«Ripetimi dove devo accompagnarti?» fece mia madre, afferrando le chiavi della macchina.
Io alzai gli occhi al cielo.
«Ti ho mandato la posizione sul cellulare» risposi.
Infilai le mie converse e uscii di casa, presto seguita da lei. Montai nell'auto parcheggiata e mi allacciai la cintura, mentre mia madre metteva in moto.
Mi stavo facendo accompagnare in questo parcheggio, dove i ragazzi del Miyagi-Do e altri - Cobra Kai escluso - stavano lavando le auto per raccogliere soldi per Miguel.
La sua situazione economica era come la mia: non aveva abbastanza per pagare le cure, quindi noi volevamo contribuire in qualche modo.
Alla fine era una buona idea, perciò ne presi parte nonostante fosse per Miguel.
«Siete molto carine a farlo» sorride mia madre, ruotando il volante per girare a sinistra.
«È la cosa giusta da fare» alzai le spalle.
Mia madre annuì e svoltò un'ultima volta, arrivando di fronte al parcheggio in cui si trovavano i miei compagni.
Notai subito un cartello con una foto di Miguel, la stessa che passavano ai telegiornali, e una scritta a lettere colorate: LAVAGGIO AUTO - OGGI RACCOLTA FONDI PER MIGUEL.
Mentre le ragazze, tutte in shorts e top cortissimi, si dedicavano a lavare le auto, altri ragazzi tenevano in aria dei cartelli, sempre per far capire a cosa servisse quell'autolavaggio improvvisato.
Ringraziai mia madre e scesi dall'auto.
Presi i bordi dei miei shorts di jeans e li tirai un po' più giù, visto che si erano alzati durante il tragitto da seduta. Oltre a quelli, indossavo il pezzo sopra di un costume, semplicemente nero.
«Hey, Rory!» esclamò Sam.
Con indosso una salopette di jeans, mi venne incontro e mi strinse in una rapida abbraccio.
«Sono contenta che tu sia venuta» sorrise.
Io annuii e iniziai a raccogliermi i capelli in una cosa di cavallo.
