Courage (revisionato)

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Cerco di ricompormi mentre il torace mi si alza a velocità irrazionale. Il cuore vorrebbe uscirmi dal petto e correre via. Ritrovo la lucidità e lascio asciugare il sudore freddo che mi lambisce il corpo come un velo sottile. Sono indecisa se seguire Charles fuori fingendo che niente sia accaduto o chiedergli una spiegazione, per quanto sono certa che nemmeno lui sappia spiegarsi cosa è successo qui dentro e perché. Mi accerto che le gambe mi reggano e mi dirigo fuori dalla sala. Kent è abbassato con il capo sul suo cellulare, allo stesso modo in cui l'abbiamo lasciato quindici minuti prima. Mi guardo attorno, ma non vedo Charles da nessuna parte, forse è andato al bagno. Mi schiarisco la voce avvicinandomi al bancone di Kent e richiamando la sua attenzione. Lui non mi rivolge nemmeno uno sguardo.

<<È andato via.>> Mi comunica con freddezza neutrale.

<<Oh.>> Rispondo stupita. Kent mi guarda, non capisco se sia dispiaciuto o divertito per la mia reazione.

<<Non farci caso ragazza, lui è fatto così.>> Annuisco e lui non aggiunge altro, ora sono certa che non sono la prima e probabilmente nemmeno l'ultima che ha portato qui. Mi dirigo fuori dal locale lasciando il vento salutarmi con il suo abbraccio freddo. Corro alla macchina indecisa su dove andare. Mi sento umiliata per il comportamento di Charles, lasciarmi lì come se non fosse mai esistito, per la seconda volta! Vorrei solo lasciarmi andare tra le braccia di Chloè ma sento ancora la delusione bruciarmi dentro e lei ha ragione a non farsi sentire, sono consapevole di aver sbagliato più di lei e più a lungo di lei. Ma non è solo questo il motivo per cui non riesco a chiamarla, se lei pensasse che la cerco nuovamente solo per parlare di me e non perché mi manca? Schiaccio sull'acceleratore ancora indecisa su cosa dovrei fare. Montecarlo mi si profila come una città nostalgica, il vento scompiglia le chiome degli alberi e le nuvole coprono l'azzurro del cielo, potrebbe venire a piovere da un momento all'altro, quasi lo spero. Decido di andare al The loft. Mi fermo a casa per cambiarmi gli abiti, indossando un semplice pantalone nero con maglietta smanicata, dello stesso identico colore del pantalone, tanto da sembrare un unico completo. Infilo di corsa lo stivaletto alto e mi affretto al bar. Il The loft, è uno dei locali più frequentati di Montecarlo, ma soprattutto, è di proprietà della famiglia di Thèo. Con la sua ambientazione da vero e proprio loft americano, è l'incontro perfetto per molti dei personaggi più facoltosi di Montecarlo in cerca di privacy. L'atmosfera è sui colori del rosso, intima, cupa ma anche molto lussuosa, trovandosi a pochi metri dal Casinò. Vado dritta al bancone, dietro il quale c'è Thèo.

<<Ancora devo abituarmi a vederti dietro il bancone.>> Thèo mi sorride, versandomi subito un bicchiere di whiskey con ghiaccio mentre mi siedo sullo sgabello alto. Non amo molto il whiskey, ma quello che ha lui è delizioso. Dietro di lui, una parete illuminata ospita numerose bottiglie di vari tipi di alcolici. Spesso, pur di non tornare a casa, passavo la serata a cercare di memorizzarli, senza grandi successi.

<<Sembra così strano che il proprietario voglia anche lavorarci nel suo bar?>> Mi chiede, pulendo con uno straccio uno dei bicchieri che aveva appena lavato.

<<No, ma di solito i proprietari sono quelli che gestiscono, non quelli che versano da bere.>>

<<A quello ci pensa ancora quel vecchietto di mio padre.>> Si avvicina al mio viso sussurrando <<Io voglio ancora godermi il contatto con le belle donne.>> Mi fa un occhiolino e torna a darsi da fare con i bicchieri sgocciolanti. Gli sorrido, girandomi il bicchiere tra le mani. <<Allora, cosa ti turba oggi?>> Faccio spallucce, non mi sento di raccontargli che cosa è successo con Charles, mi imbarazza e so già quello che lui direbbe. "Portatelo a letto e scappa." Questo è il metodo di approccio di Thèo, solo sesso e niente sentimenti. Ho provato a seguire il suo consiglio ma non ha funzionato, trovavo noioso persino intavolare una conversazione con qualcuno, figuriamoci andarci a letto.

Blue Flames - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora