Prologo

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Troppo.

La parola di ogni giorno.

Troppo alta, troppo muscolosa, troppo non curata, troppo mal vestita, troppo struccata, troppo virile, troppo insensata.

Troppo uomo.

Troppo non donna.

Troppo.

La parola chiave che mi è entrata in testa da talmente tanto tempo da non poterlo contare, quella che sento ad ogni riflesso e sguardo che incontro, che mi fa respirare ed odiare, odiare e detestare una sola persona.

La stessa che vive in tutta questa pelle, in tutti questi muscoli di troppo.

Troppo uomo, Ashley, troppo non donna.

Sii più donna, Ashley.

Truccati, vestiti meglio, rinuncia ai pantaloni, passa alle gonne, raffina la voce cavernosa, smetti di andare in palestra, snellisci i muscoli, gonfia e riempi le curve, fatti crescere i capelli. Se non lo fai, sei troppo, Ashley, se non lo fai, è ovvio che soffri, che gli altri ti fanno soffrire.

Perché sei troppo sbagliata, tutto qua.

Sei troppo, Ashley.

Troppo uomo.

Troppo non donna.

Troppo.

Una parola che ho deciso di cancellare, eliminare dalla mia vita.

Non c'è troppo in essere solo sé stessi.
Non c'è condanna nel vivere nel modo in cui siamo: anima e passioni, sentimenti e hobby.

Non c'è troppo uomo né troppo non donna.

C'è Ashley, solo Ashley, chiamata da chi mi ama davvero Ash.

Ed eccola la trappola, la vera condanna.

Non gli insulti, le battute, le risate, le molestie, le foto, la rabbia, il disprezzo, il disgusto del mondo.

La vera condanna è odiarmi perché mi è stato detto di farlo.

Detestarmi perché mi hanno convinto di meritarlo.

Ma chi sono loro? A chi appartengono quelle voci che mi gridano così in testa?

A nessuno che conta davvero.

Perché non sono mie.

Perché io non sono questo, io non voglio essere questo, io mi rifiuto di essere questo.

Io sono Ashley Ellis.

Figlia di Theodore e Marianne Ellis, sorella minore di Reid e Sebastian, amata da loro da sempre, dal mio primo battito di cuore, dal mio primo respiro, la mia prima parola.

Ma mai da me.

E allora basta.

Basta con quest'odio, basta con questo troppo.

Ci sono io, qua, solo e soltanto io.

Nessuno di più, nessuno di meno.

E mi basto.

Non ho bisogno dei sorrisi del mondo, solo del mio.

Mi basto io.

Io sono io e così come sono mi basto.

Mi amo.

E se a qualcuno non va bene...

Ho dei tirapugni nuovi da testare.

Autopsia di un'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora