risposta, Rebecca ha sempre il telefono in mano...non può non rispondermi.
E infatti eccola, con un vocale.

▶︎ •၊၊|||||||။၊|• 0:08
« Si Ricca' stiamo bene...abbiamo bisogno di massimo 10 minuti, il tempo di accompagnare Sheron in aeroporto e ci siamo. »

Sheron in aeroporto ? Se ne va?
Reagisco al messaggio con un pollice in su, ci metteranno palesemente tantissimo tempo.
Evito di incazzarmi per queste cose, è l'unico giorno libero che ho e quindi voglio passarmelo bene senza litigi e rabbia...Qualche anno fa non l'avrei mai pensata così, ero privo di pazienza, ma ora sono cresciuto e sono in grado di capire che la rabbia porta solo stress...Chissà se Sheron lo capirà mai. 
Ma ora basta pensarci, andarsene è una sua scelta, se la metto così tanto a disagio dovrò farmene una ragione.
La gente probabilmente mi starà prendendo per  disperato...Quelle due proprio non arrivano.
Il mio telefono squilla...È una videochiamata da parte di mia madre, non parliamo tutti i giorni, sentirla mi fa un piacere unico.
Premo la cornetta verde e subito me la ritrovo sorridente sullo schermo.

« Richy, amore della mamma! come stai? »
Sorrido per l'urlo gioioso che ha appena tirato

« Bene bene, tu tutto apposto? Che mi dici? »

« Si tutto come al solito, non ti preoccupare »

« Papà che fa? »
Chiedo, lui è da un po' che non lo sento.

« Sta per arrivare...è a lavoro, ho preparato un pranzo al volo perché oggi pomeriggio andiamo a fare compere... »

« Ah si? »
La prendo in giro

« Si...Tu hai mangiato? »
Sempre la solita

« Veramente no...Se solo tua figlia si muovesse... »

« Quella peste, non mi ha fatto neanche una telefonata da quando è lì da te! »

« È con Benedetta, la mia ragazza...Le sto aspettando a pranzo da almeno quarantacinque minuti. »

« Sono contenta che abbiano socializzato per bene! E poi Ricca' che ci vuoi fare, sono donne, è ovvio che ti facciano aspettare. »
Se la ride, è peggio di tutte e due messe insieme.

« Poi fammela conoscere, miraccomando. »
È riferita a Benedetta

« Si tranquilla, appena ne avrò la possibilità lo farò. »
Le sorrido, ha ragione non gliel'ho ancora presentata.

« E Sheron? Sta bene lì? »
La nota dolente.

« Veramente non siamo stati molto insieme...Penso che stia tornando in Italia. »

« Ma davvero? È successo qualcosa di brutto? Non sta bene? »
Ecco lo sapevo, duecento domande.

« Non lo so...»
Mi blocco perché finalmente Rebecca e Benedetta fanno la loro entrata nel ristorante.

« Ma' sono arrivate...Ci risentiamo, saluta papà. »

E chiudo, qualche angelo mi avrà salvato, quando parte con le domande mi sento interrogato dalla polizia, domande su Sheron poi...Direi che sono sempre poco gradite; ma non la biasimo, per lei è sempre stata come una seconda figlia femmina, Sheron entra facilmente nei cuori delle persone e difficilmente ne esce,io ne so qualcosa.
Mi concentro su mia sorella e la mia fidanzata che sembrano essere uscite da un campo di concentramento...Chissà che hanno combinato.

« Eccoci qua! »
Esclama la bionda.

« Dieci minuti precisissimi, vero Rebe'? »
Il sarcasmo, la mia cosa preferita.

« E non rompere, siamo state occupate. »
Si siede.

« Già, molto. »
Finalmente anche Benedetta apre bocca e si accomoda. Sono molto confuso.

« Allora? Ordiniamo? Sto morendo di fame...Per colpa vostra. »
Loro si guardano e annuiscono senza dire niente, boh.

Non appena le cose arrivano al tavolo, noto che entrambe non mangiano più di tanto.

« Non vi piace ? »
Chiedo mentre mi infilo un pezzo di polpo in bocca.

« No...È che non abbiamo molta fame... »
Dice Benedetta

« Avete già mangiato? »

Entrambe di affrettano a negare...È ovvio che l'abbiano già fatto.
Non mi piacciono le prese in giro, ma non dico comunque niente...Spero solo che non mi abbiano mentito anche sulla partenza di Sheron.
Continuo a guardarle perplesso, masticando il mio amato cibo...Nessuno parla.

« E va bene! Si abbiamo già mangiato, sei contento? »
Mia sorella non si sa trattenere mai, sapevo che avrebbe confessato.

« E perché non me l'avete detto? Che senso ha prendermi in giro? »

« Non volevamo farti rimanere male. »
Fa sempre lei.

« E quando mai me la sono presa per queste cose? »
Loro ridono, perfortuna si è rotta quella situazione di disagio.

« C'era una pizzeria che ci invitava così tanto...E abbiamo preso dei panzerotti, ecco. »

Parla l'altra...Mia sorella subito concorda...Mi sembrano ancora strane, ma almeno una mezza verità me l'hanno detta.

14.07
ho dovuto finire tutto io, però alla fine è andato tutto bene.
Ora mi stanno aspettando fuori, io sto pagando la cassiera tramite la mia carta di credito, credo che mi abbia riconosciuto perché mi guarda al quanto emozionata...Io le sorrido, mi fanno sempre piacere certe cose; non capisco come alcuni miei compagni riescano ad usare la freddezza e l'indifferenza...Basta poco per stravolgere la giornata ad una persona, e farlo in bene è sicuramente molto più piacevole di farlo in male.
Non ignoro quasi mai i tifosi, lo faccio solo quando sono preoccupato per qualcosa e ho la testa sulla luna.
Raggiungo le due fuori, mettendo le braccia sulle spalle di entrambe.

« Allora? Che vogliamo fare? »
Chiedo

« Io e Benedetta stavamo pensando che avremmo bisogno di un po' di vestiti nuovi quindi... »

Oh no, non c'è cosa che odi di più dello shopping.

« Perché non farci un giro in qualche negozio qui a Gelsenkirchen? »

𝐝𝐞𝐚𝐝 𝐭𝐨 𝐦𝐞 ᥫ᭡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora