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Sheron 's pov

Qua si muore di freddo, vorrei spararmi in testa.
Siamo appena arrivate, Rebecca è incazzata nera con suo fratello perché non le ha risposto per un pomeriggio intero.

« Mi ha risposto quella faccia di merda... »

« Era ora... »
Chissà che stava facendo.

«No ma ora aspettasse! non mi interessa proprio, magari la smette di pensare solo ai cazzi suoi! »

Mi viene da ridere, è permalosissima, proprio come suo fratello, mi ricordo che da piccoli quasi facevano a gara a chi fosse peggio, poi da parte di Riccardo c'è pure tanto orgoglio, ed è sempre stato così.
Abbiamo i cappucci in testa, sembriamo due pinguini, non sappiamo minimamente dove andare...Per arrivare qui oltre all'aereo abbiamo preso una svariata quantità di navette, treni ,pullman; è tutto un disastro.

« Dove andiamo? »

« Non lo so Sheron, non lo so. »
Sbuffa, vedo qualcosa in lontananza

« È un bar quello? »
Chiedo

« Non so...Avviciniamoci »

Per fortuna lo era, ci sediamo senza sapere cosa ordinare, e soprattutto come farlo dato che il tedesco nessuno delle due lo sa, l'intenzione è quella di restare parecchio, perché mancano 2 ore alle 21 e noi non sappiamo minimamente dove andare.

In qualche strano modo con i baristi siamo riusciti a capirci e ora stiamo aspettando i nostri caffè.

« Guarda mi è passata la voglia di andarlo a vedere. »
È furiosa

« Dai perché te la prendi tanto... »
Cerco di sdrammatizzare nonostante sperassi che non ci saremmo andate.

« Non pensa mai alla sua famiglia, davvero voglio proprio sapere che aveva da fare di così importante per non rispondermi! »

« Magari si stava allenando »

« Si ma di solito mi risponde anche durante gli allenamenti »

« E allora...Se per una volta non lo fa non vuol dire che non ti pensa più »
Lo sto difendendo solo per tranquillizzare Rebecca, che sia chiaro.

Prende il telefono, penso che gli abbia risposto.

« Gli ho detto che ci vediamo direttamente allo stadio »
la guardo perplessa

« Scusa...Avevi intenzione di vederlo anche prima? »

Non fa in tempo a rispondermi perché arrivano i nostri caffè, poi cambia subito argomento; non lo riapro per non farla innervosire ancora di più.

« Comunque è proprio un coglione, potremo avere accesso alla camera solo dopo la partita...Non ha neanche pensato che prima avremmo voluto sistemare le nostre cose. »
Dice e poi sorseggia dalla sua tazzina

« In questo concordo. »

Non ci avevo neanche pensato

« Ci truccheremo nel bagno di questo bar... »
Fa

« Si Rebe fosse quello il problema...»

« Io struccata non ci vado, lo sai. »

È sempre stata insicura nonostante sia una bellissima ragazza...Come si fa.

« Si ma comunque dobbiamo trovare una soluzione, portare dei borsoni in uno stadio non è poi così sicuro... »

« Chiederò a Riccardo di tenerseli nello spogliatoio. »

La guardo, mi guarda

« Che c'è? Non ci sono altre soluzioni Sheron. »

Porca puttana.
Ora so che dovrò vederlo per forza.
Rebecca inizia a scrivere e io inizio a sbuffare, andrà così per il resto della serata.
Mi mostra il telefono

Menomato
"Ricca' io e Elena ti lasceremo i nostri borsoni, non abbiamo intenzione di portarceli sugli spalti."
"E calcola che la colpa è solo tua che non hai pensato che prima della partita avessimo bisogno prima di sistemarci."

« Speriamo che almeno a questo risponda subito. »
dice non faccio in tempo ad aprire bocca che il telefono di Rebecca già vibra

« Che ha risposto? »
Chiedo

« È un vocale »

▶︎ •၊၊|||||||။၊|• 0:10

« Prima cosa tu non me l'hai ricordato, mi hai solo detto che avevi bisogno di una sistemazione per dormire, e io non posso pensare sempre a tutto...Comunque non c'è problema, puoi lasciarli tu senza che intervenga io, l'unica cosa, vieni qualche minuto prima della partita, sennò nello spogliatoio trovi bordello. »

« Apposto. »

Lascia il telefono sul tavolo.
Mi rendo conto di non aver neanche finito il caffè, ora è freddo.

20.28
« Girls, i'm sorry but you have to leave, we will close in two minutes »

magnifico.
Perfortuna non piove, io e Rebecca iniziamo ad incamminarci verso lo stadio, non era molto lontano.

« Vabbè dai era anche ora, come ha detto Riccardo se non andiamo qualche minuto prima troveremo casino. »
Dice e annuisco

« Se vuoi evitare l'incontro con lui a tutti i costi, vatti a sedere e aspettami direttamente sugli spalti, ma in teoria non dovremmo trovare nessuno nello spogliatoio. »
Faccio di si con la testa

Siamo arrivate, ho il cuore in gola, alla fine ho deciso di non lasciare Rebecca sola e accompagnarla negli spogliatoi...Perfortuna nessun incontro.
Ora siamo sedute sugli spalti, i posti sono perfetti, si vede benissimo, non siamo tanto in alto.
Non è la prima volta che vado in uno stadio, mi è capitato già di andare a vedere Riccardo, ma non era la nazionale e soprattutto le cose fra me e lui andavano ancora bene.
Io e Rebecca alla fine ci siamo preparate in dei bagni pubblici, e ci siamo disegnate in faccia la bandiera dell'Italia, da vere tifose.

Gli azzurri fanno la loro entrata nel campo e le urla diventano assordanti...Lo vedo, vorrei ucciderlo.
Ma quanti nuovi tatuaggi si è fatto? Il suo braccio sinistro ne è pieno.
Sempre odiati e lo sapeva bene.
Iniziano a cantare l'inno Italiano, ho sempre pensato che fosse il più bello in tutto il mondo, non è paragonabile a tutti gli altri, senza offesa.
La partita inizia, e direi che inizia malissimo dato che a 23 secondi già abbiamo preso un gol...Rebecca bestemmia e vorrei fare lo stesso ma sono senza parole.

Ad un certo punto della partita io e Rebecca finiamo nel maxi schermo, glielo faccio notare e inizia a fare salti di gioia. Riccardo lo nota, Sono nella merda.
Ci cerca per tutto lo stadio e quando ci trova mi chiedo perché non stia ricambiando i saluti di sua sorella, Ma poi realizzo una cosa:
Lui non guarda Rebecca
Guarda me.
Quasi tremo dall'ansia, non la vuole smettere di guardarmi. Rebecca se ne accorge e rivolge il suo sguardo verso di me, resto immobile.

𝐝𝐞𝐚𝐝 𝐭𝐨 𝐦𝐞 ᥫ᭡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora