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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter six ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
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𝐀𝐔𝐑𝐎𝐑𝐀
«E ne sei proprio sicura?» chiesi a Sam, dall'altro capo del telefono.
«Te lo giuro, Rory, Moon mi ha detto che è solo una festa. Non ci saranno guai» mi rispose lei.
«Perché io non posso fare casini, al momento...» sospirai.
«Lo so...» fece lei «Ti giuro che non succederà nulla».
Rimasi in silenzio per un attimo, ma alla fine emisi l'ennesimo sospirò della chiamata.
«E va bene» concessi alla fine.
«Si!» esclamò Sam «Passo a prenderti tra mezz'ora, fatti trovare pronta».
E con ciò, concluse la telefonata.
Spostai il mio cellulare dall'orecchio a sopra il letto, dove lo misi nuovamente in carica. Io odiavo avere una bassa batteria del telefono, mi metteva ansia. Per me, dal 70% in giù è scarico.
I rapporti tra me e Sam erano stati un po' altalenanti dopo quanto era successo alla pista di pattinaggio. Si era comportata un po' da bulla, ed io sinceramente odiavo con tutto il cuore le persone così. Ma, adesso, era come se stessimo facendo finta di nulla, come se nulla fosse mai successo.
Uscii dalla mia stanza ed entrai in quella dove dormiva mia madre, che trovai distesa a pancia in giù sul letto a leggersi Vanity Fair.
«E i soldi per quella?» feci, indicando la rivista.
Intanto, aprii le ante del suo armadio e presi a frugare in mezzo ai suoi vestiti, in cerca di qualcosa di nuovo da mettere alla festa. Purtroppo, nonostante quel minimo shopping di abiti che avevamo fatto, i vestiti che indossavo erano sempre quelli. Sentivo il bisogno di mettere qualcosa di diverso.
«In realtà l'ho rubata ad una signora» rispose mia madre con nonchalance.
«Fantastico» commentai.
«Che fai immersa nel mio armadio, Aurora?» chiese.
Sentii il rumore delle pagine che frusciavano, segno che mia madre aveva chiuso la rivista per spostare lo sguardo su di me.
«Vado ad una festa, mi serve qualcosa da mettere» risposi «Ma è possibile che tu abbia solo vestiti da troia?».
Il suo sospiro mi arrivò forte e chiaro. Poi si alzò e venne da me, frugando in un cassetto in particolare. Ne tirò fuori un ammasso nero di pizzo che, quando lei aprì per farmelo vedere, si rivelò essere un body con la scollatura a barchetta e le spalline sottili.
