Misunderstandings (revisionato)

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N.d.A.

Questo capitolo è nuovo ed è da leggere tra il capitolo empty feeling e il capitolo night coffee. Avendo aggiunto una piccola storyline per Chloè ho dovuto apportare significativi cambiamenti che però non si ripercuoteranno sul resto della storia.

p.s questo capitolo è nato dal fatto che su wattpad non si possono scrivere più di un tot di parole. Avrei voluto inserire il tutto, in maniera più riassunta, nel terzo capitolo night coffee ma non è stato possibile a causa della lunghezza, per questo motivo ho dovuto scriverne uno in più.

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La testa mi pulsa forte mentre il giorno entra prepotente dalla finestra della camera. Mi rigiro nel letto portandomi il cuscino sul volto, voglio escludere la luce del sole anche a costo di soffocare, ma nemmeno il cuscino riesce a riportarmi al buio e al riposo. Mi metto a sedere frustrata pentendomene immediatamente. Sento il mondo vorticare velocemente e un rivolo di vomito risalirmi in gola bruciandola. Tasto a miei lati alla ricerca di un contenitore da usare per rovesciare tutto l'alcol di ieri sera, ma non trovo niente. La luce è così accecante che a fatica metto a fuoco la stanza in cui mi trovo. Non è la mia! Mi guardo intorno cercando qualcosa di familiare, ma non ho idea di dove mi trovo, non la riconosco. Il letto si trova al centro della piccola stanza, il grigio scuro delle coperte è simile al colore dell'armadio che ricopre per intero la parete di fronte. La finestra non si trova su nessuna parete, ma sul soffitto. Ecco il motivo per cui i raggi del sole entrano prepotentemente. Una scrivania con un computer fisso si trova sulla mia destra e sulla mia sinistra ci sono due porte, una probabilmente per il bagno, l'altra condurrà al soggiorno, immagino. Sobbalzo quando sento qualcuno muoversi al mio lato, non mi ero resa conto di avere compagnia. Il cuore impazzisce nel petto "fa che non sia un uomo, fa che non sia un uomo." Prego. Cosa ho combinato ieri notte? Controllo sotto le coperte, fortunatamente indosso una maglia e un paio di pantaloncini, ma non ricordo di averli messi. La persona al mio fianco si muove ancora, mugugnando qualcosa. Non berrò mai più così tanto. Mi affaccio cercando di non svegliarla, voglio capire chi è e poi scappare il più in fretta possibile.

<<Chloè!>> Sospiro di sollievo nel vedere la bionda al mio fianco. La muovo cercando di svegliarla, ma lei si tira le coperte sul viso, scacciandomi via. Sono indispettita, vorrei che mi aiutasse. Sobbalzo nuovamente quando qualcuno si schiarisce la voce a qualche passo da me. Non ho sentito la porta aprirsi e neppure qualcuno entrare. Un uomo, che non riconosco, è appoggiato allo stipite della porta.

<<Siete sveglie?>> Chiede, la sua voce è profonda. Ha la barba incolta e le rughe intorno agli occhi mi suggeriscono che l'uomo ha almeno una trentina di anni. Il sollievo che ho provato nel vedere Chloè nel letto viene nuovamente sepolto dalla paura, dove diamine siamo? Mi tiro le coperte fin sopra al petto, mi fanno sentire protetta ma so bene che sono inutili nel caso in cui l'uomo decida di approfittare di noi.

<<Senti, io non so chi tu sia e non so come sono arrivata qui, ma stai lontano da noi!>> Gli urlo, sono spaventata. L'uomo ride, che razza di psicopatico è? Mi stringo ancora di più le coperte al petto, voglio svegliare Chloè ma devo controllare l'uomo, ride, ancora appoggiato allo stipite della porta della camera da letto.

<<Non voglio farvi del male.>> L'uomo adesso è serio, mi rilasso quel tanto che basta a non stringere le coperte come se fossero il mio unico appiglio prima del precipizio. <<Sono un... amico di Chloè.>> Sembra sincero, i suoi occhi color nocciola si soffermano sulla figura nascosta tra le coperte al mio lato. Affetto, ecco cosa scorgo nel suo sguardo. <<Mi chiamo Manuel.>> Si presenta, portando di nuovo l'attenzione su di me. <<Ho del caffè in cucina e delle aspirine, in caso, sai... la testa ti faccia male.>> Annuisco indecisa se alzarmi o meno. Lancio un'altra occhiata a Chloè, le coperte si alzano a ritmo regolare indicandomi che è ancora assorta in un sonno profondo.

Blue Flames - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora